La Repubblica (M. Pinci – S. Scotti) – Domenica a Torino per Claudio Ranieri sarà l’ultima partita di una carriera iniziata 39 anni fa. I calciatori hanno preparato una sorpresa, finge di non saperlo: “Sono dei maledetti, degli ingrati”, dice ridendo. “Ma più bugiardi dei calciatori sono solo gli ex calciatori che diventano allenatori”.
Quindi non è vero che smette?
“Su quello non scherzo. Non pensavo di diventare allenatore, poi ho studiato per riuscirci. Il campo non mi mancherà: ho un altro progetto”.
Ce lo spiega nel dettaglio?
“Sarò il consulente di Dan Friedkin: parlo spesso con lui. Gli dico le cose che vanno e non vanno bene”.
Consiglierà i giocatori da acquistare?
“Un po’ tutto quello che appartiene all’area tecnica”.
Chi allenerà la Roma al suo posto?
“Non lo dico neanche a mio fratello. Pure a Venditti ho detto che lo saprete il 1° luglio”.
Ma avete già l’accordo con il nuovo tecnico?
“Certo. Deciderà il presidente quando dirlo”.
Direbbe ancora: Gasperini non sarà l’allenatore della Roma?
“Nessuno sarà l’allenatore della Roma”.
Chiunque sia, non rischia di lavorare nell’ombra di Ranieri?
“Farò solo il consigliere. Starò fuori dai riflettori”.
L’ha resa felice questa cavalcata della Roma?
“Quando sono entrato ho pensato: in una settimana metto a posto la squadra. Lo spogliatoio era sano, andava ritrovata autostima. I giocatori sono stati bravissimi”.
Dei ragazzi che ha allenato a chi è più legato?
“Ne ho avuti tanti. Mutu, Totti, Del Piero, Francescoli, Lampard, Terry, Zola”.
Vede Totti nella Roma del futuro?
“Francesco non ha trovato la sua strada. Uomo immagine? A lui piacerebbe farlo?”.
Quando potrà vincere la Roma?
“I Friedkin vogliono portarla stabilmente in Champions”.
Cosa è mancato finora?
“Sicuramente hanno sbagliato interpreti. Mi auguro di essere la persona che li possa aiutare”.