Segna Malinovskyi, poi errori incredibili e la beffa Cristante

La Gazzetta dello Sport (F.Bianchi) – L’Atalanta dopo aver schiacciato la Roma per 60 minuti e creato una decina di palle gol è riuscita nell’impresa di farsi raggiungere e tremare fino alla fine. L’espulsione di Gosens è stata decisiva, ma dopo tanti errori la beffa era nell’aria. Nessuno in campionato segna quanto l’Atalanta, ma allo stesso tempo sbaglia tanto. Stavolta il più disastroso davanti a Pau Lopez è stato Muriel. Fin dai primi minuti i nerazzurri hanno preso il comando delle operazioni. La Roma cercava di reagire ma sembrava uno sparring partner attento a restare in piedi senza provare a colpire. Pau Lopez è stato sempre reattivo. Alla fine ci ha pensato Malinovskyi che era il più in palla di tutti.

[inline]

La reazione della Roma non c’è, sopraffatta a centrocampo con un Villar disperso nel labirinto della costruzione. Solo nel secondo tempo con l’entrata di Peres è sembrata più attiva. Nel momento del rosso a Gosens, il primo in Serie A, la Roma era già in crescita, ha preso coraggio mentre Gasperini ha dovuto togliere Zapata per proteggersi. Arriva il castigo con un tiro di Cristante dai 28 metri. I giallorossi meritano il pareggio contro un’Atalanta andata poi in affanno. E’ salito in cattedra Dzeko e ha sfiorato il gol in un paio di occasioni. Così la Roma aggiunge un punto tra lei e il Sassuolo, ma sul piano del gioco non può essere soddisfatta.

PER APPROFONDIRE LEGGI ANCHE

I più letti