Roma, magia Champions. E sarà un Olimpico Real

curva sud roma

La Gazzetta dello Sport (C.Zucchelli) – Quasi 60 mila tifosi sugli spalti (ieri sera erano 56mila i biglietti venduti), curve e Distinti Sud esauriti, quasi 400 giornalisti accreditati, 650 steward: l’allarme è alto, non rosso. La macchina della sicurezza è stata messa a punto e l’Olimpico è pronto a indossare l’abito migliore, anche se mancheranno i gruppi organizzati della curva Sud. Roma-Real è partita a cinque stelle e per una sera tornerà a esserlo anche lo stadio, vestito a festa: i cancelli apriranno alle 18.45, l’affluenza, come sempre in questi casi, sarà maggiore a ridosso del fischio d’inizio, essendo giorno feriale, ma la Roma conta di riuscire a riempire l’impianto già per il riscaldamento.

NUOVA SENSAZIONE – Rispetto alle ultime partite casalinghe, come ha sottolineato ieri anche Spalletti, i giocatori non proveranno più la sensazione di giocare in campo neutro o, quando i tifosi ospiti sono numerosi, addirittura in trasferta: i tifosi del Real saranno poco più di mille e sono tutti fidelizzati (gli ultrà sono rimasti in Spagna), i romanisti saranno presenti in massa e tanta è la curiosità di vedere la curva Sud piena di tifosi non organizzati, un misto tra persone che ci vanno sempre e persone che invece hanno approfittato dell’occasione (prezzi più convenienti e abbonati che non hanno esercitato la prelazione) per riempire quello che fino a qualche mese fa era il cuore caldo del tifo romanista.

DA MESSI A CRISTIANO – Da Messi a Ronaldo, quella contro i campioni d’Europa è stata l’ultima partita con la curva presente in massa: i tifosi c’erano, ma in silenzio, stasera alcuni appartenenti ai gruppi saranno in curva, molti altri resteranno a casa. E solo domenica contro il Palermo si potrà vedere se l’affluenza con il Real è stato un caso isolato. Di certo, e questo è innegabile, sia Spalletti sia la società stanno facendo piccoli e grandi passi per riavvicinarsi alla gente e riavvicinare i tifosi allo stadio: il tecnico nomina spesso la curva Sud e lo fa anche in privato, sottolineando coi suoi calciatori quando sia importante mostrare sacrificio e attaccamento alla maglia (vero, non retorico) per mandare un segnale.

PICCOLI PASSI – La società, dal canto suo, con Pallotta che continua a essere distante – non solo fisicamente – da Roma e dai romanisti, i dirigenti italiani stanno cercando di ricucire lo strappo e la nomina di Sebino Nela a coordinatore dell’ufficio Slo rappresenta una chiara inversione di tendenza: per un ruolo così delicato, accogliendo anche un suggerimento dell’Osservatorio, il club ha scelto un ex calciatore che è nel cuore della gente e a lui si affida per rimettere in piedi una situazione inedita in 89 anni. Stasera Nela sarà allo stadio, come lui tanti ex calciatori e personaggi importanti: sono attesi Conte, Lippi, Ranieri e Malagò, i 90 fotografi accreditati in campo sono pronti a immortalare vip o presunti tali, le 36 radio italiane e straniere racconteranno ogni attimo della sfida, come faranno i 65 tra giornalisti e tecnici delle tv che non hanno i diritti.

VERSO L’OLIMPICO – Il Real raggiungerà lo stadio all’ultimo momento dall’Hotel Hilton, dove è in ritiro – blindato – da ieri, la Roma partirà prima e farà il viaggio da Trigoria. Garcia lo aveva abolito perché, a suo dire, i calciatori nel tragitto perdevano concentrazione, Spalletti lo ha voluto perché spera che proprio in quel tragitto, in mezzo alla gente, la Roma trovi forza e coraggio.

PER APPROFONDIRE LEGGI ANCHE

I più letti