Corriere della Sera – Roma, in attesa di Sabatini. Totti fa un assist a Benatia

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Mehdi Benatia e il suo procuratore, Moussa Sissoko, hanno parlato a lungo e la Roma risponderà sabato, a mezzogiorno, per bocca del suo direttore sportivo Walter Sabatini. Le parole più importanti, però, nella telenovela che tiene in ansia i tifosi e bloccato il mercato giallorosso, sono quelle di Francesco Totti, ieri alla presentazione delle nuove (e bellissime) maglie della Nike per la prossima stagione.
Abituato da sempre a fare assist ai compagni, Totti ne ha fatto uno a Benatia, rispondendo alle domande del giornalista Pierluigi Pardo, presentatore dell’evento: «Cosa voglio dire a Benatia? Mi sento di dirgli di rimanere. È un giocatore fondamentale, un top player. Spero che si trovi un punto di incontro. Se ci parlerò? No, ci ho già parlato».
Benatia, nell’intervista alla Gazzetta dello Sport che ha inasprito i toni di una querelle già esplosiva, ha detto soprattutto due cose. La prima: «Un anno fa, alla firma, mi era stata fatta una promessa. La società invece mi ha detto: tieni, prendi questi soldini in più. Come a un bambino. Ho risposto che un accordo così non l’avrei mai firmato». La seconda: «Forse sono l’unico che possono vendere per rinforzarsi ancora: ho 27 anni, sono un difensore. Nel caso, me lo dicano. Senza prendermi in giro».
Il franco-marocchino è sotto contratto fino al giugno 2018 e questo non è un dettaglio da poco. Parla della promessa, fatta un anno fa, di intera riscrittura dell’accordo e non di semplice adeguamento dell’ingaggio in caso di grande stagione, sua e della squadra. Per la Roma un aumento del 50% dello stipendio da un milione e 200mila euro netti è molto. Ancor più di quello che fu informalmente ipotizzato dodici mesi fa. Per Benatia e Sissoko è quasi una presa in giro. E, in ogni caso, resta molto distante dalle sue richieste: «Non sono mai arrivato a chiedere nemmeno 3 milioni».
Ognuno ha la sua verità e la conferenza stampa di Walter Sabatini permetterà di metterle ufficialmente a confronto. Perché, però, aspettare sabato e non farlo subito? E, soprattutto, perché annunciarlo con tanto anticipo? Viene facile pensare che ci sia ancora spazio per un riavvicinamento tra le due parti. Benatia è rimasto deluso dal trattamento della società, la Roma dalle sue forzature. Soprattutto dal passaggio in cui ipotizza la necessità di una sua vendita per finanziare il mercato. Una vera invasione di campo.

Quali sono i reali margini di manovra? La Roma prenderà in considerazione solo eventuali proposte da altri club dai 30 milioni in su. La mediazione di Rudi Garcia, che non si è mai espresso sull’argomento, e le parole di Totti sono importanti. Tre giorni sembrano pochi, ma possono essere abbastanza per rimettere a posto la situazione.

 

 

Corriere della Sera – L.Valdiserri

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