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Lippi avvocato difensore di Totti. Ma in campionato è «a zero»

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Il Corriere della Sera (G.Piacentini) – «Totti? È un tasto delicato. Francesco può ancora cambiare una partita con uno dei suoi colpi, lui e Garcia però devono instaurare un rapporto chiaro: non può giocare sempre, e da persona intelligente lo sa benissimo, ma non può neppure saltare 4-5 gare di fila. La Roma gli deve garantire spazio, che non mancherà tra campionato e Champions». Parole di Marcello Lippi, che, nell’intervista pubblicata ieri dalla Gazzetta dello Sport è tornato a parlare del capitano romanista, che per la prima volta in carriera non può considerarsi titolare nella Roma.

Solo quando era minorenne Totti aveva saltato per scelta tecnica la prime due giornate di campionato. Se si parlasse di qualsiasi altro calciatore di quasi 39 anni non ci sarebbe nulla di strano, ma, visto che si tratta del campione più importante della storia della Roma, la sua assenza fa notizia. In un mondo che procedesse per il verso giusto sarebbe strano il contrario, cioè che una squadra che aspira a vincere in Italia e a fare bene in Europa abbia ancora bisogno delle giocate di Totti. È andata così fino allo scorso anno, quando Francesco in più di un’occasione è stato costretto a giocare anche quando non era in condizione, mettendoci sempre la faccia e ricevendo anche critiche ingenerose. Il fatto che ora non sia più così può significare solamente che la Roma è cresciuta come squadra, con gli arrivi di calciatori importanti come Dzeko e Salah. Totti (e non solo lui) pensa però di poter dare ancora tanto alla Roma, ha in testa degli obiettivi che lo farebbero entrare ancora di più nella storia del calcio – il secondo scudetto vinto, impresa mai riuscita a nessun altro romanista, il gol numero 300 (ne manca solo uno) – e vuole dare il suo contributo.

Garcia, fin da quando ha accettato la panchina della Roma, sapeva che avrebbe avuto l’ingrato compito di dover gestire il fine carriera di Totti, situazione con la quale già altri tecnici prima di lui si sono confrontati alla luce dei fatti prematuramente. Nei primi due anni sulla panchina della Roma ha inventato per il lui il «turnover in campo», facendolo giocare sempre titolare e sostituendolo quando la gara lo consentiva o se c’era bisogno di un maggiore contributo di dinamismo in mezzo al campo.

Quest’anno Garcia sembra aver scelto la strada della qualità del minutaggio, cioè meno partite ma ad un ritmo più alto. Una sorta di vestito buono da mettere nelle grandi occasioni: c’è solamente da capire quale sia tra il Frosinone e il Barcellona – in entrambe non ci sarà Pjanic, il cui infortunio in nazionale ha provocato qualche malumore a Trigoria – la gara che l’allenatore reputa più importante per la stagione della Roma.

Roma-Juve, maximulte agli ultrà della Curva Sud per il cambio di posto

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Il Messaggero (L.De Cicco) – Avere cambiato posto in Curva Sud durante Roma-Juve è costato caro a 42 ultrà giallorossi. “Pizzicati” dalle telecamere dell’Olimpico durante il match del 30 agosto scorso, si sono visti recapitare a casa una multa di 167 euro per avere violato il nuovo “Regolamento d’uso dello stadio”, che da questa stagione prevede norme molto più stringenti sugli spalti. La Questura di Roma contesta ai tifosi la violazione del capo E del regolamento, quello che prevede per lo spettatore «il diritto/dovere di occupare il posto assegnato e, pertanto con l’acquisto del titolo di accesso, si impegna a non occupare posti differenti, seppur non utilizzati da altri soggetti, salvo non espressamente autorizzato dalla società che organizza l’evento su autorizzazione delle competenti autorità».

L’IDENTIFICAZIONE Gli ultrà sono stati identificati tramite il nuovo impianto di videocamere dello stadio, che ha incrociato le postazioni assegnate ai tifosi dal biglietto o dall’abbonamento con quelle effettivamente occupate durante il match. La sanzione prevista oscilla tra i 100 e i 500 euro, con la misura ridotta (per chi paga entro 60 giorni) fissata a quota 167 euro. Dopo avere saldato la multa, i tifosi dovranno presentarsi negli uffici della Questura o nei commissariati di zona con la ricevuta «per l’attestazione dell’avvenuto pagamento», si legge nei verbali.

LINEA DURA Le sanzioni comminate agli ultrà fanno capire che la Questura ha scelto la linea dura, dopo l’introduzione delle nuove norme per la sicurezza sugli spalti, progettate dal questore Nicolò D’Angelo e approvate dal prefetto Franco Gabrielli. Il nuovo regolamento, che taglia in due le Curve (con una sforbiciata di circa mille posti tra Nord e Sud) e che ha previsto l’innalzamento delle barriere che dividono il settore degli ultrà con quello dei Distinti, per evitare scavalcamenti pericolosi, ha subito incontrato la levata di scudi della frangia più estrema della tifoseria giallorossa. Proprio durante Roma-Juve, la curva romanista ha deciso di presentarsi sugli spalti voltando le spalle al campo per protestare contro il piano di Questura e Prefettura, che vieta anche di arrampicarsi sulle transenne per lanciare i cori e di appendere qualsiasi tipo di vessillo alle balaustre.

I DASPO La Questura però non arretra di un millimetro dalla linea della legalità. Il primo segnale era stato l’invio di 70 Daspo che hanno decimato il gruppo trainante della Sud. Ora, a distanza di una settimana dalla partita, sono partite le multe a 42 ultrà. Per ribadire che non si abbassa la guardia contro chi non rispetta le regole.

Ciofani-Dzeko, duello tra giganti: “Io e Edin uguali solo per la stazza”

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Il Messaggero (M.Di Rienzo)Giganti contro. La sfida di sabato al Matusa tra il Frosinone di Stellone e la Roma di Garcia, vedrà in campo due attaccanti dalle caratteristiche simili in fatto di corsa, potenza fisica, tiro e gioco aereo. Parliamo di Daniel Ciofani, 30 anni, il bomber dei padroni di casa e di Edin Dzeko, l’ariete giallorosso, di un anno più giovane. Due corazzieri che in area si fanno sentire, grazie ai 190 cm per 82 kg dell’abruzzese e ai 193 cm per 85 kg del bosniaco. E di gol ne hanno segnati sempre a grappoli. La partita di sabato in Ciociaria, dunque, vivrà anche sul duello a distanza dei due colossi. «Il duello a distanza con Dzeko mi stimola, però mi intriga di più quello della mia squadra con la Roma. Gli addetti ai lavori, peraltro, in settimana ci hanno accostato come caratteristiche fisiche. Dzeko ha giocato sempre ad alti livelli, mentre io su palcoscenici importanti mi ci affaccio solo da quest’anno. Mi rendo conto che il paragone regge fino ad un certo punto e sinceramente mi sembra un po’ forzato».

LOTTA IMPARI  Sulla carta il divario tecnico tra gli uomini di Garcia e quelli di Stellone è netto, ma Daniel Ciofani sottolinea: «Quella giallorossa è una squadra molto forte e che può contare su tanti campioni, però magari potrebbe scendere in campo già con la mente al mercoledì successivo quando affronterà il Barcellona per la Champions League. Per gli avversari non è facile giocare al Matusa, stadio che crea un’atmosfera particolare». Non sarà sufficiente, comunque, l’atmosfera all’interno di un Matusa da tutto esaurito, per fronteggiare la corazzata di Garcia. «Per cercare di salvare la pelle, contro la Roma dovremo usare le nostre solite armi: spirito di sacrificio, corsa e il pronto aiuto al compagno. Non dovremo deprimerci davanti alle difficoltà, ma stringere i denti e lottare su ogni pallone dal primo all’ultimo secondo».

Olimpico, multe per chi cambia posto in curva Sud. La Questura: toccherà anche ai laziali

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Il Corriere della Sera (R.Frignani) – La sorpresa è arrivata giorni fa con una convocazione al commissariato Prati, competente per l’ordine pubblico all’Olimpico. A rendere nota la vicenda è stato ieri Lorenzo Contucci, spesso avvocato di ultrà arrestati: su Facebook il legale ha postato il verbale di un tifoso «riconosciuto – si legge nel documento – dal sistema di telecamere in uso nell’impianto sportivo non occupare il proprio posto assegnato all’interno del settore curva Sud».

Fra i 42 romanisti ci sono, spiegano dalla Questura, personaggi conosciuti per episodi di violenza allo stadio e quindi riconoscibili dai filmati e altri invece identificati dal sistema elettronico ai tornelli: filmati all’ingresso dell’Olimpico, sono stati praticamente pedinati fino al posto a sedere. La polizia ha anticipato che questo genere di provvedimenti saranno presi in futuro e riguarderanno anche la curva Nord laziale. Per gli investigatori si tratta di un deterrente e uno strumento affinché le forze dell’ordine sappiano in tempo reale chi occupa le curve, da dopodomani divise in due da barriere rimovibili. Le multe per chi cambia posto allo stadio erano previste fin dal 2007 e sono contenute nel Regolamento d’uso dell’Olimpico collegato al decreto legge numero 28 del 24 febbraio 2003 sulle disposizioni urgenti contro la violenza in occasione di competizioni sportive. Ma fino a oggi la sanzione non era mai stata applicata, anche se adesso si prevede una sequela di ricorsi.

«Cari tifosi della Roma, sappiamo bene che in curva Sud ci sono dei forsennati che non rispettano il posto assegnato e che seguono la partita in piedi, addirittura facendo il tifo, come fossero allo stadio», ha scritto ironicamente su Fb l’avvocato Contucci, che ha rivelato come per i multati «alla seconda violazione nella stessa stagione sportiva scatterà il daspo da 1 a 3 anni». Quindi l’appello: «Sin dalla prossima partita suggerisco di subissare gli steward in curva Sud chiedendo a ciascuno di loro in quale punto si trova il vostro posto, lamentando – se del caso – che il seggiolino è sporco ovvero che un energumeno proprio non vuol saperne di andarsene, chiedendo altresì di verbalizzare il tutto qualora doveste essere multati dai solerti tutori dell’ordine».

Al ‘Matusa’: alcolici vietati e viabilità stravolta

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Il Corriere della Sera (A.Mariozzi) – Per il Frosinone è la gara più attesa e importante d’inizio campionato, dopo le sconfitte con Torino e Atalanta. Per la Roma è la trasferta più breve (80 km). È iniziato il conto alla rovescia per il primo derby laziale di serie A tra la neopromossa formazione di Roberto Stellone e i giallorossi di Rudi Garcia, reduci dall’esaltante successo in casa contro la Juve.

Nel capoluogo ciociaro, a due giorni dal match (sabato ore 18, apertura dei cancelli alle 15,30), è tutto pronto. Il «Matusa» è già esaurito: 9.000 spettatori, 2.000 romanisti con le polemiche dei club giallorossi della Ciociaria, esclusi dalla possibilità di assistere alla partita. Ieri è stato definito il piano-sicurezza: il Gos della Questura ha aumentato il numero degli steward (150), con i 26 garantiti dalla Roma. Deciso l’utilizzo di barriere «frangi folla» nelle due curve per facilitare l’accesso dei tifosi. Vietata (dalle 12 alle 22) la vendita di alcolici e superalcolici dentro e fuori lo stadio. La viabilità sarà rivoluzionata: via Piave, via Aldo Moro, via Marittima e via Giovanni Palatucci saranno chiuse dalle 15, mentre via Ciamarra solo durante l’ingresso e l’uscita dei tifosi. Massiccio l’impiego delle forze dell’ordine per presidiare la zona intorno al Comunale, la stazione ferroviaria, il casello dell’A1 e le principali strade d’accesso. 

Il Frosinone ieri si è allenato di nuovo a Ferentino. Stellone, dopo Blanchard, ha recuperato anche l’ex giallorosso Alessandro Rosi. Ancora non al meglio, invece, l’attaccante cileno Nicolas Castillo: in campo dovrebbe andare dal primo minuto Daniel Ciofani

Emerson, la sfida «Io sono pronto»

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Il Messaggero – «La concorrenza è normale in una grande squadra, non mi fa paura. Mi sento pronto». Sicuro, convinto delle proprie qualità, Emerson Palmieri è convinto: vuole imporsi nella Roma. Il terzino sinistro classe ’94, arrivato in prestito dal Santos, avrà la maglia 33. «A Palermo credo di aver fatto sempre bene e senza quell’esperienza oggi non sarei qua. Ho avuto un infortunio che mi ha tenuto fermo due mesi, e sicuramente mi ha penalizzato», le sue parole il giorno della presentazione.

Garcia ieri aveva un po’ tutti a disposizione, tranne qualche acciaccato, vedi Torosidis e l’infortunato illustre Pjanic (Roma infuriata con il ct della Bosnia, Bazdarevic). A Trigoria anche Manolas, deluso e criticato in Grecia. «Accettiamo tutto ma non vogliamo essere considerato non degni di giocare in Nazionale». Il dg della Roma, Baldissoni, ha lanciato un’altra iniziativa benefica. «Saremo a supporto di ‘Liberi Nantes’, squadra di rifugiati che partecipa al campionato di terza categoria a Roma». Poi? «Facciamo parte di un progetto che vede coinvolta anche la Lega di B per la realizzazione di un impianto sportivo a Lampedusa per i rifugiati». Operato ieri Capradossi. In campo in quattro/cinque mesi.

Digne è pronto contro il Frosinone. Arriva Palmieri

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La Repubblica (F.Ferrazza) – La sua prima trasferta con la maglia della Roma si consumerà a Frosinone. Lucas Digne sembra essere nella capitale da mesi, per questo fa strano pensare che sia sbarcato alla corte di Garcia solamente due settimane fa, proiettato in una nuova realtà senza neanche il tempo di realizzare troppo. A sei giorni dal suo arrivo, con in mezzo visite mediche e trasferimento nella nuova abitazione, il terzino è stato schierato titolare contro la Juventus dal tecnico, che aspettava il suo arrivo con impazienza vista la penuria di alternative in quel ruolo. Ora la prima lontano dall’Olimpico, sabato a Frosinone, poi l’esordio in Champions, con la Roma contro il Barcellona. E proprio la competizione europea è una delle motivazioni alla base della scelta del francese di trasferirsi nella capitale, oltre alla voglia di riconquistare la maglia della nazionale.

Di spazio ne avrà molto, visto che il suo cambio naturale, Emerson Palmieri, non è stato neanche inserito nella lista Champions. «Tutti i giocatori ambiscono ad andare in campo — ammette durante la sua presentazione il ventunenne brasiliano, preso dal Palermoma capisco anche che sono un nuovo arrivato, giovane e starà a me dimostrare il mio valore. La concorrenza non mi fa paura, l’unico obiettivo è aiutare la squadra». E vuole aiutare la squadra Szczesny che, rientrato dagli impegni con la Polonia, ha subito condiviso sui social la sua voglia di campionato. «Tornato a Roma, pronto per il match di sabato».

Dovrà seguire i compagni da fuori, come noto, Pjanic, alle prese con una lesione di primo grado al polpaccio destro. E sono i media bosniaci a rivelare come il club di Trigoria sia infuriato con il ct Bazdarevic per aver utilizzato il centrocampista nella seconda gara contro Andorra, nonostante il ragazzo avesse avvertito il dolore già nella prima, contro il Belgio. Intanto torna a parlare dello sponsor da mettere sulla maglietta, Baldissoni: «Ci sono proposte, discussioni, negoziazioni in corso, alcune sono finite sulla stampa, altre no. Non rilasciamo dichiarazioni specifiche su questo e fino a quando non ci sarà qualcosa da dichiarare al mercato, non comunicheremo nulla». Si è quindi ancora in una fase di trattazione, a stagione avviata.

Roma, il centrale è un problema

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Leggo (F.Balzani) – Di certo, al centro, c’è solo Manolas. L’ultimo a tornare dagli impegni in Nazionale sarà il primo a ricevere una maglia da titolare nel lungo tour de force che attende la Roma da qui a metà ottobre. Il greco però non ha ancora un compagno (di reparto) fisso. Non lo è Castan che per sua stessa ammissione deve recuperare la forma fisica e mentale dopo i tanti mesi di inattività e l’operazione al cervelletto: la prestazione incolore col Verona e l’esclusione con la Juve, infatti, consigliano cautela. Potrà esserlo Rudiger, il gigante tedesco che a Trigoria considerano un potenziale Benatia. L’ex-difensore dello Stoccarda però in questi giorni ha svolto solo lavoro personalizzato e deve smaltire ancora il piccolo intervento in artroscopia al ginocchio. La sosta ha permesso a entrambi di guadagnare terreno, ma i dubbi restano così come la paura di bruciare il giovane Gyomber.

Per questo Garcia vorrebbe lasciare De Rossi (soprattutto contro il Barça) al fianco di Manolas mantenendo Keita davanti alla difesa. L’infortunio di Pjanic (a proposito non è piaciuta affatto alla Roma la gestione del giocatore da parte del ct Bazdarevic e della federazione bosniaca) però complica i piani del tecnico che con De Rossi in difesa si ritroverebbe poi con la coperta corta a centrocampo a meno che non decida di lanciare nella mischia uno tra Uçan e Vainqueur.

Fa discutere intanto la situazione Totti, escluso nelle prime due giornate e con la voglia di spaccare per l’ennesima volta il mondo. Dopo le parole di Lippi alla Gazzetta dello Sport («La Roma gli deve garantire il giusto spazio. Lui e Garcia devono parlarsi») si è aperto il dibattito sulla gestione del più forte giocatore della storia giallorossa ormai prossimo ai 39 anni. L’assenza di Pjanic dovrebbe favorire il ritorno di Totti, ma il capitano – a caccia del gol numero 300 – non può ricoprire le stesse mansioni dell’ex-Lione e quindi si andrebbe incontro a una rivoluzione tattica: un 4-2-3-1 con Iago e uno tra Salah e Iturbe ai lati di Francesco e alle spalle di Dzeko.

Emerson si promuove: “Sono qui per giocare”

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Leggo (F.Balzani) – «Non temo la concorrenza, sono qui per giocare». Fa la voce grossa in conferenza Emerson Palmieri, 38° brasiliano della storia giallorossa. Di certo non il più famoso. Terzino sinistro 21enne, arriva in prestito dal Santos dopo un anno al Palermo e ha scelto la maglia 33: «Mi ha insegnato molto la mia prima stagione italiana. Mi sento pronto per giocare in una grande squadra». Zamparini, per lui, non ha avuto parole d’affetto («non mi è mai piaciuto»), ma Emerson evita le polemiche: «Evidentemente il presidente ha la sua visione del calcio. Io ho sempre dato il massimo quando non ero infortunato».

Al suo fianco il dg Baldissoni che è tornato su Football Cares: «Faremo parte di un progetto con la Lega di B per la costruzione di un centro sportivo a Lampedusa». La Roma ha inoltre stretto un accordo con la clinica romana Paideia (la stessa che lavora con la Lazio da diversi anni) per quel che concerne visite mediche e assistenza sanitaria.

Multa di 168 euro per un tifoso in curva che non era seduto al proprio posto

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Leggo (F.Balzani)Multato perché non ha rispettato il proprio posto in curva durante Roma-Juve. Pugno duro della Questura nei confronti dei tifosi che non intendono rispettare le disposizioni di legge. La notizia emersa grazie a un post dell’avvocato Contucci. Un tifoso, abbonato in Sud da anni, si è visto recapitare una contravvenzione di 168 euro per non aver rispettato il posto indicato dal biglietto. Alla seconda violazione il tifoso sarà sottoposto a Daspo. Misure di sicurezza saranno adottate anche a Frosinone sabato prossimo: divieto anti alcol nelle zona vicino lo stadio, cancelli aperti alle 15,30 e viabilità ridotta.

De Sanctis si riprende la Roma. Col Barça torna Szczesny

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Il Tempo (A.Austini) – Comunque vada, farà discutere. Szczesny è stato decisivo contro la Juventus? Bene, bravissimo, ma alla prossima va in panchina. È l’idea di Garcia per la trasferta di sabato a Frosinone: dentro De Sanctis, finora rimasto a guardare, mentre il polacco si riprenderà il posto in Champions con il Barcellona.

L’allenatore ha intenzione di ricorrere al turnover anche in porta, perché in una stagione lunga e piena di impegni vuole contare su due giocatori rodati anche tra i pali. E visto che Szczesny sarà il titolare in Europa, considera la gara in Ciociaria l’occasione giusta per concedere spazio all’abruzzese. De Sanctis non è abituato a fare il «secondo», si è calato nella nuova realtà un po’ a sorpresa, ma non molla. Anzi, vuole fare di tutto per sovvertire le gerarchie. Dal canto suo Rudi, che ha sempre molto rispetto per i senatori del gruppo, con questa scelta cerca di coinvolgerlo. Una mossa quantomeno rischiosa, soprattutto considerando il rendimento di Szczesny nelle prime partite.

Non cambia solo il portiere rispetto al successo convincente sulla Juve. Perso Pjanic, Garcia ha bisogno di un centrocampista: Uçan è rientrato ieri dall’Under 21 turca mentre il neo acquisto Vainqueur ha utilizzato l’intera sosta per convincere il tecnico. Il ballottaggio sembra ristretto a loro due, visto che De Rossi dovrebbe giocare di nuovo al centro della difesa: Rudiger non ha ancora la condizione per una partita intera (ieri allenamento personalizzato nella giornata di lavoro «facoltativo), Castan ha bisogno di lavorare per ritrovare tempi e movimenti giusti, Gyomber non dà ancora garanzie. E allora in mediana serve un terzo uomo da affiancare a Keita e Nainggolan. Aspettando Strootman: ieri visita di controllo a Villa Stuart da Mariani, l’olandese è passato a salutare anche lo sfortunato Capradossi, il baby giallorosso operato come lui per la rottura del crociato.

Oggi, nel primo allenamento con tutti i nazionali a disposizione, Garcia continuerà a valutare i progressi di Maicon: Frosinone può essere la partita adatta per rivedere il brasiliano. Altrimenti c’è Florenzi, mentre a sinistra Digne è il titolare indiscutibile. E Totti? Se giocherà, dovrebbe farlo al posto di Dzeko. Difficile infatti l’ipotesi di un cambio di modulo col capitano dietro al bosniaco. Almeno nella formazione iniziale. Ma Garcia può permettersi, oltre al portiere, di sostituire anche il centravanti fondamentale in questo avvio di stagione? Dzeko sta bene, è pronto e a giorni comprerà casa nel quartiere di Casal Palocco, a conferma della voglia di continuare a lungo l’avventura in giallorosso. Totti, intanto, aspetta il suo momento. Spera di giocare a Frosinone, ma non ha più certezze. Come Gervinho.

Frosinone, Ciofani carica i suoi: “Nulla è impossibile”

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Il Tempo (F.Cortina) – «Anche le sfide impossibili si possono vincere». È questo il messaggio più forte lanciato da Daniel Ciofani in vista della partita contro la Roma. Una gara che il Frosinone affronta da sfavorito, ma per la quale bisognerà lottare. «Non dobbiamo deprimerci se soffriremo – ha detto Ciofani – dovremo ribattere colpo su colpo e sacrificarci». Poi Ciofani ha parlato della sua condizione: «Solo il campo potrà giudicare come sto fisicamente. Nella Roma sono campioni, speriamo che pensino al Barcellona, ma il loro atteggiamento è quello che mi spaventa di più». Solo problemi di abbondanza per Stellone che ha tutti a disposizione.

Sponsor. Non solo Turkish Airlines, Baldissoni: “Parliamo con altri”

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Il Tempo (A.Serafini) – Nuovo stop, altra contrattazione in arrivo. Di fatto, continua la ricerca di un main sponsor per la Roma, che nelle ultime ore è stata costretta ad abbandonare (momentaneamente) la trattativa con la Turkish Airlines. Le due parti non hanno trovato l’accordo a causa delle divergenze sulla durata del contratto e alcune clausole future legate alla costruzione del nuovo stadio. Nonostante la fumata nera, non è detto che si possa aprire un altro spiraglio, altrimenti si batteranno altre strade mai accantonate del tutto. Come confermato ieri dal dg giallorosso Baldissoni: «Ci sono proposte, discussioni, negoziazioni in corso, alcune sono finite sulla stampa e alcune no. Almeno fin quando non ci sarà qualcosa da dichiarare al mercato, non comunicheremo nulla».

Baldissoni riprende poi il discorso legato a Footbal Cares, iniziativa romanista per arginare l’emergenza profughi in tutto il mondo: «Dopo l’idea realizzata da Pallotta, abbiamo avuto risposte di grande apprezzamento, in Italia e all’estero. Molte squadre hanno aderito pubblicamente. Ovviamente la piattaforma è aperta e chiunque vorrà potrà approfittarne. I beneficiari sono agenzie che fanno direttamente capo all’Onu».

Nel frattempo si è presentato anche l’ultimo arrivo Emerson Palmieri, che avrà un campionato intero (per la limitazione della rosa è stato escluso dalla lista Champions) per convincere la Roma a riscattarlo nella prossima stagione: «Non ho paura della concorrenza – ha ammesso – l’Europa me la guadagnerò sul campo».

Il derby della Capitale si gioca anche in musica

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Il Tempo (S.Pieretti) – Una grande passione, un amore celato in fondo all’anima, custodito con la riservatezza che ha da sempre contraddistinto il suo personaggio. Ieri, nell’anniversario della morte di Lucio Battisti, i tifosi della Lazio hanno invaso i social per ricordare il più grande cantautore della musica italiana. «Lucio era grande tifoso della Lazio – confessò il padre qualche anno fa – spesso andava allo stadio senza farsi riconoscere». Il tifo della capitale d’Italia si divide anche sulle note del pentagramma; i tifosi della Lazio sventolano da tempo una bandiera col ritratto del cantante laziale, le note de «I giardini di marzo» accompagnano le partite casalinghe della squadra biancoceleste, quelli giallorossi rispondono con gli inni di Lando Fiorini e Antonello Venditti che da decenni sventolano i vessilli giallorossi allo stadio.

L’autore di Grazie Roma è andato oltre, scrivendo anche due canzoni ad personam, una per Sebino Nela (Correndo correndo) dopo un grave infortunio al ginocchio del grande terzino, l’altra per Zdenek Zeman (La coscienza di Zeman) esaltandone la sua filosofia di gioco. Il binomio calcio-musica tra Battisti e la Lazio è nato lo scorsa stagione, in occasione della festa «Di padre in figlio», per celebrare la squadra del primo scudetto, una notte di emozioni. Più riservati gli artisti biancocelesti, come Giorgia, pronta a seguire la fede del padre Giulio Todrani, più presenzialisti quelli romanisti, con Venditti che si perde una partita, o con Gigi Proietti che non disdegna di vedere all’opera Totti e compagni. C’è anche chi ha l’animo testaccino senza ostentarlo troppo, come Renato Zero e Claudio Baglioni, o il cuore con un’aquila incastonata, è il caso di Paola Turci o Massimo Di Cataldo, oppure dei fratelli Guido e Maurizio De Angelis. È un derby, anche nella musica.

Football Cares, l’Orlando City di Kaká è la prima squadra del MLS ad aderire all’iniziativa benefica – FOTO

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Anche dagli Stati Uniti si muovono in favore dell’emergenza migranti. L’Orlando City è la prima squadra del MLS a supportare Football Cares. Il team della Florida, club in cui milita Ricardo Kaká, metterà all’asta una maglia autografata da tutti i giocatori. Il ricavato, ovviamente, andrà a favore dei quattro enti benefici scelti da Football Cares.

Buone notizie dalla Bosnia: Pjanic in campo tra due settimane

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L’infortunio di Pjanic potrebbe essere anche meno grave del previsto. Infatti la lesione di primo grado del soleo destro lo costringerebbe a stare fuori due settimane e non 20 giorni, questo è quello che avrebbe riferito al giocatore lo staff medico della nazionale bosniaca tramite il dottor Karabeg.

L’avversario: il Frosinone

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Sconfitto da Torino e Atalanta nelle prime due giornate di campionato, con un solo gol realizzato e 4 al passivo: la prima, storica avventura del Frosinone in Serie A non è cominciata nel migliore dei modi. La squadra ciociara, al momento, sta pagando l’inesperienza di molti elementi della sua rosa ed una qualità generale abbastanza mediocre, e tutto fa prevedere che sarà una stagione quantomeno difficile per i ragazzi di Stellone. I gialloblù, in ogni caso, rappresentano una realtà interessante e tutta da scoprire, visto che oltre ad avere il monte-ingaggi più basso della massima categoria italiana (i giocatori più pagati guadagnano 300.000 € stagionali, l’allenatore appena 100.000) annoverano tantissimi esordienti nel proprio organico (ben 6). Difficile, dunque, pensare che sabato pomeriggio, in quello che sarà il primo derby regionale del Lazio nella storia della Serie A, il Frosinone possa fare lo sgambetto ad una Roma, per quanto priva di Pjanic e con la testa rivolta al Barcellona, comunque lanciata dopo la bella vittoria contro la Juventus. Anche se, come si suol dire, “la palla è rotonda” e tutto può succedere, appare un’eventualità piuttosto improbabile…

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Allenamento Frosinone. Seduta tattica per i gialloblu guidati da Stellone

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Continua la marcia del Frosinone verso la gara di sabato contro la Roma. Nell’allenamento del pomeriggio, allo Sporting Club di Ferentino, mister Stellone ha lavorato molto sulla parte tattica concludendo la seduta con la classica partitella a campo ridotto a cui ha preso parte tutta la rosa a disposizione del tecnico giallazzurro.

È tornato ad allenarsi con i compagni Daniele Verde rientrato dagli impegni con la nazionale Under 21 azzurra, ancora assente invece il portiere Gomis che rientrerà in Italia solamente domani e prenderà parte alla seduta in programma alle 17:00 allo Stadio Comunale.

(frosinonecalcio.com)

Capradossi su Instagram: “L’operazione è andata bene! Un solo obiettivo, più forte di prima” – FOTO

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Oggi a Villa Stuart si è operato Elio Capradossi per ricostruire il legamento crociato anteriore dopo l’infortunio patito contro la Germania con l’Under 21. Il giovane difensore della Roma fa sapere, postando anche una foto su Instagram, che tutto è andato bene e che è molto carico per riprendersi.

“L’operazione è andata bene! Un solo obiettivo, più forte di prima”.

https://instagram.com/p/7a4gPzoutP/

Boniek: “Szczesny era il numero uno in Polonia, poi ha litigato con Wenger e ha perso il posto. Se le cose andranno bene Roma e Arsenal troveranno un accordo”

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Zibi Boniek, ex giocatore della Roma e presidente della Federazione polacca, è intervenuto ai microfoni di Centro Suono Sport parlando di Szczesny che sta facendo molto bene in queste prime uscite con la Roma. Secondo il polacco il portiere potrebbe rimanere a Roma ed è certo che se le cose andranno bene la società giallorossa e l’Arsenal si metteranno d’accordo. Queste le sue parole.

Szczesny era il numero uno della Nazionale, ha iniziato lui le qualificazioni, poi lo scorso inverno ha litigato con Wenger e lo ha messo in panchina. Allora Fabianski ha preso il suo posto perchè ha giocato titolare, ed ora si trova allo Swansea. Sono andato a seguire Szczesny anche in allenamento con la Polonia, fa delle parate incredibili. Inoltre tra due mesi già parlerà l’italiano, parla benissimo le lingue”. 

“Il suo futuro sarà ancora alla Roma? Szczesny ha un prestito secco di un anno, non ho notizie certe che resterà, ma se va tutto bene sono convinto che la Roma lo riscatterà, l’Arsenal ha fatto una ca…ta a mandarlo via, è molto più forte di Cech. E’ molto felice di stare a Roma, è contento della squadra. Io gli ho detto di stare attento a quando gioca la palla con i piedi, ai suoi compagni, perchè non tutti hanno le sue stesse qualità”.

“Mi dispiace che De Sanctis si sia un po’ offeso qualche settimana fa, appresa la notizia dell’arrivo a Roma del mio connazionale, dissi che Szczesny era fortissimo, ma non volevo offendere Morgan, che stimo tantissimo, era solo per constatare che arrivava un grande portiere, più giovane ma già di grande esperienza internazionale”. 

DzekoPuò ancora crescere, soprattutto sul piano fisico, per avvicinarsi a Lewandowski deve migliorare sul piano atletico, ma lui è un attaccante vero, sono convinto che farà bene alla Roma”.