Roma senza più barriere? All’Olimpico faranno un passo avanti, anzi, indietro

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Gazzetta.it (C.Zucchelli) – “C’è un accordo con la Roma per risolvere la questione dello stadio”. Il prefetto Gabrielli lo dà per certo, a Trigoria ci vanno ancora con i piedi di piombo, ma la notizia è che entro la fine di questa settimana ci sarà un incontro tra i vertici della società giallorossa e le istituzioni per cercare di risolvere la questione delle barriere e favorire così il ritorno dei tifosi (in particolare quelli della curva Sud) allo stadio Olimpico. L’incontro, voluto dal presidente Pallotta e sollecitato dai dirigenti italiani a più riprese, servirà a trovare un punto d’incontro che il prefetto Gabrielli dà (quasi) per scontato: “C’è un percorso che è stato sollecitato dalle due società, in particolar modo dalla Roma, ed è stato siglato una sorta di accordo per trovare un percorso che concili gli interessi di tutti. Leggevo, ed è una cosa che mi fa molto sorridere, che è Gabrielli che non vuol sentire parlare di queste cose ma lo dico per l’ennesima volta, perché mi sono stancato di fare il San Sebastiano su questa vicenda: la divisione delle curve non è un’idea di Gabrielli, è un’indicazione del Ministero dell’Interno e di una specifica task force dell’aprile 2014, è una richiesta del questore, esaminata dal comitato per l’ordine e la sicurezza e siccome io sono uno che si assume le responsabilità, me ne sono fatto carico insieme ad altri”.

SONO TUTTE “FREGNACCE” — “Poi dire che il tema delle divisioni sia esclusivo di Gabrielli è molto scorretto”, continua il prefetto, “come il discorso sui Daspo incrementati su indicazione mie, le sanzioni per il cambio di posto: sono tutte ‘fregnacce’, perché sono cose che non competono a me. La mia preoccupazione era una sola: che in una curva da 8mila posti entrassero 12mila persone, fine”. Per questo sono state messe le barriere che hanno fatto infuriare i tifosi e che potrebbero essere eliminate, ma solo in un futuro, neanche prossimo. Per il momento non se ne parla, nonostante l’accordo che dovrebbe essere sancito a breve.

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