Il Messaggero (D. Aloisi) – La Roma e la Francia sono ai piedi di Manu Koné. Sono bastati pochi minuti nelle due sfide di Nations League per far innamorare tutti. Ai romanisti ne sono serviti ancora meno nella gara contro la Juve dove il centrocampista è entrato nell’ultimo quarto d’ora.
Questa è stata l’estate della svolta. Prima l’argento alle Olimpiadi, poi la chiamata della Roma e infine l’esordio in nazionale maggiore. Contro il Belgio è stato tra i migliori in campo. Nella sua prima da titolare ha realizzato il 93% di passaggi riusciti (50 su 54), il 100% dei dribbling e 80 tocchi al pallone. Inoltre, la sua prestazione è impreziosita da 8 duelli vinti su 13 e ben 4 passaggi chiave.
De Rossi ha scommesso su di lui e senza pensarci due volte ha fatto il suo nome a Ghisolfi. La Roma lo ha preso l’ultimo giorno di mercato sorpassando il Milan (piaceva anche al Napoli) chiudendo l’affare sulla base di un prestito con obbligo di riscatto fissato a 20 milioni tra parte fissa e bonus. È il centrocampista che mancava ai giallorossi. Può giocare ovunque in mezzo al campo, veloce, bravo a saltare l’uomo e nel portare il pallone. È il profilo adatto per risollevare una squadra che nelle prime uscite è sembrata poco aggressiva in mezzo al campo.