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Corriere dello Sport – Roma e Destro, l’appuntamento

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Genoa e Siena dividono la proprietà del tesoro. Roma, Inter e Juventus quel tesoro se lo contendono. Il tesoro aspetta, consapevole che comunque andrà, sarà comunque un successone. Visto che siamo solo a ciò che accade in Italia. Perché Mattia Destro, ovvero il tesoro, 21 anni, di professione attaccante in grande ascesa, è seguito anche da due club stranieri (…). La Roma ha messo il turbo, accelerando. Perché a Trigoria i dirigenti sono convinti che Destro possa rappresentare una pedina ideale per diversi fattori: è giovane e quindi rispetta la politica intrapresa dai giallorossi, è già forte ma ha margini di miglioramento ancora enormi, c’è Zeman che ne ha già parlato e che sarebbe pronto a farlo sbocciare definitivamente e a trasformarlo in una certezza assoluta. Sabato è il giorno dell’incontro: il procuratore di Destro, Renzo Contratto, è pronto a incontrare la Roma e ad ascoltare prospettive e ipotesi di accordo.

TRATTATIVA – La Roma nel frattempo, parla da settimane con Preziosi: gli argomenti delle riunioni sono stati i più disparati. Tra questi ovviamente anche Destro, di cui anche il direttore sportivo giallorosso Walter Sabatini è innamorato. Calcisticamente, s’intende. E sul piatto sono stati messi soldi, ché quelli servono sempre, per un totale di 8 milioni. Non bastano. Per arrivare a pareggiare i 15 milioni di euro con cui l’Inter aveva ottenuto il sì, la società giallorossa ha aggiunto due contropartite tecniche. Borriello, attaccante per il quale la Roma dopo il prestito alla Juventus sta cercano una nuova sistemazione, e Bertolacci, giovane centrocampista cresciuto in giallorosso, tornato alla base dopo due stagioni trascorse a Lecce e in trattative con il club per il rinnovo del contratto in scadenza nel 2013. (…)

ATTESA – A Trigoria, dopo aver fatto capire di puntare forte su Destro e avere peraltro guadagnato posizioni nella corsa, tanto da aver superato la Juventus (si stava muovendo con il Siena) e almeno raggiunto l’Inter, aspettano la fumata bianca. Che a questo punto ha buonissime chance di arrivare. La Roma lo sa, lo ha capito negli ultimi giorni. Ora però, è il momento della tattica. Che prevede due giorni di attesa, per dare il tempo a tutte le controparti in causa di valutare e fare le loro mosse. «Troppa pressione sull’argomento, per ora meglio apettare…» fanno sapere da Trigoria. Ma la Roma è lì, forte quanto l’Inter, davanti alla Juventus.

Corriere dello Sport – Alberto Ghiacci

Germania-Italia, conferenza stampa Prandelli: “Stiamo bene, spero in una serata meravigliosa”

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Cesare Prandelli parla nella consueta conferenza stampa pre partita il giorno prima di Germania-Italia, semifinale di Euro 2012. Il commissario tecnico italiano tranquillizza i tifosi sullo stato fisico della sua squadra e promette il massimo impegno per vincere la gara e raggiungere la finale nella massima competizione europea per squadre nazionali. Ecco le sue parole:

Mentalmente stiamo bene. Diamanti ha dimostrato grande volontà dall’inizio. Affronteremo questa grande squadra con la convinzione di poter fare la partita. Vogliamo mettere in pratica tutto quello che abbiamo fatto di buono. Pensiamo a fare una grande partita domani. Secondo me la Germania non ha paura di noi. La loro crescita è stata costante, hanno sicurezza, troveremo una squadra convinta. Non avranno remore e cercheranno di ribaltare azioni su azioni. Sicuramente una partita affascinante. Stiamo bene mentalmente e fisicamente. Non possiamo accettare nessuna stanchezza. Le motivazioni sono tante. Non trovo difficoltà nel comunicare con Balotelli, sono curioso di capire quali saranno le reazioni di questo ragazzo. Noi abbiamo lavorato soprattutto per esaltare le qualità dei nostri giocatori. Abbiamo un centrocampo che è uno dei migliori a livello europeo. Abbiamo tecnica e forza. Dobbiamo accettare il duello e cercare di palleggiare anche bassi. Faccio fatica a dare voti alla mia squadra, ringrazio Lippi per i complimenti. Agli attaccanti dirò poche cose ma semplici. Soprattutto di trovare il pensiero giusto in area di rigore. L’ansia ti può condizionare. Più occasioni facciamo più possibilità abbiamo. Il mio sogno? Quando sogno, sogno delle cose fantastiche. Spero in una serata magica e meravigliosa“.

Germania-Italia, conferenza stampa De Rossi: “Non vorrei saltare nemmeno Roma-Triestina, figuratevi una semifinale”

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Alla vigilia di Germania-Italia, semifinale di Euro 2012, parla Daniele De Rossi in conferenza stampa insieme al mister Cesare Prandelli. Il cintrocampista della Roma, in dubbio per la partita di domani, è fiducioso riguardo alla possibilità di essere schierato dal primo minuto e parla anche del suo battibecco con Balotelli durante Inghilterra-Italia. Ecco le sue dichiarazioni:

Non abbiamo piani particolari per la Germania. E’ normale che gli avversari cerchino di controllare Pirlo ma abbiamo tanti giocatori in grado di fare male ai nostri avversari. Il possesso palla è l’unica arma che abbiamo per evitare la loro pressione. E’ un’arma per uscire dal loro pressing. Queste partite nessuno le vuole saltare. Si spera di stare bene. Mi dispiacerebbe saltarla per un problema fisico. 2006? E’ passata un’altra epoca e un’altra generazione. Vedo delle similitudini perché partono favoriti, potrebbe essere un’altra serata storica. Non si tratta di essere eroi. Mi dispiacerebbe saltare anche Roma-Triestina di Coppa Italia. Non è solo il mal di schiena ma sono fiducioso di poter recuperare. In questa squadra mi sento a mio agio. Valuto la situazione in cui mi trovo anche nel divertimento che provi a giocare. Ti diverti a giocare con questa squadra. I risultati aiutano a farti divertire ancora di più. E’ un privilegio giocare con una squadra del genere. Balotelli è un ragazzo come tutti gli altri, non è difficile da seguire. Il nostro battibecco in campo? Il tono può essere più alto per l’agonismo, però sono cose che succedono mille volte in campo. Abbiamo parlato e non è mai successo niente di quello che è stato scritto. Sarà una partita importante, molto più importante di tutte quelle che ho giocato quest’anno e che giocherò nel prossimo visto che non giocherò le Coppe Europee. Sarebbe sbagliato cambiare quello che abbiamo fatto per due anni. Come abbiamo giocato nelle altre occasioni. Probabilmente non avremo il predominio del gioco ma solo perché avremo di fronte un avversario più forte“.

Ag. Rolin: “Non ho mai parlato con la Roma, sul calciatore c’è l’Inter”

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Il nome nuovo per la difesa della Roma è quello di Alexis Rolin del Nacional di Montevideo. Il calciatore uruguaiano è da tempo nel mirino dell’Inter, che avrebbe già formulato un’offerta per acquistarlo, ma Walter Sabatini sta monitorando la situazione per vedere se ci sono margini per l’inserimento della Roma nella trattativa. Il procuratore di Rolin, Vincenzo D’Ippolito, parla a laromanews.it, del possibile interessamento della società giallorossa:

So che a Zeman piace molto il ragazzo. La Roma, da quello che so, ha già chiuso con Castan, che è extracomunitario come Rolìn, anche se lui dovrebbe ottenere il passaporto da comunitario fra quattro o cinque mesi… Con Sabatini non ho mai parlato del ragazzo, sul giocatore c’è l’Inter, che ha già fatto un’offerta. Mi piacerebbe poterlo vedere alla Roma, perchè il ragazzo è forte, ma ripeto, da quel che so i giallorossi hanno già chiuso per Castàn e avrebbero già riempito i posti per gli extracomunitari“.

Ag. Marquinho su Twitter: “La Roma non l’ha ancora riscattato”

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Sembrava fatto l’acquisto a titolo definitivo di Marquinho dalla Roma, ma l’agente Marcio Rivelino su twitter rivela che le parti sono ancora distanti. Queste le parole del procuratore del centrocampista brasiliano:

Amici e giornalisti italiani, sulla conferma di Marquinho alla Roma possono succedere ancora molte cose. Le parti sono ancora distanti. Nulla è deciso!”.

Di Francesco: “Zeman vorrebbe Ogbonna alla Roma”

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Eusebio Di Francesco parla del ritorno di Zeman alla Roma e di una confidenza che il boemo gli avrebbe fatto. Il nuovo tecnico del Sassuolo dichiara pubblicamente il debole del tecnico giallorosso per Angelo Ogbonna, difensore del Torino e della Nazionale italiana, da tempo accostato al club capitolino. Inoltre Di Francesco afferma di essere interessato a Frascatore, terzino della Roma, l’anno passato in prestito al Benevento. Queste le sue parole a Manà Sport:

Sono contentissimo del ritorno del boemo, sono sicuro che farà bene, lui è bravissimo nella valorizzazione dei giovani e per questo motivo lo ritengo l’allenatore ideale per la Roma, sarà il valore aggiunto per questa squadra. Credo che Ogbonna sia un difensore di prima categoria, e mister Zeman mi ha confidato alcune settimane fa parlando di calcio che vorrebbe fortemente allenarlo, quindi ritengo sia un obiettivo reale della Roma. Stiamo cercando un terzino sinistro e Frascatore sarebbe l’ideale, mentre Sabelli mi piace tanto ma siamo già coperti in quel ruolo“.

Roma, il 17 luglio amichevole contro il Rapid Vienna

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La Roma sfiderà il Rapid nella capitale austriaca di Vienna in un incontro amichevole programmato per il 17 luglio. Per la squadra di Zeman si tratterà della terza partita dall’inizio del ritiro di Riscone, dopo gli impegni contro una selezione dell’Alto Adige (8 luglio) e con una formazione rumena neo-promossa (il 14), poi la comitiva giallorossa si trasferirà negli USA, dove farà tappa a Chicago, Boston e New York, per proseguire con il calendario delle amichevoli pre-campionato.

Lo Monaco (ad Genoa): “Destro? La Roma c’è, ma in cambio non vogliamo giocatori”

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Da giorni ormai al centro del mercato italiano c’è il nome di Mattia Destro, attaccante in comproprietà tra il Genoa e il Siena, per il quale le big della serie A (Inter, Roma, Juventus) sono pronte a trattare con i club che ne possiedono il cartellino. L’amministratore delegato genoano, Pietro Lo Monaco, ha fatto il punto della situazione ai microfoni dell’emittente radiofonica Tele Radio Stereo. Ecco le sue dichiarazioni:

“Su Destro è stato detto tutto. Sembra sia l’unico argomento di discussione dei media. E’ un giocatore a metà col Siena, per cui il suo futuro ha due matrici: o resta con i bianconeri, che hanno esercitato il diritto di riscatto per la comproprietà, oppure con i toscani negozieremo il cartellino per farlo tornare nostro e poi decidere il suo futuro. Prima della definizione della compartecipazione avevamo stabilito dei contatti con altre società: Roma e Inter hanno effettuato dei sondaggi, ma sempre con l’intenzione di inserire contropartite tecniche nell’operazione. Sia noi sia il Siena non abbiamo intenzione, se si decidesse di vendere Mattia Destro, di avere in cambio calciatori, soprattutto il Genoa che ha un numero elevato di elementi presenti in rosa. Non sono giorni decisivi per Destro, non c’è fretta”.

Così il dirigente rossoblu su Alexander Merkel: “Lo abbiamo riscattato e rimarrà al Genoa. Lo aspetta un campionato lungo, duro, la nostra intenzione è valorizzarlo tenendolo con noi la prossima stagione”.

Roma, senti Cerezo: “Con Castan e Dodò vai sul sicuro”

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L’ex calciatore della Roma Toninho Cerezo, inserito tra i candidati della Hall of Fame giallorossa, ha ricordato il suo passato nella capitale ai tempi di mister Liedholm e del presidente Viola, ed ha espresso un giudizio sul mercato che Baldini e Sabatini stanno conducendo in Brasile con gli arrivi imminenti di Castan e Dodò dal Corinthians. Ecco l’intervista di Cerezo all’emittente Centro Suono Sport:

La Roma ha istituito la Hall of Fame, sei stato considerato un pezzo di storia del club. Fa piacere questo riconoscimento?
“L’unica cosa che rimane è questo, aver fatto un buon lavoro, aver giocato un bel calcio e averlo giocato in un grande squadra come la Roma”.

Lei realmente disse ‘il vero brasiliano sono io, non Falcao’?
“Non posso dire nulla (ride, ndr). Non esiste mai uno che è meglio, c’è sempre il collettivo, la squadra”.

Hai giocato 3 anni nella Roma, tutti i tifosi ti ricordano con il cuore.
“Questa è una cosa personale, io sono fatto un po’ cosi, alla romana, riesco a stare insieme a tutti, anche con Di Bartolomei e Paulo (ride ndr). Io volevo solo giocare calcio e questo è stata la mia fortuna. La mia vita è sempre stata cosi con il sorriso e la voglia di vivere. Mi fa felice l’amore del tifoso romanista perché significa che ho giocato bene”.

E’ vero che andava a Trigoria in bicicletta e Viola si spaventò quando lo seppe?
“Liedholm era rimasto un po’ preoccupato, abitavo all’Eur e andavo in bicicletta a Trigoria. Per me era una cosa normale, Liedholm mi fece un discorso”.

Fronte mercato, stanno per arrivare Dodò e Castan.
“Se vuoi sbagliare pochissimo vai sui brasiliani, perché hanno una bella tecnica e si adattano benissimo. Il calciatore brasiliano in Italia ha fatto sempre bene. Adesso con Zeman vorrei essere lì per vedere allenamenti e preparazione”. 

 

Antonelli (ds Siena): “Destro? La Roma tratta col Genoa”

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Mattia Destro, attaccante in comproprietà tra Siena e Genoa, è corteggiato da Roma, Inter e Juventus in Italia. Ma anche da altri club esteri, tra i quali c’è il Psg. Un tormentone che potrebbe protrarsi fino ad agosto. Il ds del Siena, Stefano Antonelli, a Centro Suono Sport, fa il punto sulla situazione: “Con il Genoa abbiamo ricomposto i rapporti. Al momento non c’è nessun tipo di astio. La Roma? Non sta trattando con noi ma con il Genoa. Ci sono anche altri club interessati, bisognerà accontentare tutte le componenti. Chi prenderà Destro comunque lo farà al cento per cento”.

“Stile Zeman”, il boemo: “La mia Roma più bella? Una sconfitta a San Siro col Milan 3-2”

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L’As Roma vuole raccontare lo “Stile Zeman”. Con questo titolo è in edicola oggi, in vendita con ‘Il Romanista’, il dvd che spiega attraverso immagini, musica, parole del tecnico, oltre che di altri illustri personaggi (Vincenzo Cerami, Luca Di Bartolomei, Giuseppe Manfridi), la filosofia di vita e di calcio del Boemo.

“La partita più bella della mia Roma è stata una sconfitta a San Siro 3-2 col Milan, la più bella in assoluta quella a vinta con il Licata a Frattamaggiore 6-1 perché la mia squadra giocava con la benda sugli occhi – il ricordo del mister, che, nel corso delle immagini, arriva a svelare l’incontro con Baldini prima del ritorno nella Capitale -. Che parole mi ha detto Baldini quando mi ha proposto di venire alla Roma? Se me la sento. Se me la sentivo di guidare una squadra come la Roma in una città che sicuramente non è facile da gestire già per loro, ma anche per l’allenatore”.

“Non c’era bisogno di convincerlo – le parole del direttore generale giallorosso –. Lo era già nel momento in cui mi sono presentato a casa sua. Però fondamentalmente gli ho spiegato che si era fatta una certa ora per ricoronare un sogno interrotto. Appena mi ha visto mi ha fatto un sorriso, l’ho ricambiato e praticamente eravamo già lì”.

Ag. Sissoko: “Parlerò di Moussa con Sabatini”

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Moussa Sissoko è stato spesso accostato alla Roma in questi ultimi mesi. Il centrocampista del Tolosa ha il contratto in scadenza nel 2013 e ieri ha rivelato di gradire il club giallorosso. L’agente del giocatore, Frederic Guerra, smentisce però dei contatti con la Roma: “Sabatini lo conosco bene, e per questo lo voglio chiamare per parlare un po con lui di Moussa – dice a gazzettagiallorossa.it -. Per ora non ci sono trattative, ma in questi ultimi mesi mi sono arrivate tantissime voci, chiameròWalter”.

Destro, il Genoa vuole la metà del Siena

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La telenovela Mattia Destro si arricchisce di continui colpi di scena giorno dopo giorno. Secondo Sky Sport, il Genoa adesso vuole trattare la metà del cartellino riscattata qualche giorno fa dal Siena. In queste ore si parla di un forte interesse da parte della Roma, che sarebbe pronta ad investire 15 milioni di euro per l’attaccante.

Ag. Borini: “Liverpool? Fabio non è sul mercato”

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Fabio Borini è stato riscattato dalla Roma e non intende muoversi dalla capitale. Questo il messaggio che continua a mandare l’agente dell’attaccante, Marco De Marchi: “Fabio non è sul mercato – rivela a gazzettagiallorossa.it -. La Roma ha dato un segnale chiaro riscattandolo dal Parma, che ha dato una valutazione importante al giocatore perché ci credeva. Sulle voci sul Liverpool non so nulla, adesso è un giocatore tutto della Roma”.

Gazzetta dello Sport – Il derby malato. L’ultrà al telefono: «Zauri mi raccontò come volevano combinare Genoa-Samp»

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«Zauri mi disse che 18 giocatori della Sampdoria misero 100 mila euro a testa per pareggiare il derby con il Genoa. Soldi che servivano a pagare Milanetto, Criscito, Dainelli, Palacio e Marco Rossi, ma quest’ultimo si oppose alla combine. L’accordo prevedeva anche che, in caso di salvezza della Samp, i due derby dell’anno successivo sarebbero stati vinti dal Genoa». Questo è, in soldoni, il riassunto dell’intercettazione che ha fatto saltare sulla sedia il procuratore capo di Cremona, Roberto di Martino, tanto da fargli prevedere «effetti devastanti», «la cosa peggiore» tra quelle emerse nell’inchiesta sul calcioscommesse. A parlare è Massimo Leopizzi, capo ultrà genoano, poche ore dopo l’arresto di Milanetto, il 28 maggio, quando i siti internet avevano già diffuso le sue foto con Domenico Criscito davanti all’Osteria del coccio di Genova.

La conversazione con un altro tifoso di nome Davide è stata intercettata dalla squadra mobile di Alessandria nell’indagine che ha coinvolto il pregiudicato Altic, amico di Sculli, e trasmessa a Cremona. Qualche particolare era già emerso, ma adesso la Gazzetta ha potuto leggere la trascrizione dell’intera conversazione. Avvertenza: Leopizzi al pm ha negato di aver incontrato Zauri, ha detto di avere riferito «discorsi da bar», ma al tifoso Davide fa capire il contrario. La Procura sta ancora indagando, non crede alla seconda versione di Leopizzi, ma ha dubbi sull’enormità della cifra che sarebbe servita per la combine (1 milione 800 mila). Nessuno, per ora, sa con certezza se quello che l’ultrà dice al telefono è la verità, se l’incontro con Zauri c’è stato davvero. Tocca ai magistrati verificarlo.

L’incontro con Criscito Quando tra le 17.22 e le 17.49 del 28 maggio Leopizzi parla con Davide, il capo ultrà è irritato e preoccupato per la diffusione delle fotografie in cui lo si vede con Criscito, pochi giorni dopo il derby. In quel periodo era sottoposto all’affidamento in prova e non poteva lasciare la sua casa di Urbe, in provincia di Savona. Questa violazione avrebbe potuto spingere il magistrato di sorveglianza a chiedere la detenzione in carcere: «Il mio avvocato mi ha già detto di preparare la borsa». Leopizzi dice che l’incontro tra lui, l’altro ultrà Filippo Fileni e Criscito era finalizzato «a fare il culo» al difensore («M’ha detto: perché non mi dai la mano? Gli ho detto: perché sei un uomo di merda… Perché ti sei venduto il derby. Lui m’ha cominciato a raccontare la storia del derby») e che Sculli era lì per caso e non per progettare con loro la combine di Lazio-Genoa, come sospettato dagli inquirenti. Dice Leopizzi: «Io pago perché ho sbagliato a essere lì perché non dovevo esserci e pagherò, pazienza, non è un problema… Però da un punto di vista etico e morale io non voglio… anzi, peraltro sto facendo un comunicato, lo faccio stasera, dove non racconto tutto perché non posso, non voglio raccontare tutto su una persona che è in carcere, perché un incarcerato non si butta ancora più nella merda». (chi ascolta la conversazione annota: dice di voler essere ascoltato dal dottor Salvini). Leopizzi racconta che i capi ultrà sono andati a «interrogare» tutti i giocatori sospettati. Da questo punto in poi è opportuno riportare l’intercettazione quasi integralmente.

Davide: però allora bisogna dare i nomi.
Leopizzi: raccontiamo tutto… raccontiamo tutto.
D: e poi il discorso è: il prossimo anno Sculli se ne deve (andare), qua non ci deve stare.
L: fuori dal cazzo, però ti dico una cosa Davide… Sculli quella sera non c’entra niente, non è lì per il derby. Sculli è della Lazio quella sera.
D: va beh.
L: è lì con un amico suo (il pregiudicato Altic, ndr) col quale parla forse di macchine, di Ferrari, di assicurazioni. Io e Fabri andiamo lì perché Fabri mi dice: ho sentito Criscito e mi ha detto che è lì. Bene, dico, andiamo a chiedere spiegazioni. Sculli il derby non l’ha giocato. Eravamo lì per Criscito come il giorno prima eravamo io e Marco in Piazza Paolo da Novi con Marco Rossi, mi spiego?
D: certo.
L: a noi interessava il derby. E di fatti poi abbiamo saputo come era la storia del derby e poi insomma i ragazzotti se la cantano (…)
D: lo sappiano chi c’è ancora (nella presunta combine, ndr) e dovrebbe uscire perché se fosse un uomo sarebbe il primo a dire “Signori vi dico la versione”.
L: ma ragazzi, cioè, ma il quinto, il quinto del giochetto è Palacio.
D: e appunto… a posto no, ma ce n’è un altro.
L: non Kaladze sul derby.
D: no no è Scarpi.
L: io a ‘sto giro non so un cazzo.
D: Massi è Scarpi.
L: ma sul derby ti dico i nomi, te li dico a voce alta. I contattati sono Marco Rossi che dice “siete matti” ok? Dice: siete dei pazzi, non accetterei mai, e difatti Marco è l’unico pulito. Criscito che dice uhm.
D: (ride).
L: quello che fanno i vecchi… dice nì, dice: quello che fanno i vecchi facciamo anche noi. Ma queste sono cose che sappiamo tutti cioè io, Roberto, Marco… Puoi domandare… E dice: se lo fanno i vecchi lo faccio anche io. E poi ci sono Palacio, Dainelli e Milanetto. Punto chiuso. Il derby è questo. Ti do i dettagli.
D: il derby sì, però c’è anche il signor Scarpi se vogliamo parlarne. Perché poi allora veramente se facciamo pulizia togliamo tutto.
L: assolutamente.
D: perché se no allora ci troviamo sempre qualcuno che sa qualcosa di più e non va bene.
L: parli con quello che ne sa più di tutti, te lo dico io. Ho detto che Milanetto se ne deve andare non perché me l’ha detto qualcuno… un giornalista… un amico al bar. Perché me l’ha detto il suo compare, hai capito?
D: sì.
L: e ti aggiungo un pezzo. Io quest’estate, quando facemmo la contestazione a Milanetto, quel pomeriggio ero a Auronzo di Cadore, al ritiro della Lazio… E l’uomo che racconta tutto te lo dico qua… E’ Zauri. Non Mauri… Zauri. Che Zauri quel giorno era in campo (con la Sampdoria, ndr).
D: ah ah
L: Zauri racconta dei 100 mila euro per diciotto da spartire per 5 giocatori del Genoa. Che facevamo 350 mila euro a giocatore, e poi Zauri dice anche (che) l’accordo era: l’anno prossimo il Doria in Serie A due derby…
Cade la linea, ma gli inquirenti interpretano così la frase: in cambio del pareggio, in caso di salvezza il Genoa avrebbe avuto in cambio anche la vittoria nei due derby dell’anno successivo. Per la cronaca, Zauri nel 2001 fu prima squalificato dalla Disciplinare per un anno e poi prosciolto per la presunta combine (con scommesse) di Atalanta-Pistoiese. Ma Cristiano Doni di recente ha confessato che quella partita fu davvero taroccata (il reato è prescritto).

Scuse Intanto, ieri gli ultrà genoani (7 ai domiciliari, 3 con obbligo di dimora) ascoltati dal gip Nadia Magrini che indaga sulla sospensione di Genoa-Siena del 22 aprile hanno spiegato che la contestazione sarebbe andata oltre le loro reali intenzioni e hanno chiesto scusa alla città.
Gazzetta dello Sport – Galdi – Pelucchi 

Van der Wiel, c’è anche l’Inter

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Dopo il deludente Europeo disputato con l’Olanda, Gregory van der Wiel è rientrato nel mirino della Roma. L’esterno dell’Ajax, come riporta calciomercatoweb.it, è seguito con interesse anche dall’Inter, che vuole cedere Maicon. Oltre a Destro, quindi, si profila un altra sfida tra giallorossi e nerazzurri sul mercato.

Corriere dello Sport – Spesi quasi 7 milioni. Programmato a Trigoria un vertice con Zeman: bisogna sfoltire la rosa

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La Roma comincia a fare i conti. Perché nei giorni in cui è stata impegnata tra la risoluzione delle comproprietà e la scelta dei riscatti ha già messo sul piatto 6,850 milioni di euro (più Marquinho). Il riscatto della metà del cartellino di Fabio Borini dal Parma, è quello che finora è costato di più: 5,3 milioni che la Roma non aveva messo in conto di spendere ora, convinta che con i gialloblù si sarebbe potuto rispettare l’accordo che prevedeva il rinnovo della comproprietà per poi parlarne nel 2013. Poca spesa invece per quanto riguarda le altre risoluzione delle comproprietà e dei prestiti: tra 1,5 milioni incassati e 1,8 spesi, la Roma ha investito 300.000 euro. E il totale dice 5,6. A questa cifra però, vanno aggiunti soldi che il club giallorosso ha deciso di dare al Crotone per risolvere una volta per tutte la vicenda legata ad Alessandro Florenzi. Il giovane centrocampista, cresciuto a Trigoria, è stato mandato in Calabria lo scorso anno per fare esperienza in serie B. Il problema è che in B Florenzi è andato fortissimo, segnando 11 gol e facendosi apprezzare anche a livello di Nazionale, in Under 21 con Ferrara. Duttilità, corsa, inserimenti, gol. Tanto che Zeman ha messo tra le sue prime richieste quella del rientro di Florenzi. Ecco allora che la Roma, che nell’operazione di prestito aveva inserito solo il riscatto a favore del Crotone e non il controriscatto, ha deciso di accontentare le richieste del club calabrese. 1,25 milioni di euro, frutto della differenza tra l’1,5 che la Roma deve al Crotone e i 250.000 euro che dovranno fare il viaggio inverso per metà del cartellino di Pettinari, altro giovane giallorosso che ha trascorso l’ultima stagione in Calabria e che diventerà per intero un giocatore del Crotone. (…)

RIUNIONI – Ieri a Trigoria, impegnati tra telefonate e scambi di fax con i vari interlocutori di mercato, erano presenti tutti i dirigenti, da Baldini a Sabatini e Fenucci. E un’altra giornata importante sarà quella di domani, quando a Trigoria sono in programma la riunione del consiglio di amministrazione giallorosso e il tavolo tecnico con Zeman. Facilmente intuibile che saranno delineate le linee strategiche. Del club da una parte, con i dettagli relativi al prossimo aumento di capitale già lanciato da 50 milioni di euro, ma anche con la definizione del budget per la nuova stagione e il tema-stadio con il rapporto dell’advisor con le possibili soluzioni delle aree dove poter costruire il nuovo impianto di proprietà (la short-list è prevista per venerdì). Della squadra dall’altra, con Zeman Baldini e Sabatini che faranno il punto sull’organico che dopo gli inserimenti di Marquinho e Florenzi arriva a un totale di 49 unità. E da quel momento il primo obiettivo sarà quello di sfoltire quanto più possibile.
Corriere dello Sport –  Alberto Ghiacci

Corriere della Sera – Marquinho e Destro. La Roma aumenta i «regali» a Zeman

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La Roma rilancia. Non una volta, ma tre. E prova a dare un’accelerata al suo mercato per regalare a Zdenek Zeman i giocatori giusti per cominciare bene la stagione, che partirà il 3 luglio col raduno di Trigoria (sono state spedite circa 40 lettere di convocazione, ma non tutti i calciatori parteciperanno al ritiro di Riscone). In attesa dell’ufficializzazione degli arrivi dei brasiliani Castan e Dodò – operazioni già concluse per cui manca solo l’annuncio che ci sarà nei prossimi giorni – nella giornata di ieri sono stati riscattati Marquinho dal Fluminense e Florenzi dal Crotone, ma soprattutto c’è stato un ritorno di fiamma per Mattia Destro.

La trattativa per Marquinho si è riaperta dopo che solo un paio di giorni fa sembrava definitivamente chiusa. Il rifiuto da parte della società brasiliana a concedere uno sconto alla Roma, che aveva offerto 2.6 milioni di euro per il riscatto del calciatore contro i 4.5 pattuiti lo scorso gennaio, sembrava netto. L’ultimo tentativo della Roma, forte della volontà del centrocampista che ha fatto sapere alla sua ex squadra di voler restare nella capitale, è andato a buon fine. I giallorossi hanno alzato l’offerta, salendo fino a 3.5 milioni circa e piegando la resistenza del Fluminense che nella tarda serata italiana ha accettato la proposta romanista, liberando il calciatore. È servito molto meno per raggiungere l’accordo con il Crotone per ricomprare la metà di Florenzi, giovane rivelazione dell’ultimo campionato di B con i suoi 11 gol e titolare dell’Under 21 di Ciro Ferrara.

La Roma ha pagato alla società calabrese unmilione e duecentocinquantamila euro, più la metà del cartellino di Stefano Pettinari, che già lo scorso anno ha giocato in prestito a Crotone. Sul fronte Destro, vero obiettivo del d.s. Walter Sabatini, la società giallorossa sta giocando su due tavoli, quello del Siena e quello del Genoa entrambe proprietarie di metà del cartellino del giocatore, e sembra aver sorpassato Inter e Juventus nella corsa all’attaccante. La valutazione di Destro è vicina ai 15 milioni di euro, ma la Roma ha in rosa tanti giocatori da poter inserire nella trattativa per abbassare il prezzo: al Genoa, ad esempio, interessano Greco e Bertolacci, oltre a Borriello che però ha un ingaggio (5.4 milioni lordi) fuori dalla portata della società di Preziosi. Al Siena piacciono alcuni giovani (Piscitella è stato negato al Crotone) che la Roma ha in organico. Su queste basi, l’affare si può fare. Per la felicità di Destro, e di Zeman.
Corriere della Sera – Gianluca Piacentini 

Corriere dello Sport – Roma-Ogbonna l’affare si fa serio

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Contatti in Brasile, soprattutto. Ma non solo per acquistare. Perché la Roma da quelle parti, anche durante il viaggio del direttore generale Franco Baldini di qualche giorno fa, sta tentando di vendere Juan e Simplicio, due considerati di troppo. E se per il centrocampo le alternative non mancano, in caso di cessione del centrale difensivo servirebbe immediatamente un’alternativa. Un rinforzo in quel settore però, con l’addio di Kjaer, serve comunque. E la Roma lo ha individuato in Ogbonna del Torino. Il 24enne è stato protagonista della promozione granata e attualmente è all’Europeo con Prandelli (anche se insieme a Borini è l’unico azzurro a non aver ancora preso parte alla rassegna continentale). Ecco perché Cairo, numero uno del Toro, parte da una richiesta di oltre 15 milioni. Spinto oltretutto, da una tifoseria molto attaccata alla squadra che chiede di trattenere il centrale almeno per il primo anno di serie A. (…)

PIANO – Allora cerchiamo di capire come il club giallorosso sta pensando di arrivare al centrale del Torino, giocatore che anche come età rispecchia appieno l’identikit tracciato nelle stanze di Trigoria: giovane ma non troppo, che abbia già maturato una certa esperienza, in grado di rappresentare subito una certezza nel campionato italiano. Il nome di Ogbonna, già seguito dalla Roma lo scorso anno, è stato indicato anche da Zeman, che l’anno scorso lo ha osservato in serie B, nel lungo testa a testa tra Torino e Pescara valido per la promozione. Troppi, secondo la Roma, i 15 milioni di euro da cui parte il Torino. Il tentativo che sta andando in porto in queste ore, prevede un esborso economico non superiore ai 7-8 milioni. In aggiunta ci sono i tanti giovani giallorossi, tra quelli rientrati dai prestiti e quelli in uscita dalla Primavera, tra cui il Torino avrebbe solo l’imbarazzo della scelta, tra comproprietà e prestiti vari. I dirigenti giallorossi sono pronti a tentare l’assalto già in questi giorni: l’obiettivo sarebbe quello di poter contare su Ogbonna dalla fine di luglio, dopo il ritorno a Roma dalla tournée americana, perché il giocatore ha diritto a un periodo di vacanza dopo l’Europeo. I contatti ci sono già stati: «Sì, è vero, su Ogbonna c’è anche la Roma» conferma l’entourage del difensore. (…)

ALTERNATIVE – La Roma, chiaramente, non ha messo nel mirino solo Ogbonna. Stasera giocherà l’andata della finale di Coppa Libertadores Leandro Castan, centrale mancino di 25 anni, di proprietà del Corinthians. La Roma ci ha messo gli occhi da tempo e ha raggiunto un accordo di massima sulla base di 5 milioni di euro. Lo status di extracomunitario non sembra interessare tanto la società giallorossa, che un posto libero dei due lo ha già riservato a Dodò, esterno sinistro ventenne in uscita anche lui dal Corinthians ma per fine contratto. Ancora in Brasile c’è Bruno Uvini, 21 anni, centrale brasiliano del San Paolo. Uvini è accostato alla Roma da mesi, ma per ora il club giallorosso sembra intenzionato a prendere un giocatore più pronto, che non abbia bisogno di particolari periodi di ambientamento. Ecco perché Ogbonna sarebbe l’ideale. E infatti proprio sul centrale del Torino si concentreranno gli attuali sforzi romanisti.
Corriere dello Sport – Alberto Ghiacci 

Il Romanista – Marquinho ok il prezzo è giusto

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Accordo trovato. Marquinho resterà giallorosso. E anche Mattia Destro è più vicino. La Roma risponde alle accuse di immobilismo sul mercato nell’unico modo possibile: con il lavoro. Dopo la missione in Brasile di Baldini per Castan (Dodò era già stato preso).

Questione Marquinho. Roma e Fluminense, così come domanda e offerta si sono alla fine incontrate a quota 3,5 milioni, un milione in meno della richiesta iniziale del club brasiliano. A quanto pare ci sarebbe stata anche una telefonata tra Sabatini e Zeman con il tecnico che avrebbe dato l’ok a chiudere a quella cifra perché il giocatore gli serve. La chiusura arriva così in tempo. Ovvero prima del 30 giugno, data oltre la quale l’acquisto avrebbe comportato un tesseramento del brasiliano come extracomunitario. Considerato che di extracomunitari se ne possono prendere massimo due a stagione, uno slittamento oltre sabato avrebbe costretto la Roma a prendere una decisione: o mollare Marquinho o non rilevare Leandro Castan dal Corinthians, che oggi (le 2.50 di giovedì in Italia) giocherà a Buenos Aires l’andata di Coppa Libertadores con il Boca Juniors (ritorno il 4 luglio, alle 2.50 italiane del 5). Marquinho è dunque a tutti gli effetti un giocatore della Roma. E c’era già stato un indizio importante che la questione si sarebbe chiusa positivamente. Quale? La lettera di convocazione che era stata spedita a Marquinho per il ritiro di Riscone di Brunico.

L’altro obiettivo di mercato è Mattia Destro. La situazione è questa. A dispetto di quello che andava dicendo ieri a Sky il ds del Siena Stefano Antonelli («un incontro con Sabatini? No, io non ho alcun tipo di appuntamento con la Roma al momento»), Roma e Siena si sarebbero incontrate proprio ieri. Quel che è sicuro è che i contatti sono frequenti. A Trigoria avrebbero offerto tra i 5 e i 6 milioni più due comproprietà. Il Siena valutava inizialmente la propria metà 8 milioni. Ma poi bisognerà trattare anche con il Genoa, titolare dell’altro 50% di Destro. «Ora verificheremo le situazioni e le opportunità, sicuramente in sinergia con il Genoa ed il presidente Enrico Preziosi», ha ricordato Antonelli, che ha poi ricordato come «sul giocatore non ci sono solo Roma, Inter e Juventus», perché Destro «interessa anche a grandi club stranieri». Retroscena. C’è chi sostiene che dietro al riscatto del Siena ci sia stato il Parma, che temeva di doversi tenere Borini, nell’eventualità di un assalto della Roma al Genoa per Destro. Fantacalcio? Chissà. La sensazione è che Sabatini proverà ad acquistare l’intero cartellino. Come? Semplice. Facendo un’offerta sia al Siena, sia al Genoa, con cui ultimamente corrono buoni rapporti. Preziosi vuole solo cash, ma la Roma potrebbe inserire nell’operazione anche delle contropartite tecniche.
Il Romanista – Daniele Galli