Corriere dello Sport (R. Maida) – Il ritorno di Smalling, i numeri di N’Dicka. A dimostrazione che il calcio non sia una scienza esatta, la Roma vive una contraddizione difensiva quasi grottesca: con il migliore giocatore del reparto in campo, che ieri ha ripreso ad allenarsi a Trigoria dopo 50 giorni di stop e sarà pronto probabilmente per giocare titolare domenica 29 contro l’Inter, Mourinho ha incassato 6 gol in 3 partite.  Con l’ultimo arrivato, che fino al primo settembre si era visto per un totale di zero minuti, la Roma ha migliorato di molto le statistiche: sempre 6 reti concesse, ma in 5 partite. Non solo: da una media punti di 0,33, roba da retrocessione rapida, è salita a 1,70, un passo degno di chi vuole restare in Europa.

La Roma ha vissuto una notte tremenda a Genova ma per il resto ha concesso pochissimo agli avversari: un gol pesante per una sbandata da calcio piazzato a Torino e uno ininfluente su rigore a Cagliari.
Non era solo colpa di Smalling e non è solo merito di N’Dicka. Semplicemente la squadra ha recuperato compattezza, ha commesso meno errori, ha protetto meglio la zona di campo dietro all’ultimo centrale.

Proprio N’Dicka, bocciato inizialmente a parole e nei fatti dall’allenatore, ha guadagnato sicurezza quando ha familiarizzato con i compagni. Ed è scontato credere che quando Smalling tornerà a guidarnei movimenti, ne beneficeranno tutti.

Già ma quando rivedremo Smalling in partita? L’obiettivo di Mourinho è averlo in forze la settimana prossima per schierarlo titolare a Milano. Ieri ha ricominciato blandamente ad allenarsi, potrebbe anche andare in panchina domani per riassaporare l’atmosfera dello spogliatoio. Ma difficilmente verrà utilizzato. Semmai potrebbe testare il ginocchio in Europa League, nel secondo tempo di Roma-Slavia Praga. Sempre che il tendine, capriccioso già da qualche mese, gli dia tregua.