Ora tocca a Pallotta. Chiuse tutte le due diligence, Friedkin presenta l’offerta e attende la risposta

Friedkin e Pallotta sono arrivati al punto decisivo della trattativa sulle quote di maggioranza della Roma. Le due diligence sono tutte concluse, lunedì sera sono stati spediti gli ultimi documenti per completare lo studio legale delle dodici società coinvolte nell’affare e l’offerta del texano è stata recapitata al patron giallorosso. Friedkin ritiene eccessive le ultime richieste di Pallotta & soci e si aspetta uno sconto per chiudere. Altrimenti si entrerà in una fase di stallo deleteria per ogni trattativa. La differenza, comunque, non sarebbe enorme, nel giro di qualche decina di milioni di euro. La palla è ripassata al venditore. Friedkin, che metterebbe il figlio Ryan a gestire il club, vorrebbe certezze sull’approvazione finale dell’iter di Tor di Valle. Si aspetta solo che il sindaco Raggi annunci la fine dei lavori preparatori e l’avvio dell’iter che porterà al voto in Consiglio su variante e convenzione urbanistica. Pallotta è partito da una valutazione complessiva di 1 miliardo di dollari a cui vanno scalati circa 270 milioni di euro di debiti di AS Roma. Friedkin vuole spendere meno ed è consapevole, qualora diventasse azionista di maggioranza, di dover coprire entro il 2020 un aumento di capitale già deliberato da 150 milioni di euro. Lo scrive il Tempo.

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