Roma, è ora di crescere

Il Messaggero (S.Carina) – Fonseca si approccia alla sfida con l’Atalanta non cadendo nel tranello di chi vorrebbe i giallorossi già proiettati verso un altro traguardo che non sia la qualificazione in Champions. “Scudetto? Siamo a dicembre, tutte le squadre sono molto vicine e possono arrivare nelle prime quattro posizioni. Vogliamo fare meglio della scorsa stagione, l’obiettivo è arrivare fra le prime quattro. È presto per parlare di altre ambizioni”. Non esclude nulla preferendo però rimanere con i piedi ben saldi a terra per non perdere di vista l’obiettivo suo (propedeutico alla conferma) e del club. “Voglio essere sempre equilibrato e che lo sia anche la squadra. Quando vinciamo non sono il migliore al mondo così come quando perdiamo non sono il peggiore”.

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Nonostante si sia disputato soltanto un terzo del torneo, la posta in palio questa sera è alta. La conferma arriva da Fonseca che per l’occasione rispolvera la lingua di legno di garciana memoria. Così, appena si accenna alla formazione, il portoghese si chiude a riccio: “Farò due o tre cambi, non di più!. Non svela però né chi sarà il portiere (Mirante favorito su Pau Lopez), tantomeno chi giocherà in mediana con Veretout (“Villar, Cristante o qualcun altro“), né se Pedro partirà dall’inizio: “Può essere una soluzione”.

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