Paredes ci crede: “Resto alla Roma”

Corriere dello Sport (R.Maida) – Comincia a far freddo allo stadio di Genova quando Leandro Paredes, nell’uniforme grigia della società sopra a una maglia nera, esce a passo svelto dagli spogliatoi. Bisogna correre per star dietro a un calciatore, soprattutto se non è di buon umore. La prima domanda: davvero sta andando via? Paredes scuote la testa. Seconda domanda: quindi resta alla Roma? E lui annuisce convinto, come per dire sì. Traduciamo: «Sì, resto alla Roma».

IL VIAGGIO – Il suo però sembra più un auspicio, peraltro condiviso da Spalletti in conferenza stampa. Perché mentre Paredes comunicava le sue intenzioni, aspettando magari il rinnovo del contratto in scadenza 2018, il direttore sportivo Massara si allontanava dalla squadra e ripartiva per Milano con l’idea di venderlo. Oggi dovrebbe essere raggiunto da Mauro Baldissoni che invece è rientrato a Roma con Gandini accompagnando Spalletti e i giocatori. «Fortunatamente siamo quasi alla fine del mercato ma posso dire che non abbiamo ricevuto offerte per Paredes» aveva raccontato il direttore generale prima della partita con la Sampdoria. Escludendo di fatto trattative con la Juventus, confortato dal collega Marotta che negli stessi minuti da Reggio Emilia scherzava: «Se incontro Baldissoni lo faccio per questioni di Lega, non di mercato».

LA SITUAZIONE – In realtà nelle ultime ore dall’Inghilterra qualche segnale è arrivato. Ranieri si sarebbe rifatto sotto con il suo Leicester, già respinto in estate nonostante una proposta di 22 milioni recapitata a Trigoria. E in corsa c’è il Liverpool, che sta cercando un regista. Le londinesi, Tottenham e West Ham, sono oggi in posizione di attesa. Ma lo scenario può cambiare nelle prossime ore, velocemente: il procuratore di Paredes, Pablo Sabbag, si sta muovendo su ogni fronte, Juve compresa, per consegnare alla Roma una promessa di bonifico soddisfacente.

SOSTITUTO – E’ chiaro che se Paredes non parte, la squadra non subirà altre variazioni di rilievo. Ma se invece si concretizzerà la cessione, Spalletti avrà un altro centrocampista oltre a Clement Grenier. Il preferito rimane Milan Badelj, che però la Fiorentina non vuole vendere per meno di 12 milioni. Oggi Massara dovrebbe incontrare il procuratore, Dejan Joksimovic, per capire se esistono spiragli. Quelli che l’Atalanta ha chiuso per la partenza immediata di Kessie, destinato a raggiungere la Roma il primo luglio. Se Badelj non si fa, scatta il piano B: c’è Donsah del Bologna e c’è Baselli del Torino, le cui azioni sembrano in leggero aumento dopo che Mihajlovic, interpellato sul possibile trasferimento, ha glissato. C’è anche Giaccherini in lista: vuole giocare e al Napoli lo ha detto chiaramente, ma è difficile che De Laurentiis lo ceda a una diretta concorrente. Però, meglio vigilare.

BABY CIAO – Intanto una cessione è quasi stata formalizzata, nonostante le smentite delle ultime settimane: il piccolo Gerson, mai utilizzato da Spalletti dopo la strana scelta di Juventus-Roma, saluta Trigoria e si trasferisce al Lilla, in Francia, con la formula del prestito con diritto di riscatto fissato a 18 milioni. E’ poco meno di quanto la Roma ha speso lo scorso anno arricchendo il Fluminense: la fiducia incondizionata nell’investimento, dopo cinque mesi di scarsi progressi, pare venuta meno.

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