La Gazzetta dello Sport – La fame di Totti. Il primo gol resta un tabù “Ma adesso sono pronto”

Il culto profano è pronto a ricominciare. “Totti è una divinità, è intoccabile, è intramontabile come la luce sui tetti di Roma”. Così si leggeva ieri all’ingresso dei cancelli del centro sportivo di Trigoria e questo dà il senso dell’attesa che nell’universo giallorosso ci sia intorno alla voglia di un ritorno del capitano da protagonista.

Record negativo. Nonostante il fastidio alla caviglia sinistra non sia completamente scomparso, il numero dieci a Firenze vuole esserci, anche perché l’astinenza da gol gli pesa. “Io sono pronto”, dice a chi gli è vicino, ma sa di aver già battuto un record negativo: in carriera non gli era mai capitato un inizio campionato in cui la prima rete arrivasse dopo il 12° turno. Ed il primato c’è già, visto che contro la Fiorentina (a cui in Serie A ha già segnato 10 gol) sarà il 13°. Insomma, meglio darsi da fare, anche perché l’assenza di Osvaldo aiuta.

Osvaldo: tentazione perdono. Sull’argentino, tra l’altro, ieri era circolata l’ipotesi che potesse essere perdonato e convocato per Firenze, soprattutto su pressione della squadra. L’idea è stata presa in considerazione, ma la società e ovviamente anche l’allenatore l’hanno ritenuta impraticabile per una questione d’immagine e di filosofia educativa. Perciò, segnalato anche il ritorno in gruppo di Borriello, ci si consola anche con il riscatto di Borini, sempre più vicino. “C’è già un accordo di massima col Parma”, dice l’agente De Marchi. Sul piatto ci sono Simplicio, Cassetti e un conguaglio, da formalizzare forse già la prossima settimana.

De Rossi: gap di un milione. A proposito di accordi, tiene banco ancora il caso De Rossi. Il giocatore è unico — non a caso in questi giorni è stato provato anche come difensore centrale — ma nel contempo la vicenda legata al rinnovo pare essersi incagliata proprio con la storia professionale di Totti. Il gap è ancora di circa un milione e il club vorrebbe che il nuovo ingaggio partisse da cifre contenute (sui 5 milioni) per poi salire dopo il 2014, cioè quando si esaurirà il rapporto col capitano. Insomma, c’è da lavorare.

Ricapitalizzazione slittata. In compenso è in arrivo il contratto del d.g. Baldini. Sarà depositato in settimana e avrà una durata quadriennale, proprio per dare continuità ad un progetto che ha piccola ruggine. Una di queste è legata alla ricapitalizzazione di 50 milioni, che si sarebbe dovuta fare entro il 31 dicembre. Non sarà così e lo stesso a.d. Fenucci ha ufficializzato che si chiuderà a febbraio. Erano stati ventilati problemi borsistici ma, contattata, la Consob ha escluso che da parte loro provengano ritardi, tant’è che la quota di spettanza a UniCredit (20 milioni) è stata già versata. Si attende il rimanente, ma a questo punto il Cda solo la prossima settimana potrà convocare l’assemblea straordinaria (minimo un mese di preavviso) e dare il via alle operazioni. Nel frattempo il club, che ha pagato la mensilità di ottobre, dovrà procedere a finanziarsi tramite UniCredit, che finora ha scontato i diritti tv fino a metà gennaio 2012. Si useranno perciò quelli futuri ma ovviamente non gratis, perché la Roma paga un interesse del 4% su ogni somma da “scontare”. Intanto il titolo ieri era quasi ai minimi storici (0,4561), visto che negli ultimi sei mesi si è deprezzato del 33,66%. Come dire, in attesa della liquidità Usa e del rinnovo di De Rossi, le buone notizie meglio aspettarle da Totti.

La Gazzetta dello Sport – Massimo Cecchini

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