Domani la Roma inizierà il suo campionato affrontando la Salernitana, esattamente come un anno fa. Nella giornata di oggi c’è stata la consueta conferenza pre-partita di Paulo Sousa allenatore dei granata. Ecco un estratto delle sue parole:

Sono arrivati pochi calciatori, domani c’è l’esordio. Convocherete qualcuno e cosa pensa di questi nuovi innesti?
“Per adesso c’è solo Legowski convocabile, gli altri non si sono allenati nemmeno con noi. Lo conoscevo già, era giovanissimo ed era abituato a giocare in un sistema di gioco e in un campionato completamente diversi. Lui, come gli altri che non conosco affatto, hanno bisogno di lavorare. Vengono da tornei molto inferiori rispetto alla serie A italiana, sono scommesse forti del direttore sportivo e del presidente. Io cercherò di conoscerli il più velocemente possibile, anche dal punto di vista caratteriale. Voglio scoprire il loro potenziale e aiutarli a renderli al meglio. Dobbiamo creare valore, integrare la squadra e raggiungere all’obiettivo. Vi faccio un esempio. Posso permettermi di spostare Candreva di ruolo perchè lo conosco da anni, già da prima che io venissi a Salerno. Kastanos, invece, non lo conoscevo bene e, lavorandoci, abbiamo ottenuto risultati mettendo le sue potenzialità a disposizione del collettivo. Tocca a me integrare i volti nuovi rispettando i loro tempi…ma nel più breve tempo possibile. Sono scommesse, lo ripeto”.

Lei aveva chiesto 7 giocatori, forse questi innesti non erano concordati con il direttore…
“Io credo di parlare in italiano e sono stato chiaro. Non mi prolungherò oltre, stavolta mi sono espresso in modo perfetto. Inizio difficile? Anche su questo ho rilasciato dichiarazioni eloquenti. Più che cercare di lamentarmi preferisco essere concreto nel rispetto della tifoseria. Siano orgogliosi dei nostri giocatori, dal primo giorno di ritiro fino ad oggi ho visto tanta professionalità pur lavorando in condizioni difficili. Abbiamo passato il turno di coppa Italia, abbiamo vinto il trofeo Iervolino. Io sono molto felice del mio gruppo e su questa base voglio affrontare al meglio un avversario di livello come la Roma. A mio avviso, con un innesto importante davanti, possono competere per lo scudetto. Hanno uno stadio sempre pieno e un grosso allenatore. La Salernitana deve avere gioia di giocare in un ambiente straordinario, in uno stadio bellissimo e contro giocatori di alto livello”.

Novità dall’infermeria?
“Quando ci sono difficoltà tocca a me trovare alternative come accaduto l’anno scorso. Lovato è convocabile, ci può dare una mano. Ma prenderò delle decisioni dettate anche dalla necessità di cambiare la partita in corso d’opera. Io voglio mantenere ritmi alti e cambiare struttura come successo spesso nella passata stagione. La freschezza atletica e mentale fa la differenza, a me piace che la squadra legga i momenti e provi a imporre dinamiche tali da poter vincere le partite. Anche quando affronti una candidata allo scudetto”.

In attacco appena due scelte, Botheim e Dia…
“Boulayè ha fatto una settimana in più di lavoro, può partire dall’inizio. Ma so che non riesce a fare tutta la partita ai livelli che pretendiamo. Non potremo vedere da subito il calciatore che tutti conosciamo. La fase di integrazione è differente dal recupero fisico dopo un infortunio. In coppa mi ha positivamente sorpreso, in questi giorni l’ho visto bene ma ho visto un pochino di stanchezza mentale e fisica. So che può darci una mano”.