Roma Femminile, Swaby: “Dobbiamo arrivare in Champions e dimostrare di essere forti”

Allyson Swaby, giocatrice della Roma Femminile, è intervenuta attraverso il profilo Instagram di Generation Amazing ed ha parlato anche della sua esperienza nella Capitale:

La pandemia è stata difficile per tutti, non eravamo preparati. Ho pensato che fosse davvero una buona occasione per dedicarmi a me stessa sia dal punto di vista fisico sia mentale. L’aspetto mentale è tutto e sapevo che mi sarei dovuta far trovare pronta per il ritorno in campo“.

Che consiglio daresti ai giovani per rimanere mentalmente positivi e focalizzati nei propri obiettivi?

Penso che come atleti abbiamo la possibilitá di parlare di questioni sociali, la Roma ha account seguiti da milioni di persone e quindi abbiamo una piattaforma importante per far sentire la nostra voce. Per me è davvero importante che le persone che mi seguono e seguano la mia squadra sappiano in cosa credo. Prima di essere una calciatrice sono un essere umano, in più sono una donna nera. Quello che accade in campo non è piû importante di quello che accade fuori. in questo momento, specie con il Covid, è stato utile per me per capire che ci sono questioni che mi stanno a cuore e voglio lasciare questo mondo meglio di come l’ho trovato. Per questo penso sia importante parlare a voce alta.

Sull’uguaglianza di genere…

Ci alleniamo tanto come gli uomini ma non abbiamo i loro stessi benefit. Con la Giamaica stiamo combattendo per avere lo stesso trattamento. Penso che quello che stiamo facendo lo facciamo anche per le generazioni future, per un gender equality in tutto il mondo. Non mi aspetto di vedere cambiamenti adesso ma spero di vederli in futuro. Quello che posso fare è continuare a lottare per l’uguaglianza  di genere in tutto il mondo.

Sull’esperienza al Mondiale…

Il Mondiale è stato il risultato più grande della mia carriera, un onore parteciparvi a soli 23 anni. Siamo state molto fiere di portare un paese così piccolo come la Giamaica a questo livello. Per me, per la mia famiglia e per tutta la Giamaica. Ti da un’energia particolare sapere di rappresentare la tua nazione, per me è stato un onore. Mia sorella ha giocato con me il Mondiale, è stato incredibile. I nostri genitori erano molto orgogliosi, lei è più giovane di me quindi spero di poterlo rifare nel futuro. Devo dire che quando andavamo al liceo non andavamo molto d’accordo, ma poi siamo cresciute e aver giocato insieme in nazionale è stato entusiasmante. L’ultima volta che abbiamo giocato insieme, qualche mese fa durante il lockdown, ho pensato che sarebbe molto bello giocare insieme. La comunicazione tra di noi è sicuramente più facile.

Sul suo ruolo e su cosa serva per avere successo sia dentro sia fuori dal campo…

Da difensore mi dico sempre che nessuno è perfetto ma gli allenamenti ti fanno sicuramente migliorare. Devi ricordarti sempre che accanto a te ci sono delle compagne che ti possono aiutare nelle difficoltà. Non dobbiamo puntare alla perfezione ma al meglio possibile. Mentre giochi devi sentirti felice di quello che fai, sempre. Io passo molto tempo dentro al campo e sono sempre stata concentrata sulla mia carriera, ma quello che posso dire è di vivere il momento ed essere preparati per il futuro. I miei modelli arrivano tutti dal basket, da quello giocato nei college. Quando andavo al college mi sono allenata con molti atleti. Ho cercato di rubare dalla vita dei cestisti al college il loro divertimento nel giocare, e l’essere super atletici e professionisti in tutto quello che fanno. Hanno sicuramente avuto un grande impatto su di me.

Sui sogni che vorrebbe realizzare con la Roma e la Giamaica…

L’obiettivo alla Roma è di centrare la Champions, la Juventus è sempre la squadra più forte ma noi dobbiamo dimostrare di essere forti e di riuscire ad arrivare in alto. Con la Giamaica invece è di partecipare ad un’altra coppa. Il nostro obiettivo sarà quello di vincere e dimostrare il nostro talento.

Sull’arrivo di Pedro…

È un arrivo eccitante, ha vinto molto, vediamo cosa potrà portare a Roma.

Miglior giocatrice o giocatore al mondo?

Per le donne Wendie Renard (Olympique Lyonnais, ndr) è una giocatrice con grande presenza sia in difesa che in attacco. Per gli uomini direi Virgil van Dyke (Liverpool FC, ndr). Penso siano due giocatori incredibili, li guardo e li studio attentamente

La Roma è un club con un potenziale infinito, i tifosi sono pazzeschi quindi penso che qui si possa fare qualsiasi cosa. Lo abbiamo dimostrato anche giocando con le squadre più forti del mondo. Mi piace tutto di questo club“.

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