Il Messaggero (G. Lengua) – C’è un momento nella passata stagione in cui Edoardo Bove è diventato grande ed è quando ha realizzato il gol contro il Bayer Leverkusen che è valso l’accesso alla finale di Europa League. In quell’istante la promessa del calcio giovanile si è trasformata in certezza del calcio professionistico.

José Mourinho lo ha aiutato nel percorso consegnandogli le chiavi del centrocampo quando la squadra era in difficoltà. Lui le ha utilizzate come meglio poteva con il sogno di ripercorrere le orme di due mostri sacri come Totti De Rossi. In realtà, si accontenterebbe anche di fare lo stesso percorso di Pellegrini che a 19 anni era stato ceduto al Sassuolo per un paio di stagioni e poi ricomprato dalla Roma.

Bove, dunque, sta facendo esperienza, è uscito dalla zona confort del settore giovanile e si appresta ed entrare definitivamente nel calcio dei grandi. Non vuole fare il passo più lungo della gamba magari accettando di andare in Premier come ha fatto Scamacca, ma il suo desiderio è di giocare con regolarità per crescere più velocemente e magari meritarsi il rinnovo fino al 2028 con adeguamento. Attualmente ha ancora un contratto base fino al 2025 da 350mila euro, ma il vero dubbio è se abbia già i requisiti per fare il salto di qualità definitivo nella Roma e diventarne un titolare.

Un club che punta ai vertici del campionato italiano ed europeo e che ha un reparto in cui si alterneranno, per adesso, MaticCristante e il nuovo arrivo Aouar. Nessuno a Trigoria nasconde che si stia cercando una quarta pedina da inserire nelle rotazioni, ma a quel punto Bove sarebbe la quinta scelta e dunque avrebbe difficoltà a trovare spazio nonostante le considerazioni di Mourinho che lo ha soprannominato “cane malato” per la forza fisica, l’atteggiamento e la grinta nell’aggredire l’avversario.

Ma probabilmente gli interessi di Edoardo (giocare di più) e quelli del tecnico (vincere con calciatori pronti), potrebbero non collimare. Ecco perché non è tramontata la possibilità di inserirlo nella trattativa per Frattesi. Tiago Pinto sa di avere tra le mani un vero gioiellino che potrebbe far gola anche al Sassuolo sempre alla ricerca di giovani talenti da crescere e poi rivendere a peso d’oro. Magari, sfruttando il 30% della proprietà del cartellino di Davide e la carta Bove, la trattativa potrebbe andare in porto. Il nodo è la valutazione dell’azzurrino che Pinto fissa ad oltre 15 milioni. Stima plausibile considerando che Frattesi è valutato 40.