Devyne Rensch, ex Ajax, ha parlato al Telegraaf della sua attuale esperienza con la maglia giallorossa. Le sue parole:
Come si sta in Italia?
“Il tempo e il cibo sono buoni, Roma è una città fantastica. Ma sono lì per il calcio e la bellezza dei paesaggi mi spinge a impegnarmi di più, invece di stare a guardare”.
Sugli infortuni?
“Nel mio primo semestre ho sofferto di piccoli infortuni, il che mi ha impedito di essere completamente in forma per alcune partite. È stato tutto frenetico. Arrivi in un altro Paese, sei impegnato in tante cose, devi organizzare un trasloco. Credo che tutto questo abbia contribuito. Fortunatamente, ora sono in forma e mi sento molto bene”.
Sui tifosi della Roma?
“I tifosi sono fantastici, qualcosa di cui essere orgogliosi. Sono un giocatore che si adatta rapidamente a tutto, nella vita e nel calcio. Si nota come in Italia si viva per il calcio e per la squadra. È bello vederlo e loro lo trasmettono anche a te. In questi casi, vuoi dimostrarlo in campo”.
Sul rapporto con Salah-Eddine?
“Parliamo olandese insieme. Mangiamo insieme, facciamo tutto insieme. Non è solo un compagno di squadra, ma anche un buon amico. Sono in squadra con Anass fin dai tempi dell’Ajax Under 16. Quindi ci conosciamo molto bene e lui sa che lo sostengo sempre e che sarà sempre così”.
“La mentalità vincente. Anche all’Ajax volevamo vincere tutto, ma nel calcio olandese si ricevono molte critiche se si vince 1-0 giocando male. In Italia, invece, sono i tre punti a contare più di tutto. Anche se tiri venti palloni fuori dallo stadio. Tre punti sono tre punti e il resto non conta. Lo si vede in partita. Ci sono molti più duelli, uno-contro-uno da vincere, c’è lotta su ogni pallone e le differenze tra le due squadre sono spesso minime”.