Stadio, stretta su Tor di Valle. Ma Fiumicino offre altre ipotesi

L’altro giorno la Roma si è imbarcata in un sopralluogo per ascoltare le proposte del sindaco di Fiumicino, il dem Esterino Montino ma è stata soltanto una visita di cortesia. La convinzione è che non serviranno piani B e, per chiudere la convenzione urbanistica con gli uffici del Campidoglio mancano due, al massimo altri tre incontri con le sensazioni che sono positive. I 5S erano partiti con l’idea di non realizzare nuovi impianti sportivi a Roma invece ora si trovano per le mani un progetto che in passato avrebbero contestato punto per punto. Qualcuno è rimasto su questa linea e potrebbe decidere di non farsi vedere in aula Giulio Cesare il giorno del voto. Rimangono gli ultimi tre faccia a faccia con i dirigenti capitolini per trovare la stretta di mano e buttare giù il documento che prescrive puntualmente gli obblighi che i privati dovranno rispettare per costruire stadio e uffici a Tor di Valle. Per quei terreni Pallotta verserà presto una prima tranche da 7 milioni di euro alla Eurnova di Luca Parnasi mentre il resto, quasi altri 100, dopo l’accordo con il Comune. Lo riporta La Repubblica.

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