Che fine hanno fatto? Roma Primavera 2015/16

Pagine Romaniste (S. Valdarchi) – Torna l’appuntamento con la rubrica di Pagine Romaniste: “Che fine hanno fatto?”. Prosegue il nostro viaggio nel tempo durante il quale analizziamo le annate della Roma Primavera, andando a scoprire il presente dei calciatori che hanno indossato la maglia giallorossa nelle giovanili. Analizziamo oggi il destino ed i percorsi dei giocatori che erano a disposizione di mister Alberto De Rossi nella stagione 2015/16, annata che ha visto la squadra romanista conquistare il titolo di Campione d’Italia. Dall’elenco sono stati tolti i seguenti calciatori, dei quali abbiamo già scritto negli scorsi episodi: Stefano Greco, Andrea Romagnoli, Lorenzo Crisanto, Stefano Ciavattini, Maoudo Diallo, Lirim Kastrati, Riccardo Cargnelutti, Luca Pellegrini, Abdullahi Nura, Riccardo Marchizza, Lorenzo Grossi, Silvio Anocic, Eros De Santis, Niccolò Tofanari, Andrea Marcucci, Alessandro Petruccelli, Alessandro Bordin, Emanuele Spinozzi, Joseph Bouasse, Davide Frattesi, Keba Coly, Riccardo Cappa, Mirko Antonucci, Filippo Franchi, Edoardo Soleri, Marco Tumminello.

Ionut Pop

Partiamo dall’estremo difensore classe ’97. Una volta terminata la stagione 2015/16, nella quale ha giocato come secondo portiere nella Roma Primavera Campione d’Italia, è passato alla Fidelis Andria in Serie C. Un buon rendimento, con 14 presenze ed altrettanti gol subiti, prima di fare ritorno al Fulvio Bernardini. Il 7 luglio 2017 viene ceduto nuovamente, questa volta a titolo definitivo, all’Alessandria, altro club di Serie C. Dopo due annate in Piemonte trascorse da comprimario, torna in Romania, vestendo la maglia dell’Hermannstadt. Nel campionato in corso, è stato mandato in campo soltanto in un’occasione, nella sconfitta per 3-0 contro la Dinamo Bucarest.

Elio Capradossi

Già nel 2015 il difensore nato a Kampala viene considerato troppo maturo per la Primavera e per questo trascorre quasi tutta la stagione a disposizione della prima squadra. L’anno successivo passa in prestito al Bari, dove rimane per un anno e mezzo, trovando continuità e collezionando ben 34 presenze in Serie B con la squadra pugliese. A gennaio 2018 viene richiamato alla base ed entra nelle rotazioni di mister Di Francesco. Gioca da titolare nella vittoria esterna sul Cagliari, mentre entra a partita in corso all’ultima giornata contro il Sassuolo. Con la gara di Reggio Emilia termina anche la sua esperienza romana. In estate, infatti, viene ceduto allo Spezia, dove gioca ancora oggi. Altre 45 gare disputate in Serie B, condite anche da 5 reti, non poche per un centrale.

Andrea Paolelli

Dopo due anni trascorsi nella Primavera giallorossa, il terzino destro approda alla Viterbese, squadra della sua città natale. Nel club laziale trova poco spazio e, una volta tornato a Roma, viene ceduto, in prestito biennale, al Gubbio. In Umbria le cose vanno meglio e Paolelli disputa 28 gare. Arrivato a fine contratto, si svincola dalla Roma e per due mesi rimane senza contratto. Nel settembre del 2019 firma con l’Albalonga, sua società attuale. 10 presenze nella Serie D 2019/20, prima dello stop al calcio giocato dovuto dal Covid-19.

Lorenzo Vasco

Da quando ha lasciato Roma nell’estate del 2016, Lorenzo Vasco ha girato molto, vestendo le maglie di 5 squadre italiane, tra Serie C e D. Le prime due esperienze, entrambe nella stagione 2016/17, arrivano con Sudtirol e Fidelis Andria, dove lo spazio per il centrocampista però è poco. L’anno successivo ecco un altro prestito, questa volta al Racing Fondi, dove Vasco viene considerato un titolare e viene impiegato ben 24 volte nell’arco della stagione sportiva. Il suo passaggio all’Aprilia, nel luglio del 2018, segna il definitivo passaggio alla Serie D. Oggi Vasco veste la maglia dell’Ostiamare ed è uno dei protagonisti dell’annata che vede la società lidense al secondo posto in classifica, in piena zona play-off.

Christian D’Urso

Anche per il fantasista di Rieti le esperienze negli ultimi anni sono state diverse e varie. 5 club in 4 stagioni, come per Vasco. D’Urso però è riuscito a rimanere sempre ad un buon livello, giocando per lo più in Serie B ed un anno all’estero, nella prima divisione greca. Le prime due squadre ad ingaggiarlo, nella stagione 2016/17, sono state il Latina ed il Carpi. Con i nerazzurri D’Urso gioca con una buona continuità, ma a gennaio arriva il passaggio in Emilia, dove nei 5 mesi successivi riesce a scendere in campo in una sola occasione. Nei due anni successivi arrivano altri due prestiti: Ascoli prima ed Apollon Smyrnis, in Grecia, poi. Con il tempo arrivano anche i primi gol e le sue prestazioni attraggono il Cittadella, che la scorsa estate lo acquista a titolo definitivo dalla Roma. Al club capitolino spetta una percentuale su un’eventuale futura rivendita del numero 10 del Cittadella.

José Machin

Il centrocampista originario della Guinea Equatoriale ha girato e cambiato diversi club negli anni. È rimasto sotto contratto con la Roma fino al luglio del 2018, prima del trasferimento a titolo definitivo al Pescara. Quelli passati con il deflino, sono certamente stati certamente gli anni più prolifici per Machin, divisi in tre mezze stagioni. Ha indossato 50 volte la maglia del Pescara, siglando 10 reti e fornendo 6 assist. Con il Parma invece nel 2018/19 è arrivato l’esordio in Serie A contro il Napoli, in una gara persa dai ducali per 0-4. Nel corso degli anni ha vestito anche le maglie di: Trapani, Lugano e Brescia, mentre attualmente gioca al Monza in Serie C, nel club di proprietà di Silvio Berlusconi.

Emanuele Ndoj

Chi invece ha vestito una sola maglia è Emanuele Ndoj. Trasferitosi al Brescia nell’estate del 2016, il centrocampista gioca tutt’ora nella squadra lombarda. Dopo tre anni passati in Serie B, sempre da protagonista, si è conquistato la promozione in Serie A nello scorso campionato. I quattro anni trascorsi al Brescia gli hanno fruttato 85 presenze tra Serie A, Serie B e Coppa Italia. I buoni risultati ottenuti con le rondinelle lo hanno portato ad entrare nel giro della nazionale. Con la maglia dell’Albania, infatti, ha già disputato 5 gare, riuscendo anche a segnare un gol.

Lorenzo Di Livio

Storia particolare quella del figlio d’arte nato nel 1997 a Torino. Una volta finita la trafila nelle giovanili romaniste, passa alla Ternana, dove gioca 7 gare in Serie B, facendosi notare per le sue buone doti tecniche. A fine stagione però viene fermato da una squalifica dell’antidoping, che lo costringe a stare lontano dai campi per qualche mese. Passa il campionato 2017/18 in due squadre diverse, entrambe in Serie C, con i prestiti alla Reggina ed al Matera. Una volta tornato a Roma, viene ceduto nuovamente, questa volta alla Robur Siena, dove riesce a disputare 22 gare. Attualmente è al Catanzaro, ancora una volta in terza divisione, ed a giugno si deciderà il suo futuro.

Francesco Di Nolfo

A metà della stagione 2015/16 viene ceduto al Perugia, dove resta fino al 2018. Con il grifone, oltre alle molte presenze in Primavera, riesce anche ad esordire in Serie B, collezionando 5 presenze. Dopo una parentesi semestrale al Prato in Serie C, si svincola dal Perugia e rimane senza contratto. Attualmente gioca nel Falaschelavinio, squadra che milita nel Girone A del campionato di Eccellenza del Lazio.

Ezequiel Ponce

10 gol e 4 assist in 11 apparizioni non sono bastati alla Roma per credere nel centravanti nato a Rosario, in Argentina, nel 1997. Dall’estate successiva in poi, infatti, il club giallorosso lo ha ceduto per tre volte in prestito, fino ad arrivare al trasferimento a titolo definitivo allo Spartak Mosca, nello scorso luglio. In mezzo, come detto, tre esperienze in prestito con le seguenti squadre: Granada, Lille ed AEK Atene. Una carriera di tutto rispetto, in campionati importanti in Europa come quello spagnolo e quello francese. Per lui anche 13 presenze tra Champions League ed Europa League, con un bottino di 35 gol in tutte le varie competizioni.

Kevin Méndez

Anche lui come Di Nolfo dopo 6 mesi in giallorosso, visto anche il poco spazio trovato nella formazione di Alberto De Rossi, viene ceduto. Prestito di un anno e mezzo al Lausanne-Sport, squadra della seconda divisione svizzera. Nel 2015/16 aiuta il club elvetico a raggiungere la promozione, ma nella sua seconda annata in Svizzera il numero di presenze cala, portando la società a non riscattarlo. Chiusa questa parentesi, trascorre l’anno successivo ancora in prestito, questa volta alla Viterbese, mentre nell’estate del 2018 viene venduto al Karpaty Lviv, in Ucraina. Dopo essersi svincolato nel 2019 torna in patria al Defensor Sporting Club, squadra che gioca nell’Apertura (Serie A uruguaiana).

Umar Sadiq

Chiudiamo con Umar Sadiq, centravanti nigeriano preso dallo Spezia insieme al connazionale ed amico Abdullahi Nura. Dopo aver esordito in Serie A con la maglia della Roma, trovando anche due reti contro Genoa e Chievo, passa al Bologna in prestito. In rossoblù gioca in tutto 7 gare, senza riuscire a sbloccarsi sotto-porta. La sua stagione 2017/18 è divisa da due prestiti, al Torino ed al NAC Breda. In Olanda il suo rendimento è sorprendente e colleziona 8 gol in 13 apparizioni. Lo scorso anno vola in Scozia, alla corte di Steven Gerrard nei Glasgow Rangers. Il legame con l’ex bandiera del Liverpool però non sboccia ed a gennaio torna in Italia, passando al Perugia. Qualche mese fa, infine, arriva la cessione al Partizan Belgrado. Con 16 gol e 13 assist è il vero trascinatore della squadra serba che ad inizio 2020 lo ha riscattato.

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