Gazzetta dello Sport – De Rossi-Pjanic: sirene da Mou e Pep

Se vi piacerebbe rinascere delfini, probabilmente non siete dei grandi appassionati di calcio mercato. È stato accertato, infatti, che questi splendidi mammiferi non sognano. E allora pensateci, se agli allestimenti estivi togliete la parte onirica, alla fine resta solo la prosaicità degli affari. Per questo, chi può sognare in grande già si muove e così Josè Mourinho e Pep Guardiola hanno messo nel mirino, rispettivamente, Daniele De Rossi e Miralem Pjanic. Messaggi ai loro entourage, infatti, sono già stati fatti arrivare chiare «cartoline» per chiamarli alle loro corti, che si presume siano vincenti. Le situazioni dei due romanisti, però, sono differenti. Mourinho, infatti, non ha ancora deciso dove allenerà il prossimo anno. Le scelte, com’è noto, oscillano tra la permanenza al Real Madrid al trasferimento a Psg oppure al Chelsea. Inutile dire che tutte e tre le piazze sono gradite a De Rossi, la cui incedibilità — causa anche la volontà di tagliare il costo degli ingaggi — non è più un dogma come fino ad un paio di anni fa.

Nuovo Bayern – Più chiara la situazione intorno a Pjanic. Si sa da tempo come Guardiola stimi molto il centrocampista, tanto da averlo sondato anche nel periodo del Barcellona. Adesso però che deve cominciare la nuova sfida col Bayern Monaco, ha individuato proprio in Pjanic il giocatore giusto per incarnare il suo calcio in una realtà diversa rispetto a quella catalana. Dinanzi ad un’offerta corposa (almeno 20 milioni) la Roma ci penserà perché il giocatore rinnoverà solo dinanzi a precise garanzie tecniche e a un congruo aumento d’ingaggio.

De Rossi: «Io frainteso» – L’attenzione di entrambi, però, è già verso il derby. A questo proposito, lo stesso De Rossi ha diffuso un messaggio che intende chiarire il suo pensiero sulla stracittadina. «Avrei preferito incontrare una squadra più forte della Lazio». Il senso vero? Eccolo. «Il giorno che vorrò provocare gli avversari o caricare i tifosi della mia squadra lo farò direttamente. Non capisco come possa esser stato frainteso il mio messaggio dopo la gara contro l’Inter: volevo far capire quanto sia complicata una sfida carica di significati come il derby, alla quale avrei addirittura preferito un impegno difficile come quello di incontrare la prima del campionato, la Juve. Sono inoltre dispiaciuto del fatto che alcuni media, anziché stemperare i toni, preferiscano strumentalizzare le mie dichiarazioni, contribuendo in tal modo a surriscaldare un ambiente che non ne ha bisogno». Proprio vero. La partita, infatti, si annuncia così straordinaria da far sbarcare di nuovo a Roma il presidente Pallotta.

Wallace apre alla Roma – I titoli di coda li lasciamo per tre protagonisti che hanno idee diverse sul futuro: Wallace, Stekelenburg e Perrotta. Il manager del difensore brasiliano acquistato del Chelsea apre: «Sento sempre Sabatini — dice Moraes —deciderà il Chelsea se darlo in prestito o meno. La Roma è piazza importante, non abbiamo preclusioni». Il portiere invece vuole andare in Premier League e sarà accontentato, per essere sostituito probabilmente da Rafael del Santos. Il centrocampista infine vorrebbe rimanere prolungando il contratto in scadenza, ma al momento si confrontano due anime: quella della gratitudine e quella del «meglio i giovani». Il dubbio ci accompagnerà ancora per un po’. Tanto ai delfini queste cose non interessano.
Gazzetta dello Sport – Massimo Cecchini

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