Corriere dello Sport (J. Aliprandi) – Leandro Paredes può far discutere tifosi e addetti ai lavori, ma per gli allenatori resta sempre un elemento imprescindibile. Lo è stato per Mourinho, che non lo ha mai tolto dal campo, lo è per Daniele De Rossi che è pronto a rimetterlo col Cagliari dopo la squalifica scontata dall’argentino contro la Salernitana, lo sarà un giorno anche per il Boca Juniors che sogna di riportarlo a casa nei prossimi anni.

A dirlo è stato proprio il presidente del club argentino, Juan Román Riquelme. Non proprio uno a caso. Per intenderci, non un presidente distante dallo sport, ma una vera e propria leggenda del calcio sudamericano, entrato in carica il 17 dicembre scorso vincendo le elezioni con il 65,3% dei voti: “Il mio incarico durerà quattro anni, ti voglio al Boca prima di andarmene”, gli ha detto l’ex centrocampista in una conversazione privata, prima che Paredes la rivelasse in un’intervista a Espn. Una lusinga non da poco per il regista che sembra propenso a rispettare il patto: “L’ho sempre detto, tornerò al Boca Juniors quando ancora starò bene e potrò dare il massimo per questo club storico. Quindi prima di questi quattro anni lo farò”.

Paredes ha cominciato a giocare a calcio al Boca. Tifoso grazie all’influenza di suo zio Luis Paredes, Leo è stata scoperto e portato nelle giovanili dello Xeneize da Ramón Maddoni. Nel 2010 fu Claudio Borghi a farlo esordire in Prima Divisione. Insomma, chiudere la carriera alla Bombonera sarebbe per lui un sogno che si realizza.

Portare con sé anche un suo grande amico sarebbe allora il massimo: “Riquelme sta facendo grandi cose da quando è in carica, ha lavorato tanto affinché il club potesse continuare a vincere. So che vuole il meglio per questa squadra, quindi cercherò di portare Dybala al Boca. È una sua decisione, non so cosa vuole per la sua carriera, ma ci proverò”. Parole che hanno chiaramente scatenato l’entusiasmo dei tifosi che sognano di vedere Leandro Paulo ancora con la stessa maglia: non solo alla Roma, non solo con l’Argentina ma anche con quella del Boca.

E un giorno Leandro si aspetta di vedere alla Bombonera anche De Rossi. “Con Daniele ho un rapporto speciale – ha ammesso Paredes -. Da quando lo avevo come compagno di squadra non ci siamo mai allontanati, ci siamo sempre sentiti almeno due volte al mese. Mi diceva sempre che se avesse allenato la Roma mi avrebbe preso, e lo stesso vale per la panchina del Boca”. Il futuro almeno per Leandro è già scritto ed è tutto a tinte gialloblu, il presente invece si chiama Roma e l’obiettivo è quello di portare a casa un trofeo in giallorosso. Per lui, per i tifosi, per Dybala – l’amico visto dalla tv in lacrime dopo la finale di Budapest -, e per l’amico De Rossi.