Spalletti, un pezzo di futuro è chiaro: «Lo scudetto non è più cosa nostra»

Il Messaggero (S.Carina) – Oggi pomeriggio, vincendo a Udine, la Juventus potrebbe volare a +10 sulla Roma. Spalletti, dopo il ko con il Napoli, gioca d’anticipo: «Dobbiamo essere realisti, se per noi la corsa scudetto prima era difficilissima, ora è quasi impossibile». Considerando lo 0-1 ininfluente contro il Villarreal, la Roma è reduce da tre sconfitte nelle ultime quattro partite. Lucio mastica amaro ma non vuole concedere alibi alla squadra: «Non parliamo di stanchezza, i miei calciatori non sono stanchi. Lo ha detto il finale di partita, non lo dico io. Secondo me parlare di stanchezza peggiora la situazione». Eppure il 14 gennaio, alla vigilia della trasferta di Udine e osservando cosa sta accadendo oggi, sembrava pensarla diversamente: «Quando tra febbraio e marzo giocheremo undici partite in quaranta giorni avremo sicuramente dei problemi, perché i calciatori non potranno giocare al massimo visto che non tutti ce la faranno a recuperare». Un po’ la fotografia di quanto accaduto in questa settimana.

FLESSIONE – Prestazione stellare a San Siro dopo aver fatto rifiatare 9 titolari in Europa League, di gran sofferenza sia contro la Lazio e il Napoli. Spalletti, però, almeno per ieri si rifugia nella reazione finale (che dall’esterno è sembrata più nervosa che altro) per provare a controbattere alle annotazioni critiche che gli vengono poste: «La linea a quattro con soli centrali? L’altra sera che abbiamo giocato a Milano, Juan Jesus ha fatto il quinto di fascia giocando bene ed oggi che ha fatto il quarto no. E’ la solita storia, quando vinci va tutto bene, quando perdi no. Loro sono stati molto più bravi nella velocità e nel far girare palla nel primo tempo – spiega – quando non riuscivamo mai ad alzare i ritmi. Nella ripresa si è vista tutta un’altra partita, determinata da un po’ di casualità e dal fatto che abbiamo fatto più uno contro uno. Si è vista una squadra con uno spirito e una fluidità totalmente diversi. Percentuali per il secondo posto? Diciamo che siamo 60-40 o 55-45». Anche perché il gol di Strootman, in caso di arrivo a pari merito, vale praticamente come un punto in più.

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