Sull’ultimo treno c’è Totti che ride

Corriere dello Sport (G.D’Ubaldo) – E’ la sua ultima trasferta e l’affronta con il sorriso. Francesco Totti calamita l’attenzione fino all’ultimo, anche se tra dieci giorni decidesse davvero di diventare un ex calciatore. Circa cento tifosi hanno salutato la partenza della squadra dalla stazione Termini, a metà pomeriggio, con il sole ormai caldo che annuncia l’estate. La Roma deve difendere il secondo posto a Verona e i giocatori ci credono. De Rossi ha già ereditato la fascia di capitano, si fa un selfie con un poliziotto, scherza con un tifoso. Totti è disponibile con chiunque lo chiami, anche con il nostro fotografo, che lo insegue da una vita. All’arrivo del pullman su via Marsala un cordone di agenti favorisce l’ingresso della squadra in stazione. Binario cinque, un treno ad alta velocità porterà in meno di tre ore Spalletti e i suoi uomini a Verona. Il fotografo scherza con Totti, bombardandolo di clic: «Scusa Francè, ma ti devo massacrare di foto». Totti fa una battuta, che coglie di sorpresa tutti i presenti: «Tranquillo, tanto me le fai l’anno prossimo», risate da parte dei compagni. In realtà il capitano è orientato a smettere e proverà a fare il percorso da manager nella Roma. I dirigenti al seguito erano poco lontani, sono partiti con la squadra Baldissoni, Monchi e Massara. Gandini li raggiungerà oggi.

ASPETTANDO IL CROTONE – La Roma stasera ha la possibilità di avvicinarsi a un solo punto dalla Juve per almeno ventiquattro ore. Se battono il Chievo, reduce da una serie positiva di quattro punti in 3 partite, ma senza più nulla da chiedere al campionato, i giallorossi potranno aspettare la partita della Juve di domani pomeriggio con il Crotone con la speranza di rinviare l’assegnazione del titolo all’ultima giornata. Spalletti ha già “consegnato” lo scudetto alla Juve, la rivale amica, ma quando gli hanno chiesto a cosa rinuncerebbe pur di diventare campione d’Italia, ha rinviato il discorso: «Risponderò la prossima settimana a questa domanda, noi abbiamo delle tentazioni». La Roma era arrivata sul filo di lana nel 2010, con Ranieri allenatore e proprio a Verona all’ultima giornata aveva visto infrangersi i sogni scudetto. Sono passati solo sette anni, ma sembra una vita. Un’altra squadra, un’altra società. I giocatori la pensano come Spalletti, che in conferenza stampa aveva detto che la Juve vincerà meritatamente lo scudetto. Ma sono concentrati sulla conquista del secondo posto, che significherebbe migliorare lo scorso campionato. Paredes ha scherzato con il team manager, mentre El Shaarawy si è comportato molto educatamente, quando ha aiutato un’anziana signora a scendere dal treno prima che la squadra prendesse posizione nella prima carrozza del Frecciargento diretto a Verona. Il morale della squadra è alto, la vittoria sulla Juve ha aiutato a dimenticare le delusioni nei derby.

GRAN FINALE – La Roma insegue la settima vittoria consecutiva in trasferta, ha già stabilito il primato della storia del club con sei. Spalletti ha insistito molto sull’importanza del secondo posto durante la settimana, perché potrebbe esserci il pericolo di un rilassamento dopo le vittorie contro Milan e Juventus. Lo ha ripetuto anche ieri ai giocatori, prima delle sedici, quando la squadra ha lasciato Trigoria in pullman per andare alla stazione Termini: «Dobbiamo completare un grande campionato con altre due vittorie». L’arrivo a Verona intorno alle venti con un leggero ritardo, il tempo di sistemarsi in albergo e andare a cena. Sarà importante battere il Chievo, per far sognare i tifosi e per regalare il secondo posto al club, che così potrà programmare la prossima stagione con più serenità.

PER APPROFONDIRE LEGGI ANCHE

I più letti