Tutto Peres, tra rivincita e rinascita. Adesso è prezioso anche a sinistra

Corriere dello Sport (G. D’Ubaldo) – La rivincita di Bruno Peres parte da lontano, ha radici profonde, ha avuto un ruolo fondamentale la fede, che gli ha dato la forza di non buttarsi via. Da giocatore in esubero a titolare, il brasiliano ha saputo ripartire, dopo aver rischiato di interrompere la carriera. In Brasile non era riuscito a trovare posto nella seconda categoria, è tornato in Italia a gennaio, Petrachi e Fonseca gli hanno dato una nuova chance. L’ultima. E adesso in questa Roma che vince e convince c’è bisogno di lui. Finora con Karsdorp e Santon si è alternato nel ruolo di terzino destro, ma domenica a Marassi è stato determinante anche a sinistra. È stato suo l’assist per una delle tre reti di Mkhitaryan, ma il brasiliano è andato vicinissimo al gol in due occasioni. Bruno ha cambiato stile di vita, anche in seguito alle restrizioni dovute al Covid. La società ha imposto a tutti i giocatori regole ferree in questo periodo in cui è stato adottato il protocollo casa-lavoro-casa. Oggi Peres non è più soprannominato Ceres, come la birra che era abituato a bere spesso. Il contratto con il club giallorosso gli scade nel 2021, in questi mesi vuole guadagnarsi la conferma. Altrimenti dovrà rimettersi sul mercato.

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