Strootman, chiusura polemica

Corriere Dello Sport (G.D’Ubaldo) – La rabbia della Roma parte dalla consapevolezza di aver sbagliato partita e finisce in basso, al ritardo sistematico dei raccattapalle nel restituire il pallone per la rimessa in gioco. Nel finale erano addirittura spariti, con la panchina della Roma in fibrillazione e il vice di Spalletti, Marco Domenichini, che ha tenuto il pallone da ridare ai suoi giocatori, quando erano da quella parte. Il giocatori in campo hanno perso la pazienza, Bruno Peres ha calciato il pallone all’indirizzo di un raccattapalle. Certo, non può essere questa la causa di una sconfitta che brucia, che allontana uno degli obiettivi dichiarati della società, fino a pochi minuti prima dell’inizio della partita. Aveva detto Massara: «C’è un’atmosfera di fiducia, è una partita che si preannuncia difficile, con una posta in palio molto alta che è l’accesso alla finale di Coppa Italia, alla quale teniamo molto». L’obiettivo è stato compromesso da questa brutta serata e al ritorno ci vorrà un’impresa per ribaltare il risultato.

GLI ERRORI – Anche Strootman ha ammesso che la Roma si è indispettita per quella perdita di tempo: «Non possiamo dire niente a loro, sono ragazzini, non possiamo farci niente. Certo che ci ha dato fastidio, ma bisognerebbe prendersela con chi gli dà certe indicazioni, non con i bambini». L’olandese ha ammesso gli errori di una serata storta: «Non abbiamo giocato la nostra miglior partita. Non abbiamo iniziato male, abbiamo mantenuto il possesso palla, ma è stato difficile creare qualcosa. Loro hanno giocato bene, hanno segnato e si sono chiusi, era difficile creare spazi per fare di più. Così abbiamo concesso un altro gol». Una passo falso inatteso, bisogna ripartire subito, sabato c’è il Napoli: «Dobbiamo dimostrare sul campo che siamo forti e che facciamo tutto per vincere. Contro un avversario forte dobbiamo rispondere sul campo. Spalletti ha ragione: siamo professionisti, ci pagano bene e dobbiamo farci trovare pronti. Giocare subito è anche un bene dopo una sconfitta così». Forse la Roma si è lasciata sorprendere dalla Lazio, c’era troppa convinzione di potercela fare alla vigilia di questa partita: «Sapevamo che erano forti. Immobile ha fatto una bella partita, come i loro centrocampisti. Ma ora guardiamo avanti, il ritorno c’è tra un mese e dobbiamo dimostrare di essere più forti di loro. Siamo fiduciosi, possiamo farcela, altrimenti avrei fatto gli auguri alla Lazio per la finale. Basta parlare, la finale bisogna meritarsela sul campo». Inzaghi ha detto che la Lazio ha meritato di vincere: «Ha vinto e può dire quello che vuole. Noi abbiamo cominciato bene con un paio di occasioni, loro giocavano molto bassi ed era difficile trovare spazio e creare occasioni. Dopo il gol sono tornati ancora più indietro, noi abbiamo fatto di tutto per segnare ma loro hanno trovato il raddoppio. È una brutta sconfitta ma dobbiamo guardare avanti e al ritorno dobbiamo far vedere che siamo più forti».

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