Robert Moreno: “Quando torno a Roma mi sento ancora a casa mia. Zaniolo mi piace”

A Robert Moreno, c.t. della Spagna, la panchina è arrivata in circostanze imprevedibili e amare. Il 19 giugno Luis Enrique si dimette per la malattia che porterà alla morte della figlia Xana e lui, da vice, diventa c.t. della nazionale. Queste le sue parole al Corriere Della Sera:

Da vice a capo allenatore in un giorno. Come è possibile?
“Il calcio è sempre stato la mia passione, giocavo in squadre minori della Catalogna e ho capito presto che non sarei diventato un campione. Se volevo restare nel calcio dovevo studiarlo”.

Sliding doors: nel 2007 la presentano al corpo tecnico del Barcellona, nel 2008 conosce Luis Enrique e inizia a lavorare come analista. E poi?
“Nel 2011 Luis Enrique firma per la Roma e Ivan de La Peña dovrebbe seguirlo come vice, però rinuncia (il passato nella Lazio non è gradito dalla tifoseria giallorossa, ndr). Così Luis propone a me di fargli da secondo e inizia la mia avventura romana”.

Che finisce dopo un anno soltanto, con Luis Enrique che lascia sul tavolo un anno intero di stipendio. Cosa non ha funzionato?
“Era una società giovane ed eravamo giovani anche noi. È stata comunque una grande esperienza e quando torno a Roma mi sento ancora a casa mia”.

Cosa pensa della Roma che ha detto addio a Totti e De Rossi?
“Veramente ero io che volevo chiederlo a lei”.

Andiamo avanti. Spagna e Italia si sono qualificate per Euro 2020. Dove le mette nella griglia di partenza?
“Le favorite sono Francia, Inghilterra e Germania. La nazionale che mi piace di più è il Belgio. Spagna e Italia partono di rincorsa, ma può essere un bene”.

Due azzurri che le piacciono?
“Chiesa e Zaniolo”.

Barça contro Real è diventato Catalogna contro Spagna? Non teme un effetto-Jugoslavia sulla squadra, spaccata in due?
“No, per due motivi. Il primo: voi vedetele immagini degli scontri di piazza, di grande impatto, ma quella non è la realtà di tutti i giorni. Non siamo in guerra. Il secondo: anche per i tanti stranieri che giocano nel Real Madrid e nel Barcellona, la mia Spagna è una nazionale arcobaleno, con calciatori di tante squadre diverse”.

Moreno c.t. per caso..
“Pensavo di lasciare ma Luis mi ha detto ora la Spagna è tua”.

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