Roma-Genoa è la partita fantasma. Eppure vale almeno 30 milioni

Corriere Della Sera (L.Valdiserri) Anche se non sembra, domenica sera la Roma giocherà contro il Genoa una partita che vale almeno 30 milioni di euro. Una partita da vincere per avere la sicurezza del secondo posto e della qualificazione diretta alla Champions, in cui la Roma potrebbe essere in terza o quarta fascia. Fino a ieri aveva retto una fragile tregua, in virtù del campionato da completare e dell’obiettivo ancora da raggiungere. Poi è arrivato, su Facebook, il messaggio di Totti: «Roma-Genoa, domenica 28 maggio 2017, l’ultima volta in cui potrò indossare la maglia della Roma. È impossibile esprimere in poche parole tutto quello che questi colori hanno rappresentato, rappresentano e rappresenteranno per me. Sempre. Sento solo che il mio amore per il calcio non passa: è una passione, la mia passione. È talmente profonda che non posso pensare di smettere di alimentarla. Mai. Da lunedì sono pronto a ripartire. Sono pronto per una nuova sfida». Quale sfida non si sa.

E così è partito il gioco delle interpretazioni, al quale, sempre su Facebook, ha partecipato anche la Curva Sud (o meglio, una parte della curva): «Inutile negare che qualche volta in questi 25 anni non abbiamo condiviso tuoi silenzi/dichiarazioni/atteggiamenti. Sia attuali sia del passato. Sia tu, sia soprattutto la società potevate fare qualcosa di più per non far usare il nome di Totti contro la Roma in questo ultimo periodo. Per creare meno frizioni e non esasperare la situazione. Ma ormai siamo alla fine e bisogna dare giudizi complessivi. E qualche malinteso, che ci può stare in 25 anni, è il nulla in confronto ad aver indossato 25 anni la Nostra Maglia, portandola in alto con 300 gol e giocate pazzesche… Ci mancherai e forse qualcuno non se ne renderà conto subito. Figlio di Roma, Capitano e Bandiera. Vanto dei Romanisti e di nessun altro… Sia noi sia Francesco Totti lo grideremo forte per sempre: forza Roma!». A partire da domenica, perché giocano anche per la loro carriera. Ma quale sarà l’ambiente? Ci saranno fischi per Spalletti? O per Pallotta? O per Totti? O tutto andrà miracolosamente per il meglio? Si tratta di una partita in cui l’allenatore (Spalletti), il capitano (Totti) e il vicecapitano (De Rossi) sono senza contratto e il portiere (Szczesny) in scadenza di prestito. Eppure il 28 maggio non arriverà a sorpresa. Era da molto tempo sul calendario.

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