Neymar-Messi, che Barça. Luis Enrique umilia Garcia

barcellona roma

Il Messaggero (B.Saccani) – In un’atmosfera ricca di sentimenti, la Roma di Rudi Garcia ha perso a Barcellona contro i blaugrana dell’ex Luis Enrique (3-0) e ha mancato l’appuntamento con la vittoria per la quarta volta durante l’estate. Sarà anche una statistica, ma non si può non registrare che i giallorossi non abbiano ancora vinto un’amichevole nei tempi regolamentari dall’inizio della preparazione. Dopodomani, a Valencia, una nuova opportunità. Davanti ai 99 mila tifosi delCamp Nou, la Roma è stata umiliata. Ha sempre subìto le trame disegnate dai campioni d’Europa. Tanto che non si ricorda un vero tiro giallorosso verso lo specchio. La sfida l’ha sbloccata Neymar, bravo a sfruttare un assist al volo di Mathieu, attivato da un lancio di Leo Messi: evitato Szczesny, il brasiliano ha appoggiato il pallone in rete. Poi, alla fine del primo tempo, Messi ha raddoppiato con un rasoterra dal limite dell’area, a capo di una manovra ricamata tutta dentro l’area della Roma. E, a chiudere, Rakitic ha indovinato il siluro dalla distanza.

UNA PORTA SOLA – Insomma, al Camp Nou si è giocato a una porta soltanto, dall’inizio alla fine. Era la nottata del trofeo Gamper, della presentazione del Barça: e si è visto. Nella Roma, diverse le novità in avvio: Totti in panchina, Szczesny titolare, Florenzi ancora terzino destro e un attacco formato da Iago Falque, Destro e Gervinho. Sul versante catalano, ecco il trio delle meraviglie, costituito da Messi, appena rientrato dalle vacanze, da Suarez e da Neymar. Ad accendere la gara ha badato subito il fuoriclasse argentino, che ha saggiato i riflessi del portiere polacco con un sinistro insidioso: poi Florenzi ha chiuso la porta al tiro di Rafinha. La Roma ha tentato di replicare affidandosi a uno spunto di Gervinho e a un sinistro di Iago Falque: evaporati entrambi. È stato alloraNainggolan a cercare la via del gol, ma il suo destro si è spento al lato della porta di ter Stegen. A seguire, ancora un bel tuffo di Szczesny, ad ammansire una conclusione di Rakitic dal limite; e un incredibile errore di Rafinha, che ha alzato il mirino oltre la traversa. Il gol di Neymar ha naturalmente inclinato il piano della partita.

SCINTILLE – Così la Roma non ha saputo rifornire più l’attacco, e quando ci è riuscita ha trovato lì davanti un mare di imprecisione; mentre il Barça ha potuto offrire le consuete meraviglie. In balìa delle fiammate avversarie, Castan e Yanga Mbiwa hanno provato a limitare i danni: il francese è arrivato addirittura a contatto con Messi, qualche parola, le teste allungate l’una verso l’altra, perfino una mano dell’argentino sul collo del romanista. Ammoniti, brutta scena. L’episodio non ha interrotto però i ritmi del duello: e Suarez e Rafinha hanno spaventato di nuovo Szczesny. Nella ripresa in campo De Sanctis, Maicon, Manolas e Iturbe. Ma l’andare della gara non è cambiato, e a sfiorare il diagonale vincente è stato Alba. A metà del secondo tempo Luis Enrique e Garcia hanno sostituito quasi tutti i titolari – in campo Totti e Iniesta, per tutti – e la partita è tramontata: prima, però, lo stupendo sigillo di Rakitic e un paio di interventi di De Sanctis.

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