Tuttosport (F. Cornacchia) – Renzo Ulivieri ha rilasciato un’intervista a Tuttosport. L’ex tecnico – attuale presidente dell’Assoallenatori – ha parlato della sfida di domenica tra la Juventus di Allegri e la Roma di Mourinho. Di seguito le sue parole.
Da tecnico a presidente degli allenatori italiani, qual è il primo pensiero che le viene in mente sulla sfida di domenica tra Allegri e Mourinho?
Allenatori top, vincenti. Parlano i risultati per loro.
È più cambiato Mourinho in dieci anni o Allegri dopo due stagioni di inattività?
Adesso Mou sembra meno appariscente e più misurato. Max è ringiovanito, merito anche della situazione che ha trovato alla Juventus.
Il meglio di Allegri e Mourinho in queste prime giornate?
Di Max ho apprezzato la pazienza. Mourinho è stato fenomenale non soltanto con la squadra, ma anche nell’entrare in sintonia con l’ambiente, la tifoseria e la città intera. Però non sono stupito… Spesso, durante le lezioni di Coverciano, domando agli ex giocatori allenati da Mourinho come sia José. E tutti, anche quelli che con lui hanno giocato poco o nulla, mi rispondono allo stesso modo: ‘È il tecnico che abbiamo amato di più’. E dicono bene anche di Allegri.
Anche lei ha premiato Allegri e Mourinho a Coverciano. O meglio: ci ha provato.
Mourinho ha vinto la Panchina d’Oro nel suo secondo anno all’Inter, però quando c’è stata la consegna era già al Real Madrid e non è potuto venire a ritirarla. Ma il premio non l’ha toccato nessuno, è sempre a Coverciano. Quando José vuole… È sempre il benvenuto.
Se potesse costruire al computer un allenatore “perfetto”, quali qualità mixerebbe dei due?
L’abilità di Max nel leggere le partite e sfruttare i cambi assieme alla capacità di Mou di farsi amare dai propri giocatori.
Come immagina una cena con Allegri e Mourinho?
Non parleremmo di calcio, ma di mondo…