Il Messaggero (A. Angeloni) – Tiago Pinto continua a trattare con l’Atalanta: l’obiettivo possibile, Duván Zapata. E poi culla un sogno: Romelu Lukaku. E’ chiaro che il gm giallorosso conosce benissimo e valuta tutte le difficoltà a cui sta andando incontro sia su un tavolo sia su un altro, per ora poco più che virtuale. Diciamo che Zapata è una certezza, Lukaku il miracolo dell’estate.

Il colombiano, che ieri si è allenato regolarmente a Zingonia, è stato frenato un po’ da Gasperini e un po’ da se stesso e la trattativa ora si è fermata. Le due società stanno ragionando su un accordo basato su parte fissa e sui bonus, a Bergamo chiedono di aumentare l’una e diminuire l’altra, a Roma puntano ovviamente al contrario.

In mezzo c’è un calciatore molto legato all’Atalanta, a Bergamo e fatica ad accettare. Diciamo che non mette pressione al suo club ma alla fine può essere convinto dai soldi e da una prospettiva che non lo veda come pacco postale da distribuire a destra e a manca, ovvero preferisce andare via a titolo definitivo. La Roma, avendo in rosa anche Abraham, preferirebbe il prestito ma visto che non manca molto alla chiusura del mercato, certe esigenze possono cambiare con il passare dei giorni. L’Atalanta – soprattutto Gasperini – sta pensando anche a un sostituto di El Bilal Touré prima di dare l’ok definitivo. Quindi la Roma aspetta (ma non all’infinito) e si guarda intorno, l’accordo al cento per cento per ora non c’è, ma può arrivare.

E’ chiaro come a Mourinho si farà andare bene Zapata ma sarebbe pure affascinato dal miracolo Lukaku, che per ora è lì, sullo sfondo. Una suggestione, abbiamo spesso detto, ma che sta già facendo impazzire tanti tifosi della Roma, che nelle radio, nei social (Lukaku nome in tendenza per parecchie ore della giornata di ieri) manifestano il loro desiderio. Una suggestione, dicevamo, soprattutto tra le gente. Ma non un’utopia. La Roma ci sta pensando e valuta, ha chiesto informazioni e non certo ieri; al calciatore, ovviamente, è interessata e Mou lo è ancor di più, visto che lo conosce anche bene, per averlo allenato ai tempi del Manchester. Ma questo non basta.

Lukaku, che da tempo si è promesso alla Juve (e ancora l’aspetta visto che settimane fa ha pure rifiutato i milioni arabi), costa e su questo non ci sono dubbi; la Roma ha incassato e, anche su questo, dubbi ce ne sono pochi, poi si dovrà capire se l’operazione, per una questione di rapporto tra costi e ricavi, potrà essere sostenibile e per ora non lo è, infatti si è valutato il prestito ma ovviamente i blues per ora hanno declinato la proposta. Ma da qui alla fine di agosto, tutto può cambiare.

Il Chelsea ha deciso che Romelu non fa più parte del progetto, è disposto sì a cederlo e allo stesso tempo a monetizzare e lo valuta tra i trenta e i quaranta milioni. Quindi al momento, l’operazione è complicata, anche perché la Roma certi soldi li avrebbe investiti un mese fa su Morata oppure su Scamacca e per farlo ora devono incastrarsi certe situazioni (vedi una cessione di Abraham impossibile per tutti non per il suo Chelsea).

A Trigoria confidano in un prestito last minute, perché il Chelsea può ancora farne uno (sono sette tra entrate ed uscite), fino a ora sono usciti Kepa (Real Madrid), Ziyech (Galatasaray), Fofana (Union Berlino), Slonina (Kas Eupen), Lewis Hall (Newcastle) e Angelo Gabriel (Strasburgo). E il problema ingaggio? Romelu guadagna 12 milioni netti all’anno e potrebbe usufruire del decreto crescita come accaduto lo scorso anno con l’Inter, quando ne percepiva 8,5. Insomma, complicato sì, ma che non è impossibile. C’è da aspettare e capire.