Stadi, c’è l’allarme tifosi

La Gazzetta dello Sport – Il Governo inizia a muovere i primi passi per aiutare il mondo del calcio: ieri l’allarme lanciato prima dal presidente FIGC Gabriele Gravina e poi da quello della Lega Serie A Paolo Dal Pino, dopo che il Cdm ha approvato un decreto per l’apertura degli impianti all’aperto al 50% della capienza, per spettatori dotati di Green Pass. Rimane l’obbligo di distanziamento di un metro, che per i nostri stadi significherebbe consentire soltanto all’Allianz Stadium di lasciare solamente un seggiolino libero tra uno spettatore e l’altro. L’incongruenza ha spinto i vertici dello sport più popolare in Italia a richiedere la possibilità di un distanziamento a scacchiera, così da rendere effettivo il 50% consentito dal decreto. Il deputato M5S Simone Valente, ex Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e da sempre molto vicino allo sport, ha confermato di aver presentato un’interrogazione parlamentare «per chiedere quali iniziative, anche normative, il Governo intenda assumere per garantire che le limitazioni previste per la capienza considerino adeguatamente i vincoli strutturali degli impianti». Se si percorresse la via degli emendamenti la soluzione non arriverebbe prima di un paio di mesi, a campionato già abbondantemente iniziato. E allora si potrebbe procedere con un decreto interpretativo o con una deroga, come per la capienza dell’Olimpico durante l’Europeo. In quel caso, però, non era in discussione il distanziamento e, se si intervenisse su quel metro, si rischierebbe di dover allargare le maglie anche al resto degli eventi all’aperto, rischiando un effetto valanga che il Governo vuole evitare. Intanto i club di A fanno blocco unito: la battaglia per aumentare la capienza negli stadi equivale a quella per la sopravvivenza. Il green pass è considerato un lasciapassare sufficiente per elevare la quota di spettatori al 75%, ma difendere almeno il 50 sarebbe vitale. Nell’Assemblea di Lega di lunedì si è registrata la fuga in avanti del presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis, ma la sua idea di posticipare l’inizio del campionato non ha finora trovato consensi.

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