Pagine Romaniste (R. Gentili) – La notte di Halloween è passata da qualche giorno, eppure i fantasmi rischiavano di aleggiare di nuovo sulla Roma confezionando un accenno di scherzetto, l’ennesimo dopo Verona. Toccate le fiamme dell’inferno, la Roma raccoglie le proprie ceneri, le ricompone e forma il piano della rimonta. Sotto (0-1) a fine primo tempo, Mourinho la risolve nella ripresa. Subito arrembaggio, due rigori trasformati da Pellegrini – e conquistati da Zaniolo – firmano la rimonta.
Il gol di Nonato (77’) getta l’Olimpico negli incubi europei (stile Slavia Praga). C’è però la tecnologia: gol annullato per precedente fallo su Ibanez. Preferendo un finale più calmo, Zaniolo nel finale (86’) sigla il 3-1. Carattere e compattezza in vista del derby, contro una Lazio che ora si giocherà lo spareggio per accedere in Conference dopo la sconfitta (1-0) con il Feyenoord.
Pellegrini, Zaniolo ed El Shaarawy i migliori in campo. Seguono Cristante e Volpato. Convincente Ibanez, Smalling molliccio. Matic ordinato, Vina risorge. Volpato sprizza energia ed esce.
LE PAGELLE
Rui Patricio 6 – Non fa in tempo di ringraziare l’esterno del palo sinistro, che il tiro di Rick arriva dall’altra parte. E non è proprio incolpevole. Anzi. Ma è efficace a vantaggio ottenuto.
Ibanez 6,5 – Ignorato nel primo quarto, comincia accentrandosi quelle poche volte che ha palla tra i piedi. Ce l’ha anche in testa, se non venisse anticipato. Un anticipo che conta lo fa davanti all’area.
Smalling 5,5 – Il materiale per costruire il solito muro non lo trova. Mette due mattoncini con chiusure della casa, dal fallo che commette a centrocampo, dieci minuti prima del gol, non si riprende. Come non gli riesce a fare su Rick, che avanza e calcia davanti a lui.
Vina 6 – Nuovo jolly difensivo, per un’ampia mezz’ora lo è più per il Ludogorets. Finto marcatore del pimpante Tekpetey, lascia spazi ed anche il pallone. I continui errori accumulati lo (ri)portano nel match ed aumenta lo spessore della gara. Anche lui inesistente nel contrastare Rick.
Karsdorp 5 – Un Rick segna, lui fa poco poco. Il gioco non sterza praticamente mai a destra, quando ci capita cade nelle buche che il Rick giallorosso crea con errori tecnici. Due possibili cross restano astratti. (Dal 46’ Cristante 6,5 – Perde palloni pesanti, ne gira in avanti altrettanti. Zaniolo sa. La vittoria arriva con lui in campo. Caso o no?).
Pellegrini 8 – Le frecce che giungono nel bersaglio di Padt partono dal suo arco. Manca il mirino, o forse no: nello spazio della porta non arrivano, ma tutte si accumulano sulla destra del portiere. A sinistra va però il rigore del pareggio. E poi ritorna dall’altea parte per il vantaggio.
Camara 5 – Parte subito con le lancette in avanti. Le lascia lì quando Rick accende il motore: il suo è ingolfato e la rincorsa è debole. Prova a mettere il piede sui freni, che non sentono il minimo fastidio. Impreparato quando deve calciare in posizione centrale, fuori area. (Dal 46’ Volpato 6,5 – Energico come le onde del mare australiano, la infonde ai compagni. Pericoloso come una tarantola, i bulgari non vengono però punti dal veleno mostrato a Verona. Mou lo toglie nel finale). (Dal 79’ Bove 6 – Mou lo apprezza: affida a lui la chiusura della cassaforte. Minuti ad alta pressione che si ritroverà).
Matic 6 – Amministratore del residuo traffico dati, pulisce le chiamate indesiderate. Statico quando il call center del centrocampo riceve troppe chiamate. In amministrazione, però, la voce – ed il fisico – si sentono e non poco. (Dal 61’ Zalewski 6,5 – Tenuto fuori, collabora e si gusta il completamento della rimonta. Vittima di un fallo ignobile).
El Shaarawy 6,5 – Gara numero 200, gli stessi chilometri orari cui sfreccia. Sparge file da aprire con cura a Abraham, non in possesso dello stesso programma. Ad inizio ripresa assesta due colpi che faranno poi vacillare Padt.
Belotti 4,5 – Poteva cantare come un lupo, compito cui ha sapientemente provveduto nelle notti europee, invece in quella più importante balbetta e non ricorda la poesia da recitare. Sbaglia ogni rima che gli viene consegnata: più che di sponda, gioca di spigolo. Leviga però il terreno all’azione del vantaggio. Potrebbe ottenere meno, ma il risultato è stato portato a casa. (Dal 46’ Zaniolo 8,5 – E pensare che quasi non doveva giocarla. Fortificato dalla corazza costituita dai trattamenti cui è abitualmente sottoposto, nel momento di maggior bisogno si getta nelle acque avversarie e si veste da esca per ottenere i due rigori vittoriosi. Si allena a gonfiare di nuovo la rete dopo Verona firmando il 3-1. Prove per il derby?).
Abraham 5 – Poco cattivo, esulta per aver aiutato Zaniolo a prendere il rigore. Lui prende un’altra prestazione sommariamente inconsistente. La verve che lo aveva caratterizzato negli ultimi metri è la grande assenza.
Mourinho 7 – Si accorge dopo il vantaggio di aver sbagliato qualcosa. Rimedia nell’intervallo e la qualificazione agli spareggi arriva.
