La Gazzetta dello Sport (M. Cecchini) – C’è la realtà, la percezione della realtà e il modo di comunicare entrambe. Su quest’ultimo fronte, se gli interlocutori sono i propri tifosi, la Roma è da scudetto, visto che domenica sera, dopo il ko contro l’Inter, parlare dell’arbitro e della collocazione del match è stato geniale.

Davvero è tutta colpa delle assenze? Certo, Smalling, Spinazzola, Sanches, Pellegrini e Dybala. Del mercato estivo l’unico indisponibile a Milano era solo Sanches, mentre Kristensen, Ndicka, Paredes, Aouar, Azmoun e Lukaku avevano la possibilità di giocare. Infatti, con minutaggi diversi, lo hanno fatto tutti. Il problema è che, se si eccettua Big Rom, colpo tanto eccezionale quanto frutto di coincidenze straordinarie, il resto degli arrivi non ha fornito finora la qualità o la continuità richiesta.

Vero che, con l’eccezione di Paredes, tutti sono arrivati a parametro zero o in prestito, ma l’obiettivo della zona Champions per ora non è prossimo. La domanda allora, al netto degli ovvi progressi chiesti nel gioco e nella preparazione, perché gli infortuni non possono essere addebitabili solo alla sfortuna, la rosa è all’altezza delle aspettative?