Corriere dello Sport (R. Maida)  La prima missione di Lina Souloukou. Anche la nuova Ceo della Roma è partita per Londra e dovrebbe restarci qualche giorno in più rispetto a Tiago Pinto, dal momento che il suo obiettivo non è curare il calciomercato ma incontrare potenziali partner commerciali e istituzionali per la Roma. In ballo c’è soprattutto la questione del main sponsor, che il club sta cercando dopo aver rotto le relazioni diplomatiche con Digitalbits, piattaforma risultata inadempiente anche nei confronti dell’Inter. Il fatto che sia salita sullo stesso aereo di Tiago Pinto ha fatto pensare che la Roma fosse pronta a firmare qualche contratto per l’arrivo di un giocatore ma cosi non è anche perché nell’era digitale non esiste la necessità che un dirigente si sposti soltanto per apporre un autografo.

No. Souloukou si è messa semplicemente a esercitare le funzioni per le quali i Friedkin l’hanno messa al comando di una loro azienda. In qualità di Ceo, in pratica l’amministratrice delegata, la manager greca sta studiando tutti i settori della società per cercare di fornire il suo contributo e le sue conoscenze. A Trigoria raccontano che si sia calata con grande umiltà e cortesia nelle vicende della squadra ma anche con la giusta determinazione. la sua idea, già proposta nel medesimo ruolo all’ Olympiacos, è quella di incidere e controllare ogni vicenda nella quale sia coinvolta la Roma, con attenzione all’equilibrio finanziario ma anche con l’ambizione di far crescere il club. A due mesi dal suo arrivo, in molti già ne stanno apprezzando i movimenti.

Abituata da anni, nonostante la giovane età, a frequentare i salotti del gotha internazionale, Souloukou può diventare presto l’equivalente di ciò che è stata Marina Granovskaia per il Chelsea di Roman Abramovich.  Una plenipotenziaria capace di delegare, certo, ma anche di sovrintendere e modificare. Non curerà magari in prima persona le trattative di mercato, che lascerà a Tiago Pinto o a chi verrà dopo di lui, ma ispirerà la valutazione di nuovi innesti manageriali e si occuperà di gestire i casi interni. Intanto conta di presentare il primo risultato di rilievo a Dan Friedkin, che l’ha ingaggiata dopo averla conosciuta durante le riunioni dell’Eca, l’associazione dei principali club europei: se riuscisse a favorire l’arrivo dello sponsor, valutato intorno ai 12-15 milioni a stagione, darebbe un impulso importante alla voce ricavi del club.