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Allenamenti Roma – La ripresa martedì alle 14 a Trigoria

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Dopo la vittoria contro il Novara, Luis Enrique ha concesso un giorno di riposo alla squadra, che si ritroverà martedì alle 14 a Trigoria al centro tecnico Fulvio Bernardini, in vista della gara di sabato prossimo a Lecce.

Roma-Novara, le pagelle

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di Lorenzo Pompili

Stekelenburg 5,5: Non impegnato tantissimo durante la partita, ma, mentre sul primo gol di Caracciolo non può nulla, non sembra impeccabile sulla rete di Morimoto.

Taddei 5: Il peggiore della domenica romanista. Sbaglia molto in fase di impostazione e poche volte riesce a rendersi pericoloso nella metà campo del Novara. Molto brutto l’errore che costa alla Roma il secondo gol dei piemontesi.

De Rossi 6,5: Seconda partita in questa stagione da difensore centrale e conferma l’ottima prestazione fatta anche contro la Juventus. Bene in fase di copertura e, soprattutto, in quella di impostazione. Deve ancora trovare molto bene le misure per giocare in quel ruolo, ma è apparso molto sicuro.

Kjaer 6: Continua a commettere i soliti errori. Sbaglia valutazione (e posizione) quando gli avversari fanno dei lanci lunghi mettendo in difficoltà i compagni di reparto. Questa volta, però, dai suoi errori non nascono gol degli avversari.

Josè Angel 6,5: E’ il terzino di maggiore spinta della Roma, si propone spesso, ma poche volte arriva sul fondo. Fa vedere comunque buone cose anche quando si trova a crossare, riuscendo a trovare i suoi compagni.

Simplicio 6,5: Nel primo tempo ha faticato molto, sbagliando l’intervento in occasione del vantaggio del Novara. Nella ripresa trova un gol fantastico beffando un bellissimo pallonetto Fontana, e subito dopo lascia il campo. Dal 57′ Perrotta 6: Dimostra sempre il solito impegno quando scende in campo.

Gago 7: Prova di altissimo livello del centrocampista argentino, che sostituisce alla grande De Rossi arretrato sulla linea dei difensori. Organizza molto bene il gioco della Roma e svolge alla grande il ruolo di diga davanti alla difesa.

Marquinho 7: Primo gol in serie A e migliore prestazione da quando è arrivato nella Capitale questa domenica per il numero 7, che segna di testa, si inserisce puntualmente, gestisce molto bene il pallone a centrocampo e sfiora anche la doppietta nel finale, dopo aver servito l’assist a Bojan per il parziale 4-1. Gioca anche qualche minuto da trequartista.

Bojan 7: Sempre pericoloso con la palla tra i piedi, mostra le caratteristiche che avevano convinto Luis Enrique a portarlo con sè a Roma. Ritrova il gol (il quinto in questo campionato) con un bel tiro ad incrociare e con l’importante dedica per Eric Abidal, suo ex complagno di squadra. Come Simplicio, segna e subito dopo viene sostituito. Dal 62′ Lamela 6: Viene impiegato per circa mezzora in cui combina veramente poco, ma segna il gol che fissa il risultato sul 5-2.

Totti 6,5: Aveva gli occhi addosso dopo le critiche di sabato sera per la prestazione contro il Milan, ma come molto spesso gli capita, reagisce alla grande iocando una partita di grande sacrificio e trovando molti passaggi interessanti per velocizzare l’azione della Roma. Dall’82’ Viviani s.v.: Torna in campo all’Olimpico dopo la vittoria della Coppa Italia Primavera.

Osvaldo 7,5: Semplicemente il migliore in campo. Gioca un primo tempo eccezionale in cui prima serve a Marquinho l’assist per il pareggio, segna il gol del vantaggio romanista e sfiora la doppietta con un bellissimo colpo di testa che centra la traversa, il tutto accompagnato da ottimi movimenti e il solito lavoro di protezione palla. Nella ripresa fornisce anche l’assist a Lamela per il 5-2.

Luis Enrique 6,5: La formazione era praticamente obbligata, ma tutti i giocatori in campo oggi hanno dato il massimo. Sono comunque tanti errori in fase difensiva, ma la sua Roma gioca bene in attacco e crea tante occasioni da gol. Prima vittoria in rimonta in questa stagione per la sua squadra.

Bojan, gol con maglietta dedicata ad Abidal

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Quarto gol della Roma nell’anticipo contro il Novara, a firmarlo è Bojan Krkic. Lo spagnolo mostra una scritta sotto la maglia giallorossa: “Toda la fuerza de este gol es para Abi” (Tutta la forza di questo gol è per Abi). Dedica quindi all’ex compagno del Barcellona Abidal, che sarà sottoposto ad un trapianto di fegato nei prossimi giorni.

Roma-Novara, tutte le dichiarazioni. Luis Enrique: “Complimenti ai ragazzi. Champions? Possiamo farcela”. Marquinho: “Il gol? Mi sono tolto un peso”. De Rossi: “Pensiamo a vincere senza fare calcoli”

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Roma-Novara: tutte le dichiarazioni dei protagonisti del match.

Luis Enrique a Sky Sport:
“La panchina fa bene ai giovani? Si tratta di fare la scelta migliore per la squadra. I giovani hanno bisogno di cresce e imparare ma sono già calciatori di grande livello. La partita era difficile per l’orario, il caldo. Faccio i complimenti alla squadra perché dopo lo svantaggio abbiamo reagito come dovevamo. Sofferenza in fase difensiva sui lanci lunghi? E’ sempre difficile valutare perché succede questo, dobbiamo essere bravi a leggere in anticipo le situazioni ma tutto accade in una frazione di secondo. Abbiamo fatto un buon lavoro davanti.  Sono contento di Josè Angel, ha fatto una grande partita, ha rischiato in avanti. Fernando Gago? lo conosciamo tutti, ha svolto un grande lavoro tattico, ma vorrei sottolineare la prova di Marquinho e Perrotta. Marquinho ha gamba, inserimento, è  stato un grande rinforzo nel mercato di gennaio. E’ in forma. Oggi è stato un risultato importante per i singoli che hanno fatto gol e per tutta la squadra. Terzo posto? L’opportunità di fare un filotto di vittorie c’è. La squadra è in grado di arrivare in alto. Dobbiamo essere fiduciosi per le prossime partite”.

Luis Enrique a Rai Sport:
“Qualche sofferenza? Ho visto una Roma che in una partita molto difficile per avversario, orario e caldo, ha fatto un bel lavoro. Abbiamo fatto 5 gol e credo che abbiamo fatto di tutto per arrivare a questa vittoria. Marquinho? La staffetta Bojan-Lamela? Il brasiliano ha iniziato da titolare, è in un gran momento, ha rinforzato la squadra, ha molta qualità. Bojan è partito dal primo minuto ma sono contento che ha fatto gol anche Erik. Troppe palle gol concesse? Forse, ma il Novara ha vinto contro l’Udinese, ha fatto 270 minuti senza prendere gol e noi gliene abbiamo fatti 5. Quando un avversario ha qualità si soffre sempre. Oggi la squadra è stata su un buon livello. Totti? Mi sarebbe piaciuto tantissimo un suo gol, è sempre un riferimento per noi. Oggi è stato importante nel gioco della squadra ed è stato vicino in tutte le azioni dei gol. Sono contento per i ragazzi, segnare è importante per tutti. Bell’atteggiamento della squadra. Terzo posto vicino? Si, siamo 4-5 squadre ad avere possibilità di andare in Champions. Corsa su qualcuno in particolare?Adesso sulla Lazio, ma manca ancora il Napoli, l’Udinese e anche il Catania. Chi temo di più? La Roma”.

Luis Enrique a Roma Channel:
“Ci sono cose positive e cose negative, ma oggi sono soddisfattissimo, questa era una gara difficilissima, era una gara difficile per il caldo, per l’avversario che veniva da una serie di risultati importante. Durante la settimana avevamo parlato tanto dell’approccio, ma dopo 10 minuti eravamo sotto ed era ancora più difficle. Errori sul primo gol? Il colpo di testa di Caracciolo è stato bellissimo, ma nasce da un errore nostro su un fallo laterale, e su questo dobbiamo migliorare. Per Bojan, Lamela e Mrquinho era importante segnare, ma anche Osvaldo segna sempre, Simplicio ha fatto un gol bellissimi, Perrotta che gioca sempre bene quando viene chiamato in causa, Francesco che non ha segnato, ma si è impegnato alla grande e Daniele che ha giocato in una posizione nuova, giocando bene. Osvaldo ha fatto una gara molto buona, è un giocatore molto forte. Con il Lecce è una gara difficilissima, con giocatori di velocità, con una situazione difficile perchè devono fare punti, noi non stiamo facendo un campionato bello, ci manca la continuità, ma dobbiamo fare il possibilie per arrivare al terzo posto. Oggi Simon Kjaer ha aiutato De Rossi, ma lui sapeva cosa fare, eravamo troppo larghi quando andavamo a pressare, e il Novara è riuscito a creare delle occasioni, dobbiamo migliorare, nella ripresa c’è stato un miglioramento, ma dobbiamo continuare così”.

Luis Enrique in conferenza stampa:
“Noi pensiamo sempre a migliorare il livello della squadra, sarebbe bellissimo riuscire ad inanellare una serie di risultati, sarebbe bello per la squadra e per i tifosi. Finora il lavoro ci ha portato dove siamo ora, se non ci riusciremo continueremo a provarci. Il caldo mi ha fatto pensare di rinforzare il centrocampo e Marquinho aveva ancora molte energie e poteva giocare anche da trequartista, come può giocare da punta o da terzino. E’ un ragazzo con molte qualità. Se una squadra fa 5 gol vuol dire che sei stato cattivo sotto partita, però nelle ultime partite avevamo creato comunque tanto, io mi preoccupo se non riusciamo a trovare occasioni, poi se fai gol è meglio. Dobbiamo migliorare molte cose, anche la situazione che ci ha portato a subire il secondo gol del Novara. Non giocavamo con due trequartisti, ma solo con Francesco, i giocatori hanno molta libertà di movimento, soprattutto gli attaccanti, i movimenti e l’atteggiamento dipende dai calciatori che si trovano in campo”.

Marquinho a Roma Channel:
“Cerco sempre di migliorare, ho messo nelle gambe altri 90 minuti e sto trovando il ritmo partita. Sto andando nella giusta direzione. All’inizio non siamo andati bene, poi abiamo iniziato a giocare meglio, con palla a terra, abbiamo trovato subito il pareggio e poi la gara si è messa in discesa. Dedica per il gol? La rete è per la mia famiglia e per la mia ragazza che vive insieme a me. Mi sono tolto un peso. Non è proprio una mia caratteristica il colpo di testa, non ho segnato tanti gol nella mia carriera, preferisco tirare da lontano di potenza. Oggi sono andato vicino anche alla doppietta di testa, ma è stato bravo il portiere. L’importante è che abbia vinto la squadra. In Brasile giocavo un po’ più indietro, ma mi è capitato di giocare in molti ruoli, regista, attaccante, anche terzino. Il nostro obiettivo è il terzo posto, noi puntiamo quello e dobbiamo andare a Lecce per cercare di superare chi ci è davanti”.

De Rossi a Roma Channel:
“Questa squadra ha dimostrato di saper reagire facendolo con il gioco palla terra. E’ arrivata una vittoria fondamentale. Giocare 10 anni a centrocampo significa che quello è il mio ruolo, ma l’ho sempre detto che in difesa posso giocarci. Questa è stata diversa rispetto alla gara contro la Juventus, sembrava più che altro la gara contro l’Atalanta, dove loro cercavano di recuperare palla e ripartire. Quando in difesa c’è uno come me che non sa prendere bene le distanze è fondamentale un compagno di reparto fantastico come Simon Kjaer, che oggi ha giocato benissimo aiutandomi parecchio. Obiettivo terzo posto? Se vinci tre o quattro gare consecutive per me si possono recuperare una o due squadre di quelle che ci stanno davanti, ma pensiamo a vincere che tanto appena iniziamo a guardare la classifica incappiamo in una delle nostre giornate “particolari”. Le voci dall’esterno le sentiamo e vediamo che qui a Roma sono successe cose a livello extra-calcistico che non succedono da nessuna altra parte del mondo. Quest’anno comunque allo stadio c’è stata un’atmosfera unica. La favorita per il terzo posto? Mi dispiace dirlo ma credo sia la Lazio, nonostante i suoi alti e bassi. Ora sta davanti a tutte e meriterebbe il terzo posto, ma per fortuna il campionato finisce a maggio. Io mi diverto quando vinco, sapete cosa penso sull’allenatore, non mi paga per parlare bene di lui. E’ un atteggiamento completamente diverso rispetto ad esempio a Ranieri, che mi ha portato ad un punto dallo scudetto. Io penso che la strada giusta per vincere è il bel gioco e la palla a terra, come dice il mister, ma io voglio vincere”.

De Rossi: “Terzo posto? La corsa è aperta. Grazie Kjaer, oggi mi ha aiutato”

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Ecco le dichiarazioni di Daniele De Rossi ai microfoni di Sky Sport al termine della gara vinta 5-2 all’Olimpico contro il Novara:

“Abbiamo subito un gran gol da Caracciolo, è stata colpa mia in quell’occasione. Poi abbiamo gestito bene la partita anche quando siamo andati sul 4-1. Se oggi sono andato bene in difesa devo ringraziare il mio compagno di reparto che in questo ruolo ha più esperienza di me. Se è complicato giocare dietro? E’ qualcosa di nuovo. C’erano tanti spazi quando gli avversari ripartivano, era dura prendere le distanze ma alla fine abbiamo portato a casa dei punti importanti. Terzo posto? La classifica dice che possiamo crederci, andiamo a -4. Dopo il derby perso abbiamo riaperto la corsa e siamo contenti”.

Con il Novara la prima vittoria della Roma di domenica alle 12.30

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Roma-Novara 5-2, è questa la prima vittoria del club giallorosso in una partita disputata alle 12.30 di domenica, nella prima volta in cui aveva giocato allo stadio Olimpico. Al quarto tentativo è arrivato il trionfo, nelle precedenti tre occasioni erano infatti arrivati due pareggi e una sconfitta.

Il 24 ottobre 2010 a Parma per la prima volta nella sua storia la Roma aveva giocato in questo orario ed era arrivato il pareggio a reti bianche contro la formazione di casa; nell’ultima gara del girone di andata dello scorso campionato c’era stata la seconda partita e la sconfitta a Genova con la Sampdoria. Il 9 gennaio 2011 alla rete iniziale di Mirko Vucinic, avevano risposto Pozzi su rigore e Guberti.
La terza partita disputata alle 12.30 è una partita che rimarrà nella storia della Roma e del capitano Francesco Totti che durante Fiorentina-Roma 2-2, segna i gol numero 200 e 201 in serie A.
Una vittoria era in realtà già arrivata in una partita giocata all’ora di pranzo, ma Roma-Chievo era stata dsputata di sabato, visto che era il turno di campionato che coincideva con la Pasqua.

Roma, Marquinho sigla il suo primo gol in campionato

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Roma-Novara, anticipo alle 12.30 della 30° giornata di campionato. Passa il Novara con Caracciolo, ma a ristabilire la parità ci pensa Marquinho. Settima presenza in campionato per lui e, finalmente, arriva il suo primo gol in serie A. Il centrocampista in prestito dal Fluminense avrà a disposizione ancora poche partite per dimostrare il suo valore e convincere Sabatini a riscattarlo, per ora ha dimostrato di essere un giocatore di sostanza e il gol è stata la ciliegina sulla torta di una serie di prestazioni convincenti.

Marquinho: “Grande emozione per il mio primo gol”

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Al termine dei primi 45 minuti della gara contro il Novara, Marquinho, autore del momentaneo pareggio, ha espresso la sua soddisfazione per il primo gol segnato con la maglia della Roma. Ecco le dichiarazioni del centrocampista brasiliano ai microfoni di Sky Sport:

“Il primo gol in giallorosso? E’ stata una grande emozione per me. Mi sono affezionato a questo stadio e  alla tifoseria. Il Novara? E’ difficile fare possesso palla per la loro organizzazione difensiva e non è neanche facile tenere uno come Caracciolo”.

Roma-Novara, Stekelenburg: “Vinciamole tutte e poi vedremo”

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Il primo portiere giallorosso Maarten Stekelenburg ha parlato così, ai microfoni di Roma Channel, della corsa al terzo posto valido per l’ingresso alla prossima Champions League. Ecco le dichiarazioni dell’estremo difensore olandese:

“Dopo la sconfitta col Milan, oggi dobbiamo tornare a vincere. La partita col Novara è sicuramente importante. Dove possiamo arrivare in questa stagione? Vinciamo una partita dopo l’altra e poi vedremo”.

Roma-Novara: le formazioni ufficiali. De Rossi centrale con Kjaer, in attacco Bojan-Totti-Osvaldo

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Ecco le formazioni ufficiali di Roma-Novara, gara della 30esima giornata di serie A in programma domenica 1 aprile, ore 12.30, allo stadio Olimpico:

ROMA (4-3-3): Stekelenburg; Taddei, De Rossi, Kjaer, Josè Angel; Gago, Marquinho, Simplicio; Bojan, Totti, Osvaldo.
A disposizione: Curci, Rosi, Cicinho, Perrotta, Viviani, Lamela, Piscitella.
Allenatore: Luis Enrique.

NOVARA (5-3-2): Ujkani; Morganella, Paci, Lisuzzo, Garcia, Gemiti; Porcari, Pesce, Jensen; Caracciolo, Jeda.
A disposizione: Fontana, Centurioni, Rinaudo, Mazzarani, Radovanovic, Rubino, Morimoto.
Allenatore: Attilio Tesser.

La Repubblica – Cremona stringe sulla Lazio: c’è pure un giallo “parrucchiera”

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Tutto ruota intorno a Zamperini, calciatore, amico, pierre: «L’ho sempre detto a mia madre che nel bene o nel male non sarei stato come gli altri», puntualizza su facebook. La procura di Cremona lo considera il tramite per gli “zingari” nelle presunte combine di Lazio-Genoa e Lecce-Lazio della passata stagione, gli investigatori – che ieri hanno interrogato gli ex latitanti Ribic e Saka – ora hanno in mano anche gli ultimi riscontri.

Sull’asse Budapest-Cremona s’è consumato l’atteso salto di qualità dell’inchiesta: Gabor Horvath, calciatore ungherese, interrogato su rogatoria, ha confermato la doppia combine (Lazio-Genoa e Lecce-Lazio) e rivelato addirittura nuovi dettagli. Un mix esplosivo con gli accertamenti tecnici di Cremona. Concentrati parecchio sulle utenze di Alessandro Zamperini: 1.107 chiamate all’amico Stefano Mauri. Erano insieme a Formello – secondo la procura – il giorno della sfida col Genoa. A mezzogiorno del 14 maggio 2011 in particolare Zamperini «effettuava – si legge negli atti – e riceveva diverse telefonate da Samanta Romano, la quale in tale arco temporale rimaneva sempre agganciata alla cella di Formello». Ma chi è? Fa la parrucchiera, ha 27 anni, è una sua grande amica. Ma soprattutto è fidanzata con Luca Aureli, titolare dell’agenzia di scommesse sportive Gold Bet, in via Aurelia. La signorina Romano riceveva telefonate (223 in totale) da Zamperini su tre cellulari. Ora Alessandro ha cambiato numero e avverte gli amici con ironia: «Quelli che ce cascano ancora a damme li sordi cor pallone». È un calcio alle scommesse.
La Repubblica

Roma-Novara, i convocati di Luis Enrique. C’è De Rossi, fuori Pjanic

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Il tecnico della Roma Luis Enrique, attraverso il sito ufficiale del club, asroma.it, ha diramato la lista dei convocati per la gara di oggi contro il Novara (ore 12.30, stadio Olimpico).

Cicinho

Curci Gianluca

De Rossi Daniele

Gago Fernando

Kjaer Simon

Krkic Bojan

Lamela Erik

Marquinho

Osvaldo Pablo

Perrotta Simone

Pigliacelli Mirko

Piscitella Giammario

Rosi Aleandro

Simplicio Fabio

Stekelenburg Maarten

Taddei Rodrigo

Totti Francesco

Valdes J. Angel

Viviani Federico

Il Romanista – Vice De Rossi, idea Viviani

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E se la sorpresa di oggi fosse Viviani? Luis Enrique ci sta pensando. Sta pensando di seriamente di affidare le chiavi del centrocampo al capitano della Primavera. Era già successo contro la Juventus il 12 dicembre, proprio quando, come oggi, De Rossi è stato costretto a scalare in difesa. Tre mesi fa per Viviani si trattava dell’esordio, adesso ha alle spalle una manciata di presenze in più e, soprattutto, un rapporto molto più stabile con la prima squadra.

Se Viviani dovesse partire dall’inizio davanti alla difesa, gli intermedi saranno Gago a destra e Marquinho al posto di Pjanic, che non sta benissimo. Altrimenti l’argentino giocherà al posto di Daniele con l’inserimento di Marquinho, chiamato a dare conferme dopo la prova di San Siro definita dal ds Sabatini «buona, anche se mi aspetto di più, da lui e dagli altri». Detto del centrocampo, in difesa le scelte sono obbligate. Anche se ieri si è avuta paura per le condizioni di De Rossi, colpito duro al gomito in allenamento da Bojan. Si è trattato di uno scontro fortuito, lo spagnolo si è subito scusato, De Rossi ha lasciato il campo ma a Trigoria filtra ottimismo sul suo recupero. Non fosse altro perché non ci sono alternative.

Con Heinze squalificato e Burdisso e Juan out, c’è solo Kjaer come difensore centrale e Daniele gli sarà accanto. Altrimenti toccherebbe a Rosi ed è una possibilità che nessuno vuole prendere in considerazione. Per Aleandro si prospetta la panchina invece, visto che sugli esterni Luis Enrique pare orientato a scegliere Taddei a destra e José Angel, in panchina a Milano, a sinistra.

In porta ci sarà Stekelenburg, in panchina, con Lobont infortunato, toccherà a Curci. In attacco in quattro si giocano tre maglie. Francesco Totti affronta per la prima volta in carriera il Novara e vuole tornare al gol dopo due mesi. Osvaldo, che invece a Milano in gol c’è andato, sembra essere tornato quello della prima parte di stagione e da capocannoniere della squadra (in campionato) pare intoccabile. Poi ci sono Bojan e Lamela: lo spagnolo chiede spazio, si è allenato come un matto e Luis Enrique non perde occasione di spronarlo, tanto che anche ieri in conferenza ha detto: «Sta facendo bene, si impegna, ma mi aspetto ancora di più. Vedremo che succederà quando avrà la sua possibilità». La sensazione è che oggi potrebbe essere il giorno giusto che potrebbe essere Lamela a dover andare in panchina per la seconda volta di fila. Il morale dell’argentino non è al massimo ma magari, entrando a partita in corso e col Novara già stanco, le sue accelerazioni potranno essere decisive. E potrebbe così trovare quel gol che gli servirebbe per scrollarsi di dosso tutti i pensieri.

Il Romanista – B. Devecchi

 

Gazzetta dello Sport – Tallo bussa due volte. Lopez e Carboni in gol, a Lecce finisce 1-4

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La Roma festeggia sul campo la fresca conquista della Primavera Tim Cup con un bel poker in campionato in casa del Lecce. I sigilli di Tallo (due), Lopez e capitan Carboni tengono alto morale e classifica in vista del derby di mercoledì a Trigoria: la Lazio, che ieri ha superato senza problemi la Nocerina, rilanciano ulteriormente le ambizioni della squadra di De Rossi in vista del derby di mercoledì a Trigoria: la Lazio che ieri ha superato senza problemi la Nocerina resta un punto avanti, ma ha giocato due gare in più.

Sotto gli occhi del tecnico Serse Cosmi, del d.s. Carlo Osti e di Giovanni e Rico Semeraro la squadra di De Rossi ha messo in luce ottima organizzazione di gioco e varie individualità, dall’esterno Nego al capitano Carboni (che nell’esultanza del 4-1 ha mimato il pancione). Bene anche il play Matteo Ricci, autore dell’assist del vantaggio, e l’esterno Lopez, a segno con un sinistro dal limite, fino al finalizzatore Tallo e al portiere Proietti Gaffi (salva il 2-1 sul tiro di Urbano al 33′ del primo tempo e viene graziato dalla traversa di Mauro al 33′ del secondo). Per i padroni di casa a segno Gatto, servito da Rosafio.

Gazzetta dello Sport  – P. Marzotta

 

 

Corriere dello Sport – In quarantamila per la Champions

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Solo il popolo romanista è capace di simili slanci: con la squadra sesta in classifica, contro un avversario che non incendia le fantasie, nell’orario da picnic primaverile, offrirà un contorno molto suggestivo all’Olimpico. Fino a ieri sera erano stati venduti 19.000 biglietti. Contando anche gli abbonati, che con il nuovo carnet distribuito per il girone di ritorno hanno superato quota diciottomila, e i tifosi dell’ultim’ora che compreranno il pass per lo stadio al botteghino di Viale delle Olimpiadi, saranno circa 40.000 gli spettatori di Roma-Novara. Un risultato favoloso, di questi tempi, dovuto anche ai prezzi accettabili (una curva costava 13 euro) e al caldo: all’ora di pranzo, anche se non è previsto un sole splendente, le temperature saranno intorno ai 20 gradi.

RECORD – Nelle precedenti partite, derby escluso, era andata molto peggio: 31.460 spettatori per Roma-Genoa, giocata di lunedì sera; 29.433 per Roma-Parma, che si giocò il 19 febbraio, domenica, alle ore 15; 33.445 per Roma-Inter, in cui però la città era stata messa in ginocchio dalla neve; numeri simili per le altre partite del 2012, con un leggero picco per Roma-Chievo (38.054) che veniva però dopo la lunga pausa natalizia. La sfida al Novara potrebbe quindi fissare il primato per l’anno solare.

RECORD/2 – Ancora più sorprendente, e quindi soddisfacente per la società, è stato il successo del settore riservato alle famiglie, i Distinti Nord lato Tevere. Sono stati 3.600 i biglietti staccati, record stagionale a cui si possono aggiungere i ritardatari stamattina: tra le 10 e le 11.30 i papà e le mamme che vogliono andare allo stadio possono comprare i biglietti riservati a loro e ai figli nei Roma Store di Via Appia Nuova, Piazza Colonna e Parchi della Colombo. (…)

RIUNIONE – Ieri, intanto, in questura c’è stato un tavolo tecnico per pianificare le misure di sicurezza per lo stadio Olimpico. Ma la preoccupazione di Francesco Tagliente non riguarda Roma-Novara, che non è considerata partita a rischio (saranno pochissimi peraltro i tifosi piemontesi al seguito: li scorteranno da Piazza dei Cinquecento, quindi stazione Termini, fino allo stadio). Durante la riunione si è parlato soprattutto dell’organizzazione della finale di Coppa Italia, che è stata affidata alla Roma. Nelle prossime settimane ci saranno altre riunioni in vista di un evento che porterà in città decine di migliaia di tifosi di Juventus e Napoli, che non hanno buoni rapporti (anzi) con i “colleghi” di Roma e Lazio.
Corriere dello Sport – Roberto Maida

Corriere della Sera – Lucho alla prova del cuoco: “Non mi piace l’orario”

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In Spagna, la domenica a quell’ora, al massimo si fa colazione. Ecco perché Luis Enrique, tra le insidie di Roma-Novara, ci mette anche l’orario di inizio: le 12.30. «È un po’ strano, non mi piace. Per noi sarà la prima volta. Sarà una partita difficile dal punto di vista mentale. Spero che i giocatori non si rilassino pensando che sia già vinta, perché non è così. Sarà una gara difficile e voglio vedere la giusta intensità».

Al di là dell’orario – che invece piace moltissimo alle famiglie, visto che nel settore dei Distinti Nord dedicato a mamme, papà e bambini sono stati venduti 3.200 biglietti – l’allenatore asturiano ha altri motivi di preoccupazione: i tanti assenti e l’emergenza in difesa, un avversario di pessima classifica ma in salute, un paio di dubbi di formazione (Pjanic De Rossi) che si porterà dietro fino all’ultimo.

Un discorso a parte per Francesco Totti, che ieri ha ricordato Francesco Mancini, l’ex portiere del Foggia cui segnò il suo primo gol in serie A, scomparso a soli 43 anni. Il capitano è a secco dal 21 gennaio ed è stato criticato da molti tifosi dalla memoria corta dopo il «cucchiaio fallito » a San Siro contro il Milan. Luis Enrique lo difende: «Trovo molto ingiusto giudicare un calciatore per una partita. Si deve parlare, non solo di Francesco ma di tutti i calciatori e allenatori, per quello che si fa in una stagione. È chiaro che Totti serve alla Roma e mi aspetto che sia ancora un punto di riferimento». Una cosa sola gli dà più fastidio della poca riconoscenza. Ed è il confronto con il Barcellona: «Io non cerco di giocare come il Barcellona. Il loro modello di gioco è impossibile da ripetere. Noi non abbiamo Messi, che salta cinque uomini, o Xavi e Iniesta. Io cerco un gioco adatto alla Roma e ai suoi calciatori. Accetto il paragone con il Barcellona solo se parliamo di gioco “associativo”, a cui cercano di partecipare tutti. Perché la squadra ancora non riesce a capire cosa voglio? Perché sono un cattivo allenatore. È questo che volete sentire, no? Potrei restare qui non cinque ma dieci anni e mi fareste la stessa domanda: perché non capiscono? Perché questa non è matematica, ma uno sport in cui non si possono controllare tutte le situazioni di gioco. Succede anche a Ferguson, a Manchester, dopo venticinque anni»

Corriere della Sera – Luca Valdiserri

Corriere dello Sport – Gago, nove partite per un riscatto

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Nove giornate per un riscatto. In verità, non è che Fernando Gago abbia troppo da farsi perdonare in questa prima stagione alla Roma. Ma ha bisogno di trasmettere certezze al suo mentore, Franco Baldini, per farsi acquistare dopo l’anno di leasing.

LE ASPETTATIVE – Nei primi mesi, con un inizio di campionato scintillante, ai tifosi non sembrava vero di aver ottenuto dal Real Madrid un grande giocatore gratis: scottati dalle esperienze di Cicinho e Julio Baptista, i romanisti credevano al terzo fantasma di matrice castigliana. [… ] Invece Gago si è presentato con grande umiltà, dedizione, applicazione, e dal derby di andata, quando Luis Enrique lo ha promosso tra i titolari, è diventato quasi insostituibile a centrocampo, conquistando contemporaneamente la fiducia del nuovo ct argentino Sabella, che lo ha voluto nel suo gruppo.

IL CALO – Con l’anno nuovo, però, Gago ha avuto una flessione di rendimento. Ha perso brillantezza, come se non fosse più abituato a giocare con frequenza. (…) Il totale fa 22, esattamente le partite che Gago ha accumulato nella Roma nel suo spezzone di serie A. Una bella e faticosa novità.

IL RUOLO – Oggi, come già è successo in parte all’andata, Gago dovrebbe affrontare il Novara giocando nel suo ruolo naturale: regista basso davanti alla difesa. Sempre che Luis Enrique non decida di lasciarlo nella posizione di intermedio per promuovere Viviani. Da “volante”, infilato tra i due centrali, Gago ha costruito buona parte della sua carriera, prima al Boca e poi al Real, passando per la nazionale argentina.(…)

FUTURO – L’accordo stipulato in fretta e furia il 31 agosto, a mercato quasi scaduto, ha previsto un prestito secco con buona parte dello stipendio a carico del Real Madrid. L’affare è stato chiuso così velocemente da non lasciare il tempo per fissare il prezzo del riscatto e per costruire una bozza di contratto per il calciatore. Ma Gago vuole rimanere alla Roma e il Real Madrid ha concesso a Baldini una specie di diritto di prelazione: per 6 milioni, che si andrebbero ad aggiungere ai 500.000 euro già versati per la prima stagione, il prestito può essere convertito in acquisto a titolo definitivo. (…) E poi la Roma punta a sfruttare la situazione contrattuale: Gago ha il contratto in scadenza nel 2013. Magari ci scappa pure un grosso sconto.
Corriere dello Sport – Roberto Maida

Il Tempo – Allarme per De Rossi ma gioca. Dubbio Pjanic

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Paura e sollievo per De Rossi. Succede tutto nella parte finale dell’allenamento di ieri: il biondo di Ostia va in scivolata su Bojan, lo spagnolo salta per evitare il contatto ma il destino vuole che il gomito sinistro del primo finisca a sbattere contro la suola (e i tacchetti) dello scarpino destro del secondo. Scatta subito l’allarme: De Rossi si accascia a terra, sembra avere difficoltà a stendere il braccio, batte i piedi per il dolore, si rialza e abbandona la partitella. I primi controlli medici, però, tranquillizzano tutti: trauma contusivo al gomito, nessuna frattura e oggi nuova verifica all’arrivo a Trigoria. De Rossi, comunque, dovrebbe giocare senza problemi, forse anche senza bisogno di una fasciatura, al centro della difesa.

Una buonissima notizia, causa squalifica di Heinze, le lungodegenze di Burdisso, Juan e Cassetti e l’assenza assoluta di altre soluzioni, per Luis Enrique. Questa mattina l’asturiano deciderà anche sull’impiego di Pjanic, dato quasi certamente a disposizione. C’è, però, un quasi: il bosniaco, durante la seduta di ieri (abbandonata, come da programma, prima della partitella finale) ha avvertito qualche lieve dolore e soprattutto sensazioni differenti tra la gamba destra e quella sinistra, dove c’è il flessore «incriminato». Per oggi tutto dovrebbe essere risolto, ma alla fine deciderà Luis Enrique. Dalla scelta su Pjanic dipenderanno anche le sorti di Marquinho e Simplicio (Greco è ancora out). Con Gago sicuro del suo posto da regista e Curci guarito dall’influenza, l’altro dubbio di giornata è in attacco. Non dovrebbe riguardare né Osvaldo né Totti, tutti e due apparentemente un gradino sopra la concorrenza, ma Lamela e Bojan. Gli orari della domenica romanista, ovviamente, saranno spostati indietro: entro le 9.30 tutti a Trigoria, a seguire diramazione delle convocazioni, «brunch», riunione tecnica e trasferimento in pullman all’Olimpico. Qualsiasi ritardo è assolutamente vietato.

Il Tempo – Matteo De Santis

Il Romanista – Mezzogiorno di fuoco solo all’Olimpico

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Da quando nella stagione passata è stato introdotto l’assurdo anticipo di campionato delle 12.30 la Roma ha giocato quattro partite in questo orario così scomodo e abominevole vincendone solo una. L’unica vinta, peraltro, è l’unica giocata in casa, lo scorso anno contro il Chievo nel sabato di Pasqua. La Roma vinse 1-0 grazie a un gol di Perrotta, senza rischiare mai di subire il pareggio e sfiorando ripetutamente il secondo gol. C’era Montella in panchina, pochi spettatori allo stadio e uno striscione ironico: «Ho ancora le caccole all’occhi», chiaramente riferito all’orario della partita.

Per il resto, c’è una tradizione negativa che ci fa stare un po’ in ansia in vista della gara odierna contro il Novara, la prima che i giallorossi giocheranno all’ora di pranzo in questo campionato.
Le precedenti si riferiscono tutte al torneo passato, nel quale debuttarono alle 12.30 con lo 0-0 di Parma del 24 ottobre 2010 per proseguire poi con la sconfitta per 2-1 in casa della Sampdoria del 9 gennaio 2011 e chiudere con il 2-2 di Firenze dello scorso 20 marzo. Due pareggi e una sconfitta. All’ora di pranzo, in pratica, manca solo la vittoria.

Per conquistarla, però, la squadra di Luis Enrique dovrà essere molto più attenta ed accorta di quella che nel torneo passato perse sette punti su nove alle 12.30, ragalandone ben tre in un colpo solo alla derelitta Sampdoria a Marassi il 9 gennaio. Quel giorno, ancora con Ranieri in panchina, la Roma passò in vantaggio con Vucinic nel corso di un primo tempo dominato, al termine del quale nessuno poteva immaginare che sarebbe riuscita a perdere contro una Sampdoria già in caduta libera. Invece, nel secondo tempo la musica cambiò, ma non tanto per i meriti della Samp, bensì per i demeriti della Roma, che fece di tutto per regalarle la vittoria, a cominciare dall’erroraccio di Juan in occasione dell’azione che portò al rigore dell’1-1 di Pozzi, con tanto di espulsione di Julio Sergio per fallo da ultimo in chiara occasione da rete. In dieci contro undici la Roma si ripiegò su se stessa finendo col subire il 2-1 ad opera dell’ex Guberti. Era l’ultima giornata del girone di andata.

Dopo le prime sei partite di quello di ritorno la Roma si riaffacciò a Marassi, stavolta per affrontare il Genoa, perdendo un’altra volta in rimonta, addirittura per 4-3 dopo essersi trovata sul 3-0 e nel post partita Ranieri dette le dimissioni. Così nella terza partita che giocò alle 12.30 nel torneo passato dopo quella incolore di Parma e quella disastrosa di Genova si presentò con Montella. Si giocò domenica 20 marzo 2011 a Firenze, dove finì 2-2 grazie alla doppietta con cui Totti infranse il tabù del Franchi (dove fino ad allora non aveva mai segnato) e il muro delle duecento reti in A, visto che con quelle due salì a quota duecentouno.

Il Romanista – Franco Bovaio

Corriere dello Sport – Ansia Roma: Pjanic si blocca

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Un duro colpo al gomito in uno strano contrasto con Bojan ha fatto tremare la Roma, giusto un paio di ore dopo che Luis Enrique aveva ufficializzato la scelta obbligata: «De Rossi giocherà in difesa e sarà una garanzia anche in quel ruolo» . Alla fine De Rossi, che è stato subito curato con ghiaccio e antinfiammatori, quasi certamente sarà in campo contro il Novara per aiutare Kjaer a non essere impallinato un’altra volta.

Il vero problema riguarda invece Miralem Pjanic, che sembrava pronto al rientro. Ieri ha sentito di nuovo dolore dietro alla coscia sinistra, ai muscoli flessori. E per questo ha dovuto interrompere l’allenamento. Sul sito della Roma si parla di interruzione «a scopo precauzionale» ma i medici sono piuttosto preoccupati. Stamattina, quando la squadra si radunerà a Trigoria, Pjanic farà il punto con Luis Enrique. Ma visto che la partita comincia alle 12.30, e che già sabato c’è la trasferta di Lecce, è possibile che i due decidano di non correre rischi. […]

In attesa del provino decisivo, Luis Enrique ha studiato con i collaboratori le soluzioni per sostituirlo. Con Greco fermo per infortunio, l’ipotesi più verosimile è il rilancio di Fabio Simplicio, la cui ultima partita da titolare risale al derby perso con la Lazio in dieci contro undici. Ma non può essere esclusa la promozione di Viviani, ricordando il precedente di dicembre contro la Juventus: nell’unica occasione in cui De Rossi ha giocato centrale difensivo, la regia è stata affidata al capitano della Primavera. […] Tra i due contendenti, il terzo ha raggiunto un sufficiente grado di serenità: Marquinho, che dovrebbe essere confermato dopo i buoni segnali mostrati a San Siro.

In attacco, invece, cresce la sensazione che possa toccare a Bojan.[…] Lo fa pensare la mossa di Milano: nel momento in cui sono usciti Totti e Borini, è entrato Bojan e non Lamela, che è il primo candidato all’esclusione. Bojan tra l’altro ha sbloccato il risultato all’andata, sul campo sintetico di Novara. Ma l’unico sicuro del posto nella domenica del debutto stagionale all’ora di pranzo è Osvaldo. Nemmeno Totti, che ha fatto una settimana incompleta di allenamenti, è andato a dormire con la certezza di giocare.

Corriere dello Sport – Roberto Maida