Novara-Roma: le pagelle

di Lorenzo Pompili

STEKELENBURG 7,5: Rimedia acqua a secchi. E compie una parata mondiale.

ROSI 6: Mette il turbo per prendere in ostaggio la corsia di destra, ma si inceppa troppe volte sul più bello. Dal 34′ st J ANGEL sv.

CASSETTI 5: L’avvio è da brividi, si difende con qualche fallo di troppo e un paio di recuperi fantozziani. Appena ritrova un po’ di sicurezza, rischia di lasciare il segno quando si perde Meggiorini.

BURDISSO 6: Solido. Gli avversari cercano fortuna altrove.

TADDEI 6: Torna a fare il terzino sinistro, dopo l’apparizione a San Siro con l’Inter. Non produce sfraceli, ma neanche danni. Quando viene restituito a destra, sfiora anche il gol.

GAGO 7: La pioggia ne penalizza le geometrie, lui non si estranea dalla lotta. E’ suo il break che apre l’azione del vantaggio. E’ arrivato a Roma da gregario, sta uscendo di personalità.

DE ROSSI 6,5: Scivola, respinge, riparte. Battaglia senza sosta e non sbaglia un colpo.

GRECO 6: Risponde alla chiamata di Luis Enrique con una discreta dose di dinamismo. Dal 17′ st BOJAN 7,5: Con il suo ingresso, sullo Stadio Silvio Piola si abbatte un vento di freschezza. Diventa uragano quando irrompe in area per spezzare il risultato e invertire la rotta della Roma.

PJANIC 7,5: L’uomo in più. Quello che incarna l’idea della Roma americana: giovane e caparbia. E arrogante. Come l’assist vincente per Bojan, che racconta la sua classe. Dal 42′ st PERROTTA sv.

LAMELA 6: Si accende ad intermittenza. Parte da centravanti e mette la freccia solo quando viene riportato sulla trequarti.

OSVALDO 7: Gioca un primo tempo a ritmo blando. L’intervallo lo restituisce al campo rigenerato: la lotta a volte sembra fomentarlo. Si fa Re Leone quando chiude la partita e sfoggia l’ennesima mitraglia.

LUIS ENRIQUE 7: Lo spagnolo non finirà mai di sorprendere. La dodicesima formazione dall’inizio della stagione è forse la più bizzarra. Il risultato? Una Roma sempre tonica. E finalmente cattiva. Vamos!

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