È una Roma d’acciaio. Strootman: «Pronti per la Juve»

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La Gazzetta dello Sport (F.Oddi-C.Zucchelli) – Il reparto che preoccupava non fa più notizia, non finisce in prima pagina, ma non prende gol. La partita col Milan, che ha lasciato la Roma sola al secondo posto è anche la prima che i giallorossi riescono a vincere 1­0, risultato che mancava dal 25 aprile scorso, anche allora con la seconda piazza in palio, allora contro il Napoli, anche allora con un gol di Nainggolan, e Szczesny decisivo. Per la prima volta quest’anno la Roma non subisce reti per tre partite di fila. Non era arrivata neanche a due fino alla partita di giovedì scorso con l’Astra Giurgiu, che però va considerata un caso a parte, con una Roma completamente inedita, il portiere di Coppa tra i pali, e soprattutto degli avversari a cui il pari stava bene per ottenere il passaggio del turno.

CHE PRECEDENTE – Difficile prevedere che sarebbe finita così nell’attimo in cui Szczesny si è tuffato con un attimo di ritardo sui piedi di Lapadula, senza avere la lucidità di tirare indietro le braccia una volta che il pallone era passato. «Ho fatto una parata per rimediare al mio errore – ha dichiarato nel post­partita il numero 1 giallorosso – mi sono tolto un peso. Niang lo avevo studiato, e avevo notato che ogni volta che sbagliava un rigore, la volta dopo cambiava angolo. La volta scorsa ha tirato a destra, quindi ho sperato che stavolta andasse a sinistra: è andata bene». Non era il primo rigore neutralizzato dall’ex Arsenal quest’anno, lo aveva già fatto alla quinta giornata col Crotone, che però già perdeva 4-­0, e non avrebbe certo riaperto la gara senza la parata su Palladino. Stavolta no, stavolta la prodezza era di quelle che valevano come e più di un gol, cosa che alla Roma non capita spessissimo: De Sanctis ne parò uno a Matos in un 5­-1 al Carpi dello scorso anno.

CHE ENTUSIASMO – Quest’anno il doppio successo contro Lazio e Milan, le due squadre più in forma del campionato, sta portando parecchio entusiasmo: sabato sera c’è la grande sfida con la Juventus, i tifosi – che ieri hanno ricominciato, anche senza l’aiuto dei gruppi organizzati, che continuano la protesta, a riempire i seggiolini della Curva Sud – hanno già acquistato tutti i 2100 biglietti messi a disposizione dalla Juventus per il settore ospiti. A provare a tenere i piedi per terra i tifosi ci pensa uno di quelli che ultimamente li ha fatti sognare, Kevin Strooman, autore di un gol nel derby «che sarebbe stato inutile se non avessimo vinto questa partita. Inutile parlare adesso di chi sarà l’anti­-Juve, dobbiamo dimostrare le cose in campo, anche perché la Juventus vince quasi sempre. Ma noi da domani (oggi, ndr) cominciamo a prepararci ad affrontarli. Stavolta abbiamo avuto poche occasioni, ma l’importante era vincere. Bisogna sapere soffrire. L’abbiamo fatto, contro una squadra che sinora aveva sempre mostrato il suo valore. Sabato sarà curioso affrontare la Juve con Pjanic. Ma siamo amici in campo e fuori».

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