Il Romanista – De Rossi eroe. Prandelli: «Bravi»

Era la partita mai giocata, la semifinale con la Germania, ma sei anni dopo Dortmund Daniele De Rossi è riuscito a riprendersi tutto con gli interessi. Nel 2006 guardava i compagni battere i favoritissimi tedeschi, ieri ha offerto alla notte di Varsavia un’altra prova da dominatore. Di fronte a lui – dieci anni dopo il primo incontro al Torneo di Viareggio – Bastian Schweinsteiger ha fatto una ben magra figura, finendo risucchiato fra le linee di centrocampo e attacco dove per un’ora ha imperversato Montolivo. Una mano fratturata non gli ha tolto l’Europeo, figuriamoci se una sciatalgia avrebbe potuto togliergli la Germania. Tre giorni fa faticava a rincorrere Diamanti per abbracciarlo dopo il rigore decisivo, ieri è stato perfetto. Talmente essenziale da far sembrare semplici cose complicatissime: non si è risparmiato nei contrasti, ha corso fino all’ultimo e fino all’ultimo ha dato la sensazione che potesse arrivare anche un gol – come Firenze, sei anni dopo Firenze. Ha servito un assist al bacio a Marchisio (che è riuscito a sbagliare da buona posizione) e finito stremato e sorridente, al punto che addosso a lui anche la maglia sembrava un po’ più azzurra. Stanchissimi e felicissimi. Sei anni dopo Dortmund, trenta dopo Madrid e quarantadue dopo Città del Messico (e settanta dopo la Patagonia, ma questa è un’altra storia), Italia-Germania vale ancora una finale e saranno gli azzurri a giocarla.
«Un’impresa senza aggettivi» il commento dal Quirinale del Presidente della Repubblica Napolitano. «Una prestazione straordinaria – sintetizza il ct Cesare Prandelli -. Abbiamo fatto quelle cose che avevamo pensato di fare per mettere in difficoltà questa squadra». E poi le voci dello spogliatoio, ancora un pizzico stravolte dalla sofferenza degli ultimi minuti. «Siamo partiti fortissimo con Balotelli – dice Claudio Marchisio -, nel secondo tempo abbiamo sofferto. Siamo stanchissimi». Una serata talmente bella che perfino Mario Balotelli si concede una parentesi da bravo ragazzo. Sarà la doppietta, sarà che a vederlo c’era la mamma «e i miei due gol sono per lei, che ha una certa età eppure è venuta fino qui. L’abbraccio con lei alla fine della partita è l’immagine più bella di questa sera. Ah, devo anche ringraziare Cassano: la palla che mi ha servito era veramente fantastica. E poi stasera (ieri, ndr) era qui tutta la mia famiglia e qualche amico, li ho salutati tutti prima di scendere in campo, mi ha fatto piacere condividere tutto questo con loro. Fare gol è sempre bello, se poi serve per partite così è ancora meglio. Siamo forti quanto la Spagna, se non di più: in fondo siamo stati gli unici a riuscire a fare gol contro di loro».
Intanto in Italia sono cominciati i caroselli e i bagni nelle fontane: «Cosa voglio dire a chi sta in giro a festeggiare già da stasera? Beh, che domenica spero proprio di raggiungerli anch’io!» Fra i reduci della semifinale mondiale c’è Andrea Barzagli: «Una partita indimenticabile – dice il difensore -. Siamo stati grandi». Ma la festa non durerà per molto: «Ancora qualche minuto per goderci la vittoria e poi pensiamo alla Spagna. Non vorremo mica fermarci adesso…». Federico Balzaretti ha salvato il risultato in almeno due occasioni, nonostante non venisse dirottato sulla destra da diversi anni: «Tutto questo è un sogno. Non svegliamoci».
Anche la Roma non vuole svegliarsi e, tramite Facebook, fa i complimenti a De Rossi: «Altra grande prestazione di De Rossi, che ha giocato tutti i 90 minuti della semifinale che l’Italia ha vinto per 2-1 contro la Germania! Gli azzurri affronteranno ora la Spagna nella finalissima che si giocherà domenica 1 luglio: super Daniele!».

Il Romanista – Valerio Meta

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