Spettatori: in A il piatto piange, superati anche dal Messico

La politica dei prezzi è una delle leve che si possono utilizzare per riempire gli stadi. Tuttavia, serve molto di più per risollevare l’interesse della gente verso la Serie A e riportare le presenze alla media di quasi 35mila dell’inizio degli anni Novanta. Servono interventi radicali in grado di attrarre il pubblico in impianti moderni, confortevoli e ricchi di intrattenimenti, sulla scia di quanto fatto dalla Juventus e da qualche provinciale. Negli ultimi 15 anni la A (dati Cies) ha fatto segnare un -1% di spettatori contro il +6% della Premier e il +11% della Bundesliga (addirittura +32% per la Bundesliga 2), ma anche il +47% del massimo campionato polacco, che si è giovato della nuova impiantistica di Euro 2012. E c’è da registrare il vero e proprio boom del calcio negli Usa. La Major League ha visto incrementare l’affluenza del 34%.La media spettatori del 2013-18 vede in testa il Borussia Dortmund a 80mila, davanti a Manchester United e Barcellona (75mila a testa). Nella top ten ci sono ben 5 tedesche: oltre ai gialloneri, Bayern, Schalke, Amburgo e Stoccarda. E in decima posizione spiccano gli statunitensi dell’Atlanta United (51.547), primo club non europeo. Non c’è traccia di italiane tra le prime 20: l’Inter (46.654) è al 23° posto, al 32° il Milan (41.495) e al 42° la Juve (38.778). Lo scrive La Gazzetta dello Sport.

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