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Corriere dello Sport – Da martedì tutti agli ordini di mister Zeman

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La nuova stagione della Roma sta per entrare nel vivo. Martedì i giallorossi saranno agli ordini di Zeman: è il giorno del raduno aTrigoria, prima della partenza per Riscone, dove si svolgerà il ritiro dal 5 al 17 luglio. Durante il soggiorno in Val Pusteria la comitiva disputerà due amichevoli: il primo appuntamento in agenda è fissato per domenica 8, ore 17, si gioca contro una selezione locale; la seconda uscita è prevista per sabato 14 (stesso orario) contro gli ungheresi del Turnu Severin. Il 17 il gruppo si sposterà a Vienna dove in serata disputerà l’ultima amichevole contro il Rapid prima del ritorno nella Capitale.
Totti e compagni a quel punto dovrebbero beneficiare di un paio di giorni di riposto, per poi volare negli Stati Uniti il 20 luglio: scatta la tournée a stelle e strisce, che prevede tre esibizioni oltre ad una serie di iniziative volte a promuovere il marchio giallorosso (la squadra nella circostanza conoscerà anche gli altri due proprietari americani, Richard D’Amore e Michael Ruane). Il 22 luglio si gioca al Wrigley Field di Chicago, contro i polacchi dello Zaglebie Lubin. Quindi l’evento più suggestivo, la sfida del Fenway Park contro il Liverpoll: la partita rientra nelle manifestazioni per il centenario del tempio di Boston. Ultimo test a New York, il 27: l’avversario verrà reso noto a breve. Dal primo agosto dovrebbero riprendere i lavori al Fulvio Bernardini.

Corriere dello Sport – Simone Di Segni

Corriere dello Sport – Un altro rinvio per Dodò. Assente al raduno?

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Difficile parlare con ilCorinthians in questo momento. Tutte le attenzioni del club brasiliano infatti, sono focalizzate sulla finale di coppa Libertadores, un traguardo raggiunto per la prima volta che dà la possibilità di vincere un trofeo importantissimo, che vale la Champions. Ecco perché la Roma non è ancora riuscita a definire i dettagli dell’arrivo di Dodò, ventenne esterno sinistro, bloccato dai giallorossi da un paio di mesi. A questo punto, con il ritorno fissato il 3 luglio, sarà difficile che Dodò possa essere a Roma entro martedì prossimo, quando è fissato l’appuntamento per il raduno a Trigoria.C’è quindi la concreta possibilità che gli unici volti nuovi di quell’occasione, siano quelli dei rientri (prestiti e comproprietà). Dodò giocherà nella Roma, su questo non ci sono dubbi. Ma quando potrà cominciare a prendere contatto con la nuova realtà?

Corriere dello Sport – Alberto Ghiacci

Gazzetta dello Sport – La nuova Roma vara il low cost di qualità «Squadra già forte»

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È stato il direttore generaleFranco Baldini a illustrare ai consiglieri della Roma le linee guida dell’imminente campagna di rafforzamento: pochi acquisti mirati, soprattutto in difesa e a centrocampo, nessuna follia, la rosa è già abbastanza competitiva così. Tradotto in soldoni: gli americani e i soci di UniCredit — ieri riuniti in un Cda che ha spostato a settembre l’aumento di capitale e rimandato alla prossima settimana pure la questione stadio —, tireranno fuori circa trenta milioni, una decina in meno di un anno fa. Pure troppi, per un club che chiuderà il bilancio al 30 giugno con un rosso di almeno 50 milioni. I tifosi dovranno accontentarsi, con la speranza (molto ottimistica) di rimpinguare il tesoretto grazie ad un paio di cessioni eccellenti.
Via i rami secchi Su quell’«abbastanza competitiva», probabilmente, tifosi e addetti ai lavori discuteranno all’infinito, ma intanto, come ama direWalter Sabatini, «la Roma va soltanto puntellata, non ricostruita». Tradotto: toglietevi dalla testa l’imbarcata di giocatori scaricata su questi lidi un anno fa. Con il ritorno dei prestiti e la promozione forzata (per raggiunti limiti d’età) dei Primavera, la rosa a disposizione di Zeman si è gonfiata come una torta e Trigoria rischia di esplodere: poco meno di quaranta unità. Casomai, più di qualcuno sarà invitato a trovarsi un’altra destinazione, e la moral suasion partirà con quelli che rischiano di trascorrere un anno di ferie lautamente pagato: da Borriello a Pizarro, l’elenco delle cessioni con cui asciugare il monte ingaggi — anche quest’anno l’obiettivo primario della Roma americana — è lungo quanto problematico, proprio perché si tratta di stipendi pesanti. Esempio: Borriello guadagna, veri, circa 4 milioni netti a stagione, chi se li può permettere oggi in Italia?
Summit al mare A Zeman questa politica low cost (ma di qualità) è stata tratteggiata fin dal primo incontro. Ovviamente, non ha fatto una piega. E non ha sottoposto alla dirigenza romanista alcuna conditio sine qua non. Si è limitato ad elencare le caratteristiche che dovranno avere i giocatori per trovare spazio nel suo 4-3-3. Oggi Walter Sabatini scenderà a Mondello per incontrarlo e, alla luce del Cda di ieri, fare il primo vero punto di mercato. Come ha detto Baldini, la rosa va puntellata in difesa — il terzino brasiliano Dodò è atteso nelle prossime ore, il centrale Castan a giorni — e a centrocampo, reparto che già registra il reintegro di Marquinho. In attacco, dopo il riscatto a caro prezzo di Borini, si interverrà solo se capiterà l’occasione giusta. Con questa premessa, Sabatini non molla la pista che porta a Mattia Destro (di cui riferiamo lungamente in altra parte del giornale). L’attaccante a metà tra Siena e Genoa resta nel mirino di Sabatini, che ieri ha incontrato il d.s. rossoblù Capozucca, anche per trattare il centrocampista greco Tachtsidis. Al termine dell’incontro, la valutazione di Destro non è cambiata: resta di 16 milioni, che la Roma può mettere insieme solo con contropartite tecniche molto interessanti o dopo aver ceduto uno tra Osvaldo e Borini. Questo passa il convento.

Gazzetta dello Sport – Alessandro Catapano

Il Romanista – Rinforzi in difesa e a centrocampo

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Un cda sereno, durato oltre un’ora e in cui si è parlato di stadio e mercato. Argomenti caldi, temi che serviranno a fare della Roma una società e una squadra più forte di quanto non sia ora. A Trigoria nel primo pomeriggio è andato in scena il consiglio d’amministrazione presieduto da Mark Pannes,amministratore delegato assieme a Claudio Fenucci e ponte tra la proprietà americana e i manager italiani. I temi erano già noti ai consiglieri. Soprattutto la disponibilità finanziaria, e cioè le risorse che l’As Roma ha a disposizione complessivamente, non solo quindi per il mercato. Di mercato però si è parlato. Ne ha parlato il direttore generale Franco Baldini che ha fatto il punto su tutte le operazioni condotte finora (comproprietà e riscatti, vedi Borini) e su quelle che si faranno in futuro. Baldini ha posto l’accento sul fatto che l’intenzione è quella di rafforzare la squadra partendo dalla difesa (Dodò, Castan e un altro nome) e dal centrocampo. In attacco, almeno per ora, non sarebbero previste grandi manovre. Perché la Roma, con Totti, Lamela, Bojan, Osvaldo, Borini e Borriello (nelle ultime ore contatto tra lo stesso dg e il suo procuratore, Cavalleri) si sente coperta così.Se poi ci sarà la possibilità di prendere un giocatore forte – Destro – oppure se arriverà un’offerta importante per qualcuno già in rosa se ne potrà parlare. Con calma. Senza fretta. Perché la Roma è convinta di avere una buona squadra a disposizione, non serve rifondare come un anno fa e, come nel caso dell’allenatore, i dirigenti vogliono prendersi tutto il tempo a disposizione.
Non si è parlato di un budget di mercato perché non è mai stato argomento di discussione: la Roma comprerà ciò di cui ha bisogno. In linea, ovviamente, con i suoi parametri. Ma senza lasciarsi sfuggire eventuali occasioni come nel caso di Pjanic lo scorso 31 agosto. Da registrare ieri anche un incontro in mattinata tra Sabatini e il ds del Genoa Capozucca: argomenti Destro, il difensore greco Tachtsidis e anche alcuni romanisti che potrebbero far comodo al club di Preziosi.
L’altro principale argomento di discussione è stato lo stadio, come scritto anche sul comunicato ufficiale: «Il Consiglio di Amministrazione è stato informato sulle recenti operazioni di mercato portate a termine nel corso della sessione della campagna trasferimenti dedicata all’esercizio dei diritti di opzione/controopzione e definizione dei rapporti di partecipazione, all’attività svolta dalla società Cushmann e Wakefield LLP in merito all’individuazione dell’area dove costruire il nuovo stadio e dell’avvenuta formalizzazione dell’accordo con la CONI Servizi S.p.A. per la concessione dell’impianto sportivo dello Stadio Olimpico». Non sono state prese decisioni ma ci sono stati aggiornamenti sul lavoro di Cushman & Wakefield, l’advisor incaricato di stilare una graduatoria dei terreni migliori. Una scrematura è già stata fatta, un’altra sarà fatta nei prossimi giorni in cui le aree che saranno presentate ufficialmente tra qualche giorno, circa una decina, saranno quantomeno dimezzate. Formalmente, si avvierà poi il passaggio successivo, che di fatto è però già iniziato: il confronto con il Comune di Roma. Con il Campidoglio si sta valutando la compatibilità delle zone idonee con gli attuali strumenti urbanistici. La scelta ricadrà su quella che consentirà di costruire lo stadio nel minor tempo possibile. La decisione finale sarà presa entro fine anno. Il Cda ha poi provveduto alla Convocazione dell’Assemblea degli Azionisti, in sede ordinaria e straordinaria, «affinché la stessa deliberi in merito (…) all’adeguamento della tempistica relativa all’offerta in opzione ai soci della prima tranche di aumento di capitale di Euro 50 milioni, deliberata dall’Assemblea degli Azionisti del 30 gennaio 2012 e richiamata dal Consiglio di Amministrazione in data 14 maggio 2012». I soldi ci sono, gli americani hanno provveduto e provvederanno, l’aumento di capitale ci sarà a settembre soltanto per questioni tecniche.

Il Romanista – Chiara Zucchelli

Gazzetta dello Sport – La Roma cerca Destro. Ora serve fargli posto

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La Roma, a libro paga, sei attaccanti già li ha, e non fa nemmeno le coppe europee:Zeman ha ampia scelta, ma vuole Mattia Destro. Richiesta lecita e normalissima se non fosse che, arrivasse pure il bomber a metà tra Siena e Genoa, si farebbe a spallate anche solo per andare in panchina. Situazione insostenibile, anche perché quello che a oggi è il sesto attaccante in rosa, in carriera i suoi gol li ha sempre fatti, è stato pagato dieci milioni non più di un anno fa e ne guadagna (lordi) più della metà. Per la dirigenza della Roma, però, Marco Borriello è diventato un problema, nonché il primo da risolvere, se non fosse che quasi nessuno può permettersi di prendere un giocatore dall’ingaggio così alto, il terzo dopo quelli di Totti e De Rossi.
Nodo Osvaldo Il primo problema, ma non l’unico: perché se arrivasse Destro, la Roma dovrebbe sacrificare uno tra Osvaldo e Borini, per fare cassa e non ridurre drasticamente il budget di mercato: il fatto che fu proprio Zeman a scoprire e lanciare Osvaldo, a Lecce, conta poco. Nonostante gli 11 gol, sono i suoi sbalzi d’umore a preoccupare: segna, ma è anche parecchio fumantino. È stato pagato 15 milioni (più 500 mila euro per bonus già raggiunti relativi a presenze e gol): se dalla Spagna arrivasse un’offerta anche leggermente inferiore — Atletico Madrid e soprattutto Malaga hanno chiesto informazioni —, la Roma potrebbe farlo partire. Anche perché Destro andrebbe a ricoprire proprio quel ruolo.
E Borini? Per il bolognese la Roma ha speso 5,3 per il riscatto (più di quelli che aveva messo in preventivo), ma questo non basta per ritenerlo un intoccabile: detto che il suo disappunto all’eventualità di rimanere un altro anno in comproprietà, a Trigoria, ha lasciato delusi in molti, le richieste non mancano, soprattutto all’estero. Il Liverpool non ha mai formalizzato un’offerta, ma continuerà a monitorare la situazione.
Le certezze Sono tre, due di queste all’esame di guida: sia Bojan Krkic che Erik Lamela hanno superato la teoria, dicendosi «pronti a convincere Zeman», ma ora sono attesi dalla pratica, per capire se lo spagnolo potrà essere con continuità il giocatore ammirato a Barcellona e se l’argentino, dopo essersi espresso a singhiozzo nel suo primo anno in Italia, ha veramente tutte i crismi del campione, come Sabatini è pronto a giurare. La terza, più che una certezza, è un assioma: Totti resta Totti, con o senza Destro.

Gazzetta dello Sport – Marco Calabresi

Il Tempo – Sabatini da Zeman con il «tesoretto»

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Giorni di conti, incontri, chiacchiere e decisioni. Ieri il Cda, oggi un tête-à-tête tra Sabatini e Zeman nel buen retiro estivo del boemo a Mondello e da domani il vero e proprio via alle manovre di mercato. Non è un caso che l’appuntamento tra il ds e il tecnico sul lungomare palermitano arrivi all’indomani di un consiglio d’amministrazione. La riunione, oltre che per deliberare l’approvazione dei dati previsionali consolidati per l’esercizio 2012/13 (il 2011/12 si chiuderà con un rosso intorni ai 50 milioni che verrà tappato dalla ricapitalizzazione che terminerà a settembre), cooptare nel cda Giorgio Piccareta al posto del dimissionario Bernardo Mingrone e stabilire che l’advisor Cushman & Wakefield consegnerà la short list delle zone adatte alla costruzione del nuovo stadio con qualche giorno di ritardo (inizio luglio), è servita anche per discutere delle strategie economiche e finanziare da seguire per l’imminente campagna acquisti e cessioni.
Franco Baldini, prendendo la parola davanti all’ad Pannes, ai consiglieri presenti e a chi ascoltava tutto in conference call dall’altra parte dell’Oceano, ha spiegato una per una le motivazioni che hanno spinto la Roma per le operazioni già concluse. Il dg, in più, ha anche anticipato che il mercato di questa estate sarà quantitativamente meno ingente di quello passato e che uno dei suoi obiettivi sarà la riduzione dei costi. Meno acquisti ma di maggiore qualità, con una attenzione particolare alla difesa e al centrocampo. La sensazione, nonostante da Trigoria nessuno voglia dare numeri, è che il cosiddetto budget a disposizione possa essere intorno a 30 milioni. Soldi a cui vanno tolti quelli già spesi per Dodò, Borini, il riscatto di Marquinho e Castan e andranno aggiunti quelli provenienti dal mercato in uscita. Di come spenderli ne parleranno oggi Zeman e Sabatini. Il menù prevede pesce, sigarette a volontà e tante parole, preferibilmente da tradurre in fatti, su Destro.

Il Tempo – Matteo De Santis

Repubblica – Castan è l’erede di Lucio. Juan tentato dal Brasile

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I tifosi che sono riusciti nella notte a vedere la gara d’andata della finale di Copa Libertadores avranno tirato un bel sospiro di sollievo. Leandro Castan è stato uno dei migliori in campo. L’erede di Lucio, come viene definito il ragazzo, classe ‘86, dagli addetti ai lavori,dovrebbe costare alla Roma intorno ai 6 milioni e sarà il primo vero rinforzo per la difesa.
E chissà se riuscirà a giocare con il connazionale Juan, descritto come preoccupato, visti i suoi guai fisici, all’idea di dover affrontare la preparazione di Zeman. Da tempo sta pensando seriamente di tornare a giocare in Brasile.
Domani potrebbe essere una giornata importante sul fronte Destro, con la Roma che deve battere la concorrenza della Juve. Nel frattempo è andato in scena ieri a Trigoria un’oretta di Cda. Presenti Baldini, Fenucci e Mark Pannes, collegati in videoconferenza Di Benedetto, Cappelli e Marra. All’ordine del giorno la discussione su strategie di mercato, nuovo stadio e taglio dei costi. Ed è stato comunicato che l’aumento di capitale di 50milioni si effettuerà a settembre.

La Repubblica – Francesca Ferrazza

Il Romanista – De Rossi eroe. Prandelli: «Bravi»

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Era la partita mai giocata, la semifinale con la Germania, ma sei anni dopo Dortmund Daniele De Rossi è riuscito a riprendersi tutto con gli interessi. Nel 2006 guardava i compagni battere i favoritissimi tedeschi, ieri ha offerto alla notte di Varsavia un’altra prova da dominatore. Di fronte a lui – dieci anni dopo il primo incontro al Torneo di Viareggio – Bastian Schweinsteiger ha fatto una ben magra figura, finendo risucchiato fra le linee di centrocampo e attacco dove per un’ora ha imperversato Montolivo. Una mano fratturata non gli ha tolto l’Europeo, figuriamoci se una sciatalgia avrebbe potuto togliergli la Germania. Tre giorni fa faticava a rincorrere Diamanti per abbracciarlo dopo il rigore decisivo, ieri è stato perfetto. Talmente essenziale da far sembrare semplici cose complicatissime: non si è risparmiato nei contrasti, ha corso fino all’ultimo e fino all’ultimo ha dato la sensazione che potesse arrivare anche un gol – come Firenze, sei anni dopo Firenze. Ha servito un assist al bacio a Marchisio (che è riuscito a sbagliare da buona posizione) e finito stremato e sorridente, al punto che addosso a lui anche la maglia sembrava un po’ più azzurra. Stanchissimi e felicissimi. Sei anni dopo Dortmund, trenta dopo Madrid e quarantadue dopo Città del Messico (e settanta dopo la Patagonia, ma questa è un’altra storia), Italia-Germania vale ancora una finale e saranno gli azzurri a giocarla.
«Un’impresa senza aggettivi» il commento dal Quirinale del Presidente della Repubblica Napolitano. «Una prestazione straordinaria – sintetizza il ct Cesare Prandelli -. Abbiamo fatto quelle cose che avevamo pensato di fare per mettere in difficoltà questa squadra». E poi le voci dello spogliatoio, ancora un pizzico stravolte dalla sofferenza degli ultimi minuti. «Siamo partiti fortissimo con Balotelli – dice Claudio Marchisio -, nel secondo tempo abbiamo sofferto. Siamo stanchissimi». Una serata talmente bella che perfino Mario Balotelli si concede una parentesi da bravo ragazzo. Sarà la doppietta, sarà che a vederlo c’era la mamma «e i miei due gol sono per lei, che ha una certa età eppure è venuta fino qui. L’abbraccio con lei alla fine della partita è l’immagine più bella di questa sera. Ah, devo anche ringraziare Cassano: la palla che mi ha servito era veramente fantastica. E poi stasera (ieri, ndr) era qui tutta la mia famiglia e qualche amico, li ho salutati tutti prima di scendere in campo, mi ha fatto piacere condividere tutto questo con loro. Fare gol è sempre bello, se poi serve per partite così è ancora meglio. Siamo forti quanto la Spagna, se non di più: in fondo siamo stati gli unici a riuscire a fare gol contro di loro».
Intanto in Italia sono cominciati i caroselli e i bagni nelle fontane: «Cosa voglio dire a chi sta in giro a festeggiare già da stasera? Beh, che domenica spero proprio di raggiungerli anch’io!» Fra i reduci della semifinale mondiale c’è Andrea Barzagli: «Una partita indimenticabile – dice il difensore -. Siamo stati grandi». Ma la festa non durerà per molto: «Ancora qualche minuto per goderci la vittoria e poi pensiamo alla Spagna. Non vorremo mica fermarci adesso…». Federico Balzaretti ha salvato il risultato in almeno due occasioni, nonostante non venisse dirottato sulla destra da diversi anni: «Tutto questo è un sogno. Non svegliamoci».
Anche la Roma non vuole svegliarsi e, tramite Facebook, fa i complimenti a De Rossi: «Altra grande prestazione di De Rossi, che ha giocato tutti i 90 minuti della semifinale che l’Italia ha vinto per 2-1 contro la Germania! Gli azzurri affronteranno ora la Spagna nella finalissima che si giocherà domenica 1 luglio: super Daniele!».

Il Romanista – Valerio Meta

Leggo – Cda, stanziati 30 milioni per il budget di mercato

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E’ stato un Cda per pochi intimi quello di ieri a Trigoria. Oltre alle assenze annunciate di DiBenedetto e Pallotta, che hanno seguito la riunione in conference call, hanno marcato visita anche l’Avv. Cappelli e diversi consiglieri. Come riporta un comunicato «il consiglio è stato informato sulle recenti operazioni di mercato e sull’attività svolta dalla Cushmann e Wakefield in merito all’individuazione dell’area dove costruire il nuovo stadio».
Entro domani infatti l’advisor dovrà presentare una short-list di candidature che vede Tor di Valle perdere colpi e La Rustica guadagnare posizioni. Definito anche il budget di mercato che dovrebbe aggirarsi sui 30 milioni.

Leggo – Francesco Balzani

Corriere della Sera – Mercato e nuovo stadio. Il piano della Roma

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Conferma dell’aumento di capitale di 50 milioni di euro (già deliberata nel precedente cda), analisi dell’attività svolta dalla società Cushmann e Wakefield (l’advisor che si sta occupando di individuare la zona dove sorgerà il nuovo stadio e che nelle prossime ore presenterà la «short list» con le aree individuate), relazione sulle operazioni di mercato già concluse, sul budget a disposizione per quelle future e sostituzione di un consigliere d’amministrazione (al posto del dimissionario Bernardo Mingrone è stato cooptato Giorgio Picarreta). Nel cda che si è tenuto ieri pomeriggio a Trigoria, presieduto dall’a.d. Mark Pannes – collegati in conference call Di- Benedetto, Pallotta, l’avvocato Cappelli e il consigliere Marra – sono state esposte le linee guida della stagione che sta per cominciare, la prima «vera » da parte della proprietà americana, subentrata ufficialmente alla guida della Roma il 18 agosto dell’anno scorso.
L’esigenza più immediata è quella del rafforzamento della squadra, che si radunerà a Trigoria tra quattro giorni. Ad illustrare ai soci il progetto tecnico ha pensato il d.g. Franco Baldini, che ha preso la parola per spiegare le operazioni già concluse (il riscatto di Borini per 5.3 milioni e quelli ancora da ufficializzare di Marquinho, costato 3.5, e Florenzi), quelle ancora da perfezionare (Dodò e Castan) e le «idee» per il futuro. La più intrigante riguarda Mattia Destro, ormai al centro di un vero e proprio caso di mercato. Il Siena e il Genoa, che detengono entrambe la metà del cartellino del giocatore, stanno dando vita ad un’asta (ieri si è aggiunto anche il Paris Saint Germain) per cercare incassare più soldi possibili dalla sua cessione. Oggi la valutazione è di circa 16 milioni: nonostante questo la Roma non molla la presa, forte di un accordo già raggiunto col Siena (una parte « ash» e un paio di comproprietà dei suoi giovani più promettenti), prova a trattare col Genoa (ieri mattina incontro fra d.s., Sabatini e Capozucca). Il presidente Preziosi però vuole solo contanti, tra gli 8 e i 9 milioni, e non contropartite tecniche. Una difficoltà in più per la Roma, che invece ha la necessità di sfoltire una rosa che oggi conta oltre 40 giocatori. Dalla cessione di alcuni di loro (Borriello, Pizarro o Osvaldo) passano le speranze per centrare l’obiettivo.

Corriere della Sera – Gianluca Piacentini

Corriere dello Sport – Nuovo stadio: la Roma ci crede

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Poco più di un’ora, in un clima positivo, costruttivo. Quasi a volersi mettere definitivamente alle spalle il primo anno di nuovo corso, targato Luis Enrique e finito con risultati deludenti. Ma ora è tempo di ripartire e la Roma ha deciso di farlo soprattutto attraverso un punto: il nuovo stadio. Tra le altre cose, infatti, nella riunione del consiglio di amministrazione giallorosso, ieri pomeriggio a Trigoria, sono state individuate 10 aree che hanno la possibilità di ospitare il nuovo impianto di proprietà, vero e proprio fulcro dell’investimento che la cordata statunitense guidata da James Pallottaha deciso di intraprendere una anno fa. L’elenco, stilato anche grazie all’opera dell’advisor incaricato – la Cushman & Wakefield – si tramuterà in short list nei prossimi giorni, forse già entro lunedì, quando i siti in esame diventeranno quattro, cinque al massimo. I tempi ci sono, la Roma sta accelerando. Nelle prossime settimane, short list alla mano, ricominceranno le consultazioni con gli organi istituzionali, a partire dal Comune. Non se ne occuperà, almeno inizialmente, Mark Pannes: il braccio destro di Pallotta e amministratore delegato giallorosso, dopo aver presenziato al consiglio di ieri, ripartirà domani per gli States. Ma comunque la Roma, che ha formalizzato anche i nuovi accordi con il Coni per la concessione dell’Olimpico, ha intenzione di intensificare i ritmi: entro la fine di quest’anno va individuata l’area e presentato il progetto, poi tre anni e mezzo di lavori per giocare la prima partita casalinga della stagione sportiva 2016-2017 nel nuovo stadio. Una bella sfida che il club giallorosso è convinto di portare a termine. (…)
RIUNIONE – Dopo che il consigliere Marra, collegato in conference-call come Thomas DiBenedetto e Roberto Cappelli, ha letto una lettera con la quale ha elogiato la scelta relativa alla nuova guida tecnica, vale a direZdenek Zeman, il consiglio romanista ha toccato un altro tasto molto importante: quello dei soldi, che come ti sbagli sono sempre la cosa che conta di più. E’ stata deliberata l’approvazione degli investimenti previsti per la nuova stagione, che ha evidenziato come il primo step dell’aumento di capitale, quello da 50 milioni già “lanciato”, ha subìto un rinvio tecnico che porterà l’iter a concludersi a settembre. La sensazione è che le garanzie ci siano state: i soldi per ripianare un bilancio che chiude con un passivo di oltre 50 milioni di euro ci sono e non ci saranno sorprese. Argomenti questi, che saranno discussi alla prossima assemblea degli azionisti, convocata proprio per fine settembre. (…)
MERCATO  – Si è parlato anche di mercato, il tema che vuoi o non vuoi è quello che sta più a cuore ai tifosi. il direttore generale Franco Baldini ha relazionato sulle operazioni portate a termine finora, tra rientri dai prestiti e dalle comproprietà o le conferme di queste formule. La Roma ha già investito, o previsto di investire a breve, più o meno 10 milioni di euro. Ma siamo solo all’inizio e le operazioni, soprattutto in uscita, saranno ancora tante.

Corriere dello Sport – Alberto Ghiacci

Il Romanista – Castan, la Coppa e poi la Roma

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È stato uno dei migliori in campo in una partita storica. È stato uno dei migliori in campo nella semifinale di andata della Coppa Libertadores. Una finale che, a Buenos Aires, ha visto il Corinthians pareggiare 1-1 col Boca mettendosì così nella condizione di favorito per la conquista del titolo. Considerando il gioco e considerando che mercoledì sera (notte italiana) il ritorno si giocherà proprio in Brasile, la squadra di Castan rischia seramente di coronare il suo sogno, tenendo conto che non ha mai vinto la Libertadores. Castan vuole lasciare il suo club dopo essere entrato nella storia. Prima la Coppa, poi la Roma.
Anche se lui ufficialmente non lo dice e non parla del suo prossimo club. Perché, giustamente, ufficialmente parla solo della grande impresa che lui e i suoi compagni stanno per compiere: «Quello di Buenos Aires è un buon risultato. Sicuramente siamo avvantaggiati ma dobbiamo fare ancora tanto e non vogliamo sbagliare niente. La settimana prossima andremo incontro a una lotta ma saremo a casa nostra e questo conta». Il Pacaembu sarà una bolgia, così come lo è stata la Bombonera un paio di sere fa. Castan non si è fatto impressionare e lui stesso racconta perché: «Per me l’importante è giocare e correre col pallone tra i piedi. Poi dove sono, in quale stadio mi trovo e contro quale avversario sono conta relativamente».
Castan, 26 anni da compiere a novembre, contro gli argentini ha disputato una partita praticamente perfetta. Soprattutto nel secondo tempo, quando la pressione del Boca era senza fine visto che la squadra di Falcioni impegnava da morire la difesa del Corinthians che però ha sempre fatto bene il suo lavoro, specialmente con Alessandro e lo stesso Castan, entrambi sempre bravi a leggere l’azione avversaria e ad anticiparla senza concedere niente agli avversari. Nulla ha potuto sul vantaggio del Boca (73’ Roncaglia), mentre da lontano si è gustato il pareggio dei suoi ad opera di Romarinho, entrato nella ripresa al posto di Danilo: minuto 85, contropiede del Corinthians, Paulinho – altro giocatore che piace molto a Trigoria e che ha disputato un’ottim partita – scambia con Emerson che serve Romarinho, il quale con un pallonetto morbidissimo supera Orion e pareggia il conto alla Bombonera.
Castan, come detto, pensa ormai solo alla finale di ritorno. Ma i contatti con la Roma ci sono, quasi all’ordine del giorno, e per l’annuncio ufficiale del suo trasferimento si aspetta solo la fine della competizione sudamericana. Lui è pronto a mettersi a disposizione della Roma fin da subito, sulla scia di quanto fatto da Hernanes un paio di anni fa con la Lazio, ma la società giallorossa pare orientata a concedergli qualche giorno di riposo considerando che per lui, tra allenamenti di Zeman e adattamento al calcio italiano e al gioco dell’allenatore boemo, si aprirà un periodo tutt’altro che facile.

Il Romanista – Chiara Zucchelli

Il Messaggero – Baldini al Cda: rinforzeremo la squadra

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L’approvazione del bilancio, la cooptazione di un nuovo membro del board, l’aggiornamento sullo stadio di proprietà e sulla campagna acquisti. Non ci sono state sorprese nel cda di ieri della Roma, a cui hanno preso parte in videoconferenza il socio forte della cordata statunitenseJames Pallotta, il vicedirettore generale di Unicredit Paolo Fiorentino, e il vicepresidente giallorosso Roberto Cappelli.
Nel comunicato emesso dal club, si legge come il consiglio abbia approvato «i dati previsionali consolidati per l’esercizio 2012/2013 e nominato per cooptazione Giorgio Piccarreta, a seguito delle dimissioni di Bernardo Mingrone il 15 giugno scorso». «Il consiglio inoltre – prosegue la nota – ha provveduto alla convocazione dell’assemblea degli azionisti» che tra l’altro sarà chiamata a deliberare «sull’adeguamento della tempistica relativa all’offerta in opzione ai soci della prima tranche di aumento di capitale di 50 milioni di euro, deliberata dall’assemblea degli azionisti del 30 gennaio e richiamata dal cda il 14 maggio scorso».
Se il consigliere Marra ha poi letto una lettera con la quale si è congratulato della scelta di Zeman, è toccato a Baldini – che ha ribadito di voler restare al suo posto – leggere una relazione delle operazioni di mercato e spiegare le prossime strategie che riguarderanno un «rafforzamento mirato» (due difensori e un centrocampista), non escludendo innesti per l’attacco. Capitolo stadio: dopo aver relazionato l’avvenuta formalizzazione dell’accordo con la Coni Servizi per l’Olimpico, a breve la ‘Cushmann & Wakefield’ presenterà la short list che comprenderà 5 aree ben definite per la costruzione del nuovo impianto.

Il Messaggero – Stefano Carina 

Corriere dello Sport – Destro-Roma si va avanti

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Quattro giorni al via. La Roma martedì ha fissato l’appuntamento per il raduno diTrigoria. Di conseguenza le attività riguardanti il mercato vivono una fase frenetica: l’obiettivo è quello di riuscire a concludere altre operazioni rispetto a quelle portate a termine finora che hanno visto il club giallorosso mettere in moto movimenti per una cifra di circa 10 milioni di euro. E ieri, durante la riunione del consiglio di amministrazione, si è parlato anche di mercato. Baldini, durante la sua relazione, ha parlato delle attuali necessità della squadra: due difensori (non Dodò, chiaramente) e un centrocampista. Il budget? Circa 30 milioni, dai quali andranno sottratti i 10 già investiti e si potranno aggiungere quelli derivanti da eventuali cessioni. Perché «per ora abbiamo necessità di sfoltire la rosa» fanno sapere da Trigoria. Anche perché ad oggi sono 50 i giallorossi sotto contratto. Troppi: Zeman ha intenzione di partire per Riscone, giovedì prossimo, con al massimo 26-28 giocatori e c’è sempre il monte ingaggi da tagliare. (…)
STRADE – La Roma, prima dell’incontro con il procuratore della punta, in programma domani, ha mantenuto attivi i rapporti sia con il Genoa che con il Siena, coproprietari del cartellino di Destro. Il Genoa, se si trattasse di vendere solo la propria metà, vorrebbe soltanto cash: 8 milioni. Se invece Preziosi riuscisse a ricomprare la metà del Siena, sarebbe poi naturalmente libero di vendere Destro a chi e alle cifre che crede. In quel caso la Roma arriverebbe dai rossoblù con gli stessi 8 milioni e un paio di cartellini di giocatori. Uno potrebbe essere quello di Bertolacci, l’altro quello di Borriello: in questi giorni i contatti con l’entourage dell’attaccante di rientro dal prestito alla Juve si stanno intensificando al fine di trovare la soluzione che accontenti tutti. Perché al di là di Destro, Borriello sembra destinato comunque, per motivi di ingaggio, a salutare. Sempre che Zeman non chieda alla Roma di trattenerlo. Per quanto riguarda il Siena invece, c’è solo una possibilità: acquistare la metà del cartellino a fronte di un’intesa che sarebbe già stata raggiunta per 3 milioni più la metà di due dei giovani più in vista del vivaio di Trigoria. Gli incontri tra Sabatini e gli uomini di Genoa e Siena sono andati avanti anche ieri. La sensazione è che in questo momento la Roma sia in vantaggio rispetto alle concorrenti. (…)
OBIETTIVI – Intanto la Roma non perde di vista Ogbonna del Torino. E’ lui uno dei rinforzi individuati per la zona centrale della difesa. Il club di Cairo però non fa sconti e la prima offerta di 8 milioni più un paio di contropartite tecniche a scelta è stata rifiutata. La Roma potrebbe inserire nel discorso Brighi («ma può restare» ha detto il procuratore) o Pizarro, giocatori che più dei giovani potrebbero servire ai granata per affrontare la stagione del ritorno in serie A. Nel frattempo i rapporti con il Genoa non riguardano solo Destro. Da tempo le due società stanno parlando di una serie di giocatori da potersi scambiare. Alla Roma interessa fortemente Panagiotis Tachtsidis, centrocampista di 21 anni indicato da Zeman: di proprietà dei rossoblù il mediano ha giocato l’ultima stagione in B con il Verona, attirando su di sé le attenzioni di parecchi club. Il discorso non si fermerà, anche perché in piedi c’è il discorso relativo a Destro. Quattro giorni al ritiro: la Roma è attivissima nella costruzione della squadra per Zeman. (…)

Corriere dello Sport – Alberto Ghiacci

Comunicato As Roma, informativa su operazioni mercato e area stadio di proprietà

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L’As Roma, tramite una nota pubblicata sul sito ufficiale della società, asroma.it, ha comunicato quanto deliberato dal Consiglio di Amministrazione svolto al “Fulvio Bernardini” nella giornata odierna.

CLICCA QUI PER SCARICARE IL COMUNICATO UFFICIALE

La Roma controriscatta la metà di Stoian dal Bari

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La Roma controriscatta la metà di Stoian dal Bari. Il centrocampista offensivo rumeno, che nella stagione conclusa da poco aveva segnato 5 reti nelle 27 partite disputate, era finito nel mirino di vari club che avevano iniziato a prendere informazioni sulla metà del cartellino che i pugliesi avevano riscattato. Secondo quanto riportato da calciomercato.com, però, la Roma ha esercitato il diritto di controriscatto sulla metà del cartellino di Stoian, magari per inserire il calciatore in qualche trattativa.

As Roma, terminato il cda: budget di mercato e stadio i punti chiave

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Da Trigoria, Marco Calò

E’ iniziato alle ore 15, presso il Centro Tecnico Fulvio Bernardini, il consiglio di amministrazione della As Roma. A presiedere sono i due amministratori delegati Mark Pannes (i soci USA sono collegati in conference call) e Claudio Fenucci. Tra i punti all’ordine del giorno, oltre al bilancio, ci sono budget di mercato, ratificazione dell’aumento di capitale, short list per la scelta dello stadio e il delisting (uscita dalla Borsa).
La As Roma fa sapere che nessuno dei consiglieri rilascerà dichiarazioni e che in serata uscirà un comunicato.

14.55 –  I consiglieri in quota Unicredit Pippo Marra e Roberto Cappelli non sono presenti, tutti gli altri sono già negli uffici di Trigoria. Presente anche Franco Baldini.

18.30 – Termina il consiglio.

FINE

Ag. Rolin: “La Roma? Difficile, è extracomunitario”

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Alla Roma piace Alexis Rolin, difensore del Nacional de Montevideo.  A complicare la possibile trattativa però c’è lo status di extracomunitario del giocatore, con la Roma che avrebbe già i due posti occupati dagli imminenti acquisti di Castan e Dodò. “Lo status complica un pochino le cose – dice l’agente Vincenzo D’Ippolito a calciomercato.it -, ma per i grandi giocatori non è mai un problema. Ha offerte da club di tutta Europa. Somiglia come giocatore a Godin”.

Italia-Germania, la Roma fa gli auguri a De Rossi e Borini

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Questa sera, alle 20:45, super sfida al “National Stadium” di Varsavia per l’Italia di De Rossi e Borini: gli azzurri se la vedranno contro la Germania, in un “classico” del calcio internazionale, nella semifinale di Euro 2012. Forza Daniele e Fabio!”. Questo il messaggio di auguri apparso sulla pagina Facebook della As Roma. De Rossi dovrebbe giocare dal primo minuto, nonostante la sciatalgia. Borini invece partirà ancora una volta dalla panchina.

Roma, piace Tachtsidis del Genoa

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Oltre alla difesa, la Roma ha intenzione di piazzare almeno un colpo anche a centrocampo. Secondo Tuttosport, il tecnico giallorosso Zeman avrebbe segnalato il greco Panagiotis Tachtsidis, mediano classe ’91 che nell’ultima stagione ha giocato nel Verona, ma di proprietà del Genoa.