Roma, è già emergenza. Mai visti quei tre insieme

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La Gazzetta dello Sport (C.Zucchelli)Insieme non hanno mai giocato ed è difficile immaginarli contemporaneamente in campo dal primo minuto in una partita così complicata come quella di Verona. Eppure Rudi Garcia, se dovesse confermare il 4-3-3, dovrebbe schierare dall’inizio Keita, Vainqueur e De Rossi, 94 anni in 3, e un passo che non sembra più quello dei tempi migliori.

DUBBI – I tre, almeno sulla carta, difficilmente sono compatibili: poco dinamismo, poca capacità d’impostare verticalizzando, tanto pallone tra i piedi, due interditori e un solo regista, se la Roma non avesse gli uomini contati Garcia non li avrebbe mai schierati così. Necessità fa virtù, però, e allora potrebbero giocare insieme e coprire bene la difesa, soprattutto De Rossi e il francese, che non gioca una partita dall’inizio in campionato dal derby dell’8 novembre. Quel giorno, con Keita in panchina convalescente, Daniele in tribuna infortunato e Pjanic squalificato, Vainqueur giocò insieme a Nainggolan e per farli convivere Garcia scelse il 4-2-3-1. Decisione vincente, visto il risultato e vista la buona partita dei due, capaci di proteggere la porta, che tornò ad essere inviolata dopo due mesi, e di fornire assistenza a Gervinho, Iago, Salah e Dzeko.

EMERGENZA – La Roma aveva tanti uomini indisponibili allora, tanti li avrà col Chievo, perché Pjanic e Nainggolan sono squalificati, Uçan è alle prese con l’alluce sinistro rotto e anche Dzeko è out, mentre Totti al massimo dovrebbe farcela per la panchina. Quindi Florenzi potrebbe giocare in attacco oppure, se Gervinho sarà la punta e ai suoi lati agiranno i due mancini Iago e Salah, l’ex capitano della Primavera potrebbe essere riportato in mediana, visto che anche in difesa dovrebbe recuperare Torosidis, impiegato a destra al posto di Maicon, che sembra avere poche possibilità di partire dall’inizio.

CAMBIO MODULO? – D’altronde, Florenzi è cresciuto in mezzo al campo, ruolo che ricopre anche in Nazionale, con tutto che gli intermedi e i centrocampisti esterni di Conte hanno compiti diversi rispetto alla Roma. In azzurro dinamismo e capacità d’inserimento sono fondamentali, in giallorosso Garcia privilegia il possesso palla e Florenzi, da centrocampista, si trova meno a suo agio. Certo è che sarà il suo ruolo a determinare tante delle scelte del tecnico, che sta pensando anche di riproporre il 4-2-3-1, con De Rossi e uno tra Keita (due partite negli ultimi tre mesi, meno di 90’) e Vainqueur e i tre Salah, Florenzi e Iago dietro a Gervinho punta. L’ivoriano rende parecchio come terminale avanzato e in una partita in cui il suo allenatore si gioca tanto sarà lui a dover dare qualcosa in più.

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