Dopo i forfait di Poli e Criscito che ieri hanno lasciato Coverciano, altri cinque giocatori azzurri sono sotto osservazione da parte dello staff medico della Nazionale italiana per problemi fisici. Come ha spiegato il responsabile sanitario Enrico Castellacci si tratta di Soriano, Florenzi, Zaza, Marchetti e Gabbiadini. «Resteranno qui con noi fino a domani, fino alla conclusione dello stage – ha aggiunto Castellacci – nei prossimi giorni resteranno monitorati in vista delle convocazioni per il raduno di domenica prossima. Qualcuno tornerà qui, qualcun altro no». Sulle singole condizioni, Castellacci non si è voluto sbilanciare anche perchè questi cinque giocatori saranno poi controllati dai medici del loro club.
Al momento il futuro di Rudi Garcia sulla panchina della Roma non è in discussione. Tuttavia, nel caso in cui la situazione precipitasse, a Sabatini piacerebbe Walter Mazzarri come possibile sostituto. La proprietà, invece, prediligerebbe un profilo più internazionale come Emery, Koeman o Rodgers. Lo rivela Sky.
Secondo quanto riporta la famosa emittente radiofonica spagnola Cadena Ser, Unai Emery, tecnico del Siviglia, corteggiato nelle ultime ore da Napoli, Roma e Milan, non si muoverà dall’Andalusia. L’allenatore, dopo aver vagliato ogni ipotesi, ha deciso di giocare la prossima Champions League guidando in panchina la squadra con la quale ha vinto due Europa League consecutive.
Rudi Garcia è a Parigi, in attesa di una risposta. Il d.g. Baldissoni è invece a Londra, dal presidente Pallotta, mentre Walter Sabatini è ancora a Roma. Tra Francia, Italia e Inghilterra, nelle tre capitali europee, si decide il futuro tecnico della Roma: il summit di domani, annunciato sabato in conferenza dallo stesso Garcia, negli uffici della Raptor a Londra, potrebbe essere fatto senza la presenza dell’allenatore. Per ora è solo un’indiscrezione, ma il “non confermiamo né smentiamo, stiamo valutando” della società giallorossa lascia pensare che l’assenza di Garcia possa essere una possibilità concreta.
SCENARI — Lui preme per esserci (anche per non uscirne malissimo con i giocatori e i tifosi dopo quanto detto in conferenza stampa), ma i dirigenti, come già fatto filtrare nei giorni scorsi, non avevano messo in conto la sua presenza e non la ritengono necessaria. A questo punto si aprono più scenari: o Garcia resta a Parigi (e poi va in vacanza) convinto dalle rassicurazioni di Sabatini con cui si è incontrato a pranzo ieri, o va a Londra e partecipa attivamente al vertice con Pallotta. Altrimenti, potrebbe restarne fuori per decisione unilaterale della società e a quel punto ricucire lo strappo sarebbe davvero difficile. Entro il tardo pomeriggio, comunque, arriverà la decisione.
VIA MEDICI E PREPARATORI — Intanto qualche decisione è già stata presa: per decisione dello stesso Pallotta hanno lasciato i mediciSisca e Colautti e sono andati via molti uomini dello staff tra preparatoriatletici e addetti al recupero degli infortunati. A breve ci dovrebbe essere anche l’addio del team manager Scaglia, al suo posto Manolo Zubiria, uomo di fiducia del presidente, finora a Trigoria con la carica di “head special project”.
Salih Uçan, centrocampista della Roma, ha rilasciato una lunga intervista alla stampa turca. Queste le sue parole a Dha eSporxTv:
Che stagione hai vissuto? Ad inizio stagione abbiamo vinto tutte le partite, il livello degli allenamenti era alto e tutti i giocatori avevano un bella condizione fisica. Sono stato fuori per il periodo più lungo della mia carriera a causa dei miei due infortuni. Uno è stato alla schiena, e l’altro all’inguine. In passato non avevo mai avuto infortuni muscolari, li ho patiti qui. Quando ho parlato ai miei amici dell’entità dell’infortunio, mi hanno rincuorato dicendomi che fosse una cosa normale e che mi dovevo semplicemente abituare ai nuovi ritmi degli allenamenti. Non sono riuscito ad allenarmi per 47-48 giorni, un periodo incredibilmente lungo. In quella fase la squadra è stata eliminata dalla Champions League, poi abbiamo giocato la Coppa Italia e l’Europa League ma non ho trovato spazio in nessuna delle due competizioni.
Come ti senti dopo Roma-Palermo? Sono molto stanco dopo la partita contro il Palermo. Dopo circa 80 minuti ho iniziato a sentire i crampi. Il mio corpo non reggeva la fatica perché non ho mai giocato così tanto in questa stagione.
Sei soddisfatto della tua prima stagione in maglia giallorossa? E’ un problema quando uno ha troppe cose per la testa. Il mio obiettivo era giocare 15 partite, ma ho visto che era dura avere le stesse motivazioni mentre sono stato in infermeria per 45 giorni. I miei stimoli sono venuti meno per un po’, ma mi sono auto-convinto dicendomi che se non avessi ritrovato le motivazioni, avrei fatto le valigie. So di avere delle qualità, ma per crescere ho bisogno di giocare.
Che differenze ci sono con il calcio turco? Il linguaggio del calcio è sempre lo stesso, in Italia e in Turchia. Non posso dire che qui sia diverso, ma ammetto che il ritmo in Serie A sia più elevato.
Ti senti migliorato rispetto allo scorso anno? Contro i rosanero anche il mio agente, Omer Uzun, ha guardato la partita dalla tribuna. E mi ha detto che sono migliorato in fase difensiva. In effetti, lo penso anch’io. Sono migliorato nel posizionamento e nella corsa. Ma non posso dire che ho finito la mia crescita, ancora c’è da imparare.
Qual’è adesso il tuo principale obiettivo? Sono sulla strada giusta: il mio scopo era quello di arrivare nella prima squadra del Buçaspor quando giocavo a Marmarispor. Ho passato due anni nelle giovanili e sono entrato in prima squadra. Poi ho avuto l’obiettivo di giocare nel campionato turco, e infine sono arrivato al Fenerbahçe. Ma lì c’erano Christian, Alex e Mehmet Topal. Non c’era spazio per me. Lo ripeto, ho giocato solo 10-15 partite, ma sono state sempre buone prestazioni da parte mia. A quel punto ho preso di mira la convocazione in nazionale, e alla fine è arrivata anche la convocazione. Adesso sono passato alla Roma, per me è come ricominciare. Ora il mio obiettivo è quello di continuare qui.
Che rapporto hai con i tuoi compagni di squadra? Capita di essere spesso con la squadra, si mangia tutti insieme. Ho legato molto con Skorupski e Ljajic, peraltro siamo tutti e tre single.
Cosa pensi dei direttori sportivi? Non posso commentare l’operato del direttore sportivo del Fenerbahçe, ma il nostro ds si chiama Walter Sabatini. Ed è meglio aver fiducia nel loro lavoro, perché si occupano di tutto, dagli acquisti alle cessioni, passando per i prestiti.
Garcia? Rudi ha una buona comunicazione con i giocatori. Lui solitamente è una persona allegra, ma è duro quando le cose non vanno bene. A volte, quando arriva quel momento, comincia il discorso in maniera molto severa, ma poi scherza e conclude con una risata. Quando ci dice ’divertiamoci oggi in allenamento’, poi noi ci alleniamo meglio. Ad esempio, a volte la squadra è stanca dopo un match difficile e ci basta svolgere un allenamento divertente il giorno dopo per recuperare bene. Penso che il tecnico francese sia un buon allenatore. I giocatori capiscono la psicologia.
Come mai non siete riusciti a lottare per il titolo? Quando non potevo giocare osservavo. Abbiamo avuto un sacco di infortuni, oltre al fatto che Gervinho e Keita sono partiti per la Coppa d’Africa e naturalmente sono tornati stanchi. Ci sono state varie gare in cui sono scesi in campo giocatori adattati in determinati ruoli e non siamo riusciti a restare attaccati alla Juventus a causa di diversi pareggi consecutivi. Dopo la pausa natalizia eravamo ad un punto dalla Juve, poi i bianconeri sono scappati via.
Raccontaci qualche aneddoto dello spogliatoio… Francesco Totti è una persona molto umana ed è uno di poche parole. Daniele De Rossi, invece, è uno che parla di più ai giovani. Anche Morgan De Sanctis è uno attivo, infatti spesso organizza delle cene per riunire il gruppo. Totti è solo un po’ più tranquillo rispetto ad altri. De Rossi e De Sanctis sono come fratelli maggiori.
Il derby a Roma? E’ stato bello giocare i derby contro il Galatasaray, ma naturalmente ora vorrei giocarli anche qui. Tutti gli appassionati di calcio dovrebbero venire a vederlo. A Roma condividiamo lo stadio con la Lazio, e nell’ultimo derby Mapou ed Iturbe hanno segnato e si sono messi a correre verso la curva. E’ stata una sensazione bellissima vedere e sentire i tifosi felici. Non c’è nulla di simile in Turchia.
In Turchia ti rimpiangono, cosa vuoi dire ai tuoi fan? Mi sono trovato bene al Fenerbahçe, potrei dire che è la mia seconda casa. Ma adesso ho il mio obiettivo: voglio continuare a giocare nella Roma.
Emre? Per me l’ex-nerazzurro è come un fratello maggiore. Quando ero alle prese col trasferimento alla Roma mi ha parlato faccia a faccia. Gli chiedevo ‘cosa dovrei fare?’. E lui mi diceva di non preoccuparmi, mi ha parlato del suo approdo all’Inter. Mi ha detto che, essendo in Italia soltanto da un anno, ho raggiunto un buon livello di italiano. Mi ha sempre detto ‘prima impari la lingua, prima riesci ad ambientarti, poi potrai focalizzarti sulle prestazioni’.
Raccontaci cosa ti ha detto il direttore generale della Roma dopo l’ultima partita allo stadio Olimpico? Dopo il triplice fischio nell’ultimo match di campionato, Baldissoni è venuto da me e si è congratulato. Mi ha detto ‘Ben fatto’. Hai giocato una buona partita, il ritmo non era il massimo, non si è giocato troppo, ma è andata bene per te.’
Chi del campionato turco sarebbe pronto a sbarcare in Serie A? In realtà molti giocatori. Però mi vengono subito in mente Mehmet Topal, Caner Erkin e Selçuk İnan.
Il centrocampista maliano Seydou Keita è stato voluto fortemente la scorsa estate da Rudi Garcia. L’ex Barcellona è pronto a firmare il rinnovo del contratto ma si aspettano i prossimi giorni che definiranno il futuro del tecnico francese sulla panchina della Roma. Dopo le divergenze tra società e allenatore è possibile che l’intesa di Keita con la Roma possa essere rimessa in discussione.
Il centrocampista Andrea Bertolacci è l’obiettivo dichiarato del Milan, che vuole costruire un centrocampo tutto italiano. I rossoneri sono pronti ad offrire al Genoa il difensore colombiano Zapata, nell’affare entrerebbe anche Jurai Kucka. Più difficile da convincere è la Roma, che ha in comproprietà con i rossoblù il cartellino del gioiellino classe ’91. Secondo quanto riporta Sky, Sabatiniè in procinto di riportare a casa uno dei migliori giocatori provenienti dal vivaio giallorosso. La squadra di Garcia punterebbe forte sul ritorno di Bertolacci, ma allo stesso modo potrebbe usufruire della sua cessione per un importante acquisto, magari di un centravanti.
IlMessaggero.it (S. Carina) – A sorpresa, la presenza di Rudi Garcia al vertice che si terrà domani a Londra con il presidente James Pallotta e la dirigenza non è più sicura. Ancora presto per parlare di una (eventuale) rottura tra le parti anche perché al tecnico potrebbero essere bastate le rassicurazioni avute ieri nel pranzo con il ds Sabatini e il dg Baldissoni.
Del resto, anche lo scorso anno al summit, tenutosi all’epoca negli Usa, l’allenatore non partecipò. Toccherà alla Roma confermare nelle prossime ore (anche per non alimentare ulteriori e fastidiose voci) l’intenzione del francese di volare o meno nella city londinese.
Damiano Tommasi, ex centrocampista giallorosso e attuale presidente dell’Associazione Italiani Calciatori, ha dichiarato che dopo le dimissioni di Sepp Blatter gli piacerebbe vedere un ex calciatore alla presidenza della FIFA, con la speranza che questo organo possa ritrovare quella dimensione sportiva che in questi anni ha perso. Queste alcune delle sue parole:
“Leggo che Figo, Platini e Zico potrebbero candidarsi, sarebbe un segnale molto importante se un ex calciatore, un ex campione, diventasse il prossimo presidente della Fifa. Vorrebbe dire che l’aspetto sportivo verrebbe rimesso al centro del villaggio. In chi ha dedicato la propria vita allo sport può venire naturale continuare a farlo anche dopo il ritiro dall’attività agonistica. Chi ha frequentato e praticato lo sport con sacrificio, passione e impegno, cose senza le quali non si può migliorare, può essere meno portato verso poltrone e ruoli di potere, e cerca di far prevalere, rimanendo a noi, l’aspetto calcistico. Ma a volte ti devi scontrare con gente che dallo sport vuole solo trarre benefici di altro tipo e non ha mai praticato alcuna disciplina, senza quindi aver vissuto l’altalena dei risultati sportivi. Con queste persone non può esserci la giusta sintonia, premesso che non escludo possa far bene anche chi non è stato un ex campione. Ma penso che con una figura di questo tipo le cose migliorerebbero, e sarebbe un bel segnale”.
Carlo Ancelotti ieri ha detto no al Milan, secondo quanto riporta Sportmediaset prima del no ai rossoneri l’ex tecnico del Real Madrid avrebbe rifiutato le offerte di Liverpool, Napoli e Roma.
Miralem Pjanic è arrivato a Sarajevo per passare un po’ di tempo con il resto della sua famiglia. Il centrocampista numero 15 della Roma ha postato sul suo profilo Instagram una foto che lo ritrae con il fratello nella capitale della Bosnia-Herzegovina.
“Mi dispiace per Blatter sul piano personale ma in un congresso molto strano, dove non si è mai parlato di quanto accaduto, ho deciso di andare di concerto con la Uefa e non dare il mio voto a Blatter“. Queste le dichiarazioni di Carlo Tavecchio a Coverciano. Il presidente della Figc ha aggiunto: “C’è stato un crescendo di sfiducia, nostro comportamento corretto“.
“Se è una vittoria di Platini e della Figc? Le vittorie sono ben altre – ha aggiunto Tavecchio – Credo comunque che il comportamento della nostra federazione sia stato corretto. Ripeto, è stata una decisione sofferta ma dettata da una situazione in cui la chiarezza era indispensabile e invece non c’è stata“.
“Certo – ha concluso il presidente della Figc – sarebbe anacronistico che chi ha dato le dimissioni per motivi del genere possa e debba riscrivere le regole“.
Carlo Tavecchio si trova a Coverciano per salutare gli Azzurri che stanno svolgendo lo stage con Antonio Conte. Proprio sul Ct della nazionale sono state le domande dei cronisti presenti: “Se Conte rimarrà sulla panchina azzurra anche se dovesse essere rinviato a giudizio dalla Procura di Cremona? Premesso che un rinvio di giudizio, non è una condanna, il ct ha tutta la nostra comprensione, fiducia e solidarietà umana. Da quattro anni è sullo spiedo della magistratura, ha diritto di avere un giudizio non dico urgente ma in tempi certi e ragionevoli”.
“Siamo in un paese in cui un giorno sì e un giorno no si sbandierano giudizi a tutti – è l’invettiva del presidente della Figc – un rinvio a giudizio non è una condanna. Noi sosteniamo Conte, puntiamo su di lui che ha creduto al nostro progetto di rinnovamento del calcio”
Sempre su Conte, Tavecchio ha parlato della presunta richiesta di rinnovo contrattuale: “Si sta facendo una tempesta in un bicchier d’acqua. Volete o no una Nazionale vincente? Eravamo in tribuna per il derby romano, Oriali mi ha detto: ‘sa che conte rinnoverebbe?’ Io ho stretto la mano al nostro Ct ed è finita lì. ora pensiamo alla gara con la Croazia, dobbiamo andare a giocarla senza tensioni e polemiche. Il mio rapporto con Oriali e Conte? E’ continuo e indistruttibile“.
Queste le dichiarazioni rilasciate dal presidente del Coni, Giovanni Malagò, ai giornalisti presenti, tra cui l’inviato di Pagine Romaniste, al Circolo Canottieri Aniene in occasione della cerimonia per il Premio Ussiroma.
Su Blatter…
“Le dimissioni di Blatter sono inaspettate ed è prematuro parlare di Platini come suo erede”.
Si è fatto un’ idea della tempistica o delle novità sullo stadio della Roma?
“Sì. Mi sembra che oggi il tema è legato all’iter autorizzativo che necessita di un passaggio tecnico del progetto finale che deve essere dato alla regione. Io ricordo che lì c’è una legge che è molto molto chiara. Se tutti i documenti sono apposto e non ci sono controindicazioni o situazioni particolari di vincoli o aspetti tecnici, c’è un lasso di tempo nel quale c’è la possibilità di iniziare le opere. Credo che questo passaggio alla regione ancora non ci sia stato, non vi so dire perché. Spero, come leggo sui vostri organi di informazione, che dovrebbe avvenire nel mese di giugno. Poi a quel punto, se non ci sono controindicazioni, si va spediti, sempre che tutto fili liscio”.
Queste invece le parole di Marcello Nicchi, presidente AIA: “Un voto agli arbitri? “Preferisco che li diate voi, ma hanno fatto molto bene in seria a, soprattutto i più giovani“.
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Questo l’elenco dei premiati e degli ospiti d’onore dell’evento:
Ospiti d’onore: Giovanni Malagò Presidente CONI Franco Chimenti Presidente CONI Servizi Roberto Fabbricini Segretario Generale CONI Carlo Tavecchio Presidente FIGC Luigi Ferrajolo Presidente USSI Potrebbero esserci anche Alberto Miglietta Amministratore delegato CONI Servizi e Paolo Masini Assessore allo Sport del Comune di Roma.
Premiati: Premio alla Carriera Massimo De Luca Premio Desk Massimo Mazzitelli Premio Giovani Simone Di Stefano
Premio Arancio: Stefano Pioli + 1 giocatore della Roma
Premio Limone: Walter Sabatini + 1 giocatore della Lazio
Premio Tosatti: Luigi Ferrajolo
Premio Ussiromna 2015: Roberto Fabbricini
Premio fotografi: Luigi Ciamillo
Premio Golf: Vittorio Oreggia
Premio Melli: Jacopo Sonnino
Riconoscimenti Ussiroma: CC Aniene, Diego Nepi Molineris, Giorgio Calcaterra, Carolina Visca. David Pasqualucci, Matteo Cavagnini, Roberto Stellone, Daniel Ciofani, Circolo Le Molette.
Panorama.it (G. Capuano) – La serie A manda agli archivi una stagione pesantemente negativa dal punto di vista delle presenze negli stadi. Una vera e propria fuga dagli impianti italiani, causata soprattutto dal pessimo andamento di alcune piazze storiche come Milano (sia Inter che Milan) e Napoli, tanto che per la prima volta nell’epoca recente il club nerazzurro perde la leadership numerica di spettatori paganti e abbonati. Le avvisaglie c’erano state già in autunno e nemmeno il cambio tra Mazzarri e Mancini in panchina ha migliorato la situazione. Al di là del caso-Inter, però, a preoccupare è la fuga generalizzata dagli stadi italiani che vede allargarsi la forbice tra noi e gli altri tornei europei, dove gli incassi da ticketing continuano a rappresentare una voce importante dei bilanci delle società, cosa da noi impensabile al momento. Rispetto al 2013-2014 il passo indietro è signitificativo e doppiamente preoccupante, perchè inverte una tendenza che si stava consolidando e che faceva segnare un leggero ma costante recupero di terreno. Adesso bisognerà ricominciare da capo.
Serie A: -356.748 presenze in una stagione – Il dato complessivo che si ricava dai report pubblicati ogni settimana dalla Lega di Serie A è sconfortante. Le 380 partite del campionato 2014-2015 hanno attirato negli stadi 8.387.432 spettatori con una media di 22.072 a gara nettamente infeiore al 23.011 della stagione 2013-2014, quando sugli spalti erano arrivati 8.744.180 spettatori. Il saldo è negativo per oltre 356mila unità che tradotto in immagini è come se fossero spariti quattro stadi di San Siro completamente pieni in un colpo solo. E’ vero che rispetto a un anno fa non c’erano più piazze importanti dal punto di vista numerico come Bologna e Catania, ma il grosso della crisi arriva soprattutto dai grandi centri che non riescono ad essere più competitivi per la conquista dello scudetto o la lotta per un posto in Champions League. I dati d’affluenza di Inter, Milan e Napoli sono stati disastrosi e costantemente negativi durante tutto il corso della stagione. Impossibile bilanciarli con le buone performance delle romane e della Juventus.
Ecco la classifica per club: Roma in testa davanti alla Juventus – Analizzando i dati club per club emerge che lo scudetto del tifo sev lo è aggiudicato la Roma che ha fatto registrare il maggior numero di presenze allo stadio Olimpico pur con una percentuale media di riempimento ancora lontana dagli standard stranieri. Ecco, comunque, la classifica completa delle 20 società della serie A:
Chi sale e chi scende: Inter e Napoli, flop record – Analizzando i dati emerge il calo fortissimo di Inter e Napoli. I nerazzurri passano dalla 1° alla 3° posizione perdendo una media di 8.976 spettatori a partita, mentre i partenopei scendono dalla 2° alla 6° con un saldo di meno 8.366. Negative anche le performance del Milan (da 4° a 5° con meno 3.213) e della Fiorentina cui non è bastato il rush finale fino alla zona Europa League (da 6° a 7° perdendo 1.748 spettatori di media). Diverso il caso dell’Udinese che registra un -5.340 dovuto interamente ai lavori di ristrutturazione del Friuli così come il +6.157 del Cagliari va ascritto alla soluzione almeno parziale dei problemi del Sant’Elia. Il balzo avanti più significativo, invece, lo ha fatto la Lazio: dalla 7° alla 5° posizione con un saldo positivo di 3.044 unità. Curioso il caso della Roma che guadagna lo scudetto dei tifosi ma in realtà ne perde: -301 di media. La Juventus resta sostanzialmente stabile con suo quasi sold out permanente: 38.553 spettatori medi contro i 38.328 di un anno fa.
La dirigenza giallorossa inizia a raggiungere Londra in vista del meeting di domani. Il dg Mauro Baldissoni si trova già nella capitale inglese, mentre Sabatini arriverà nel pomeriggio. Rudi Garcia, invece, arriverà nella giornata di domani.
Il futuro di Vincenzo Montella è ancora incerto, il tecnico della Fiorentina sta decidendo in queste ore come proseguire la sua carriera da allenatore, se rimanere sulla panchina viola oppure intraprendere nuove esperienze in altri posti. Gianluca Di Marzio ha rilasciato queste dichiarazioni sul futuro dell’ex aeroplanino sul suo sito internet gianlucadimarzio.com: “Parole piuttosto chiare al termine della stagione: Vincenzo Montella ha lasciato intendere che potrebbe dire addio alla Fiorentina. Un addio, però, che non è scontato: nonostante il concreto interesse di Milan, Napoli e Roma (nel caso Garcia vada via) l’allenatore campano sta riflettendo concretamente sull’idea di restare a Firenze e proseguire la sua avventura sulla panchina viola. Ore di riflessione, a breve Montella scioglierà le sue riserve. La Fiorentina aspetta e spera di riavere ancora con sé l’ex aeroplanino”.
Mercato, l’agente di Medhi Benatia,Moussa Sissoko,gela l’Inter e le altre pretendenti. Il procuratore del marocchino, infatti, sul Corriere dello Sport ha garantito quanto il difensore centrale si trovi bene alla corte di Guardiola:
“A Monaco è felice e vuole restare lì. Non ha intenzione assolutamente di cambiare maglia e non avverte nostalgia della Serie A. Chiamate dell’Inter? Non ne ho ricevuto. La scorsa stagione Mehdi non ha giocato quanto alla Roma perché ha avuto molti infortuni ma Guardiola lo stima e sono convinto che il prossimo anno le cose andranno diversamente“.
Josè Castro, presidente del Siviglia, è intervenuto ai microfoni di SivigliaTV, confermando l’offerta del Napoli per l’allenatore Unay Emery. Il tecnico è stato accostato anche alla Roma negli ultimi giorni. Queste alcune delle sue parole: “Io spero e credo che Emery resterà qui. Ho parlato con lui domenica, c’è un rapporto forte con me e con la città. Ha un’offerta del Napoli ed ascolterá anche quelle di altri club, farà quel che ritiene opportuno ma io spero che resti con noi. Sono fiducioso”
Rafa Benitez è il nuovo allenatore del Real Madrid. I Merengues hanno ufficializzato l’ingaggio dell’ex tecnico del Napoli dopo aver esonerato Carlo Ancelotti.
Secondo quanto riferito dall’edizione odierna de Il Corriere dello Sport, la Roma si riunirà il 6 luglio a Pinzolo per il primo ritiro, ma in Trentino ci sarà soltanto mezza squadra. I nazionali infatti si aggregheranno il 14 luglio a Fiumicino in vista della tournée all’estero. Per i giallorossi previste due amichevoli a Melbourne ed una in Indonesia, poi il ritorno nella Capitale fino ad inizio campionato.