Roma-Pellegrini, amore infinito: c’è l’accordo fino al 2026

 La Gazzetta dello Sport (M. Cecchini) – A pensarci bene, il denaro nel calcio a volte è quell’ago e filo che occorrono per cucire il passato al futuro. Le bandiere, d’altronde, hanno bisogno di vento per sventolare, e non basta quello scaturito dal battito del cuore dei tifosi per raccontare le storie che piacciono alla gente.

Quella di Lorenzo Pellegrini, in fondo, assomiglia a tante del passato della Roma. Un capitano romano e romanista che si carica la squadra sulle spalle per traghettarla sulla sponda dei sogni. Lo avevano fatto Agostino Di Bartolomei, Francesco Totti e Daniele De Rossi prima di lui. Chissà se un giorno toccherà ad altri come loro.

In ogni caso, l’incontro della svolta si è consumato ieri, strategicamente a due giorni da un derby perso, come per dire all’universo giallorosso: nulla è perduto. Di confronti preliminari, negli ultimi mesi, ce n’erano stati diversi, così come i corteggiamenti di grandi club per Pellegrini, forte di una clausola di rescissione da “soli” 30 milioni e, soprattutto, di un contratto in scadenza a giugno prossimo.

 

Non è un caso che Barcellona e Tottenham abbiano fatto sondaggi, ma Lorenzo si è affidato completamente alle promesse della Roma. Promesse non solo economiche, ma anche “tecniche”. In questo senso, già l’ingaggio di José Mourinho è parso un segnale chiaro, e per parte sua il portoghese ha ripagato il suo capitano con questa frase: “Se avessi tre Pellegrini, li farei giocare tutti e tre“, patendo poi tremendamente per la squalifica del giocatore nella stracittadina malinconicamente archiviata con una sconfitta.

Con queste premesse, il lavoro portato avanti dal general manager Tiago Pinto e dai manager Giampiero Pocetta e Giovanni Ferro è stato quello di portare Pellegrini il più vicino possibile a quegli ingaggi che i top club europei avrebbero saputo assicurargli. In realtà, già un’altra volta una bozza di accordo era stata trovata, ma in quel caso erano stati i Friedkin a voler limare ulteriormente qualcosa, forti probabilmente del fatto che restare a Roma per Lorenzo è sempre stata una priorità, così come la felicità della sua famiglia, composta dalla moglie Veronica e dai figli Camilla e Thomas.

La base del contratto, prolungato fino al 2026, sarà di circa 4 milioni netti, più bonus agevoli legati a presenze, gol e assist, che potranno far lievitare sensibilmente il suo stipendio. Insomma, dopo quello di Abraham (4,5 più circa 1,5 di bonus, con le agevolazioni fiscali legate al decreto Crescita), quello di Pellegrini sarà il contratto più alto della Roma.

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