Una crisi congelata. La Roma salva a metà, ora il giudice è Cristiano Ronaldo

Stavolta Di Francesco ha accolto il fischio finale dell’arbitro come una liberazione ed è subito sceso negli spogliatoi a sbollire la tensione di questi giorni difficilissimi. La partita col Genoa, vinta a fatica 3-2, quella che poteva essergli fatale, è stata una lunga risalita verso la salvezza e l’agognata conferma. Per giocarsi la partita del suo destino il tecnico giallorosso aveva deciso di rinunciare all’evanescente Schick per cercare di rinforzare almeno la difesa, già messa sotto accusa per i troppi gol presi. E dunque ennesimo modulo di stagione (3-4-1-2) e attacco giovanissimo con Zaniolo (19 anni) falso nueve, Under (21) a destra e Kluivert (19) a sinistra. Il primo tempo, come scrive La Repubblica, ha visto una Roma spesso in difficoltà andare per due volte sotto, recuperando in entrambi i casi la situazione di svantaggio. Nel secondo tempo la qualità del gioco dei capitolini non è salita vertiginosamente, ma la fortuna (agli ospiti giustamente annullato un gol, ma manca un rigore solare allo scadere) e un pizzico di convinzione in più li hanno aiutati a portare a casa i tre punti.

PER APPROFONDIRE LEGGI ANCHE

I più letti