Corriere dello Sport (R. Maida) – Bentornato, benvenuto. Si sono salutati più o meno così Daniele De Rossi e Houssem Aouar, che si sono conosciuti personalmente due giorni fa a Trigoria di ritorno dalle rispettive trasferte: la Roma tornava dall‘Arabia Saudita dove aveva giocato un’amichevole, Aouar dalla Costa d’Avorio dove aveva vissuto con l’Algeria l’eliminazione dalla Coppa d’Africa.

Con la Roma, Aouar non gioca dal 14 dicembre: un tempo assai grigio in Europa League contro lo Sheriff. Ma se parliamo di Serie A, la sua ultima presenza risale addirittura al 5 novembre quando Mourinho lo utilizzò per 73 minuti sostituendolo poi con Azmoun. In quel momento il Lecce vinceva 1-0 e tutti i romanisti ricordano quanto cambiò la partita negli ultimi minuti di gioco proprio grazie all’iraniano.

Il paradosso è che, in soli 421 minuti di Serie A, abbia segnato 2 gol. Che per un centrocampista non sono pochi. Eppure il rendimento è stato inferiore alle attese. “So bene che devo fare meglio – ha detto Aouar prima di volare in Algeria – mi impegno ogni giorno per essere all’altezza di questo campionato e di questa squadra e sono sicuro che presto fornirò un adeguato livello di prestazioni. Dovete anche capire che mi sono staccato da Lione e dalla Francia per la prima volta, ho cambiato Paese e abitudini, mi serve un po’ di tempo per adattarmi”. E’ stata una matura ammissione di responsabilità che la Roma ha gradito.