Corriere dello Sport (R.Maida) – Non ha senso chiederglielo, vi risponderà con il sentimento più ovvio: no, non esulto. Come potrebbe essere il contrario? Radja Nainggolan è troppo legato al Cagliari e alla Sardegna per pensare di festeggiare un gol “contro”. Infatti non è mai successo, ancora. Forse è un caso, forse no. Di sicuro è curioso: tra le squadre che oggi frequentano la Serie A, non considerando Benevento e Spal che non ha mai incrociato, il Cagliari è l’unica a cui Nainggolan non abbia dato un dispiacere. Eppure l’ha affrontato già 5 volte in carriera, tutte con la Roma. L’ha battuto quasi sempre (4 vittorie e 1 pareggio) senza però incidere direttamente con la cresta nel tabellino marcatori.
VITTIME – In testa alle avversarie colpite dai suoi gol c’è invece l’Inter: sono stati complessivamente 5, gli ultimi 2 firmati nell’ultima gita a San Siro, in una delle più belle esibizioni della Roma di Spalletti. Nei derby invece Nainggolan ha segnato 2 gol, tutti e due a dicembre e tutti e due come raddoppio di una rete realizzata poco prima.
TREND – Chissà se esiste una timidezza inconscia che gli scatta all’improvviso quando vede quelle maglie, quei colori amici, dall’altra parte del campo: anche i ninja hanno un cuore. Stavolta però Di Francesco, che ha bisogno di gol per riprendere un passo da scudetto, si augura che prevalga la ragion di stato. Fin qui Nainggolan ha segnato pochino, 2 gol, senza sbloccarsi in Champions League che non lo ha mi visto in copertina. Niente di nuovo, niente di grave. Quella di sabato è un’occasione importante anche per lui per migliorare lo score, sulla scia della scorsa stagione che ne certificò l’eruzione nel girone di ritorno (8 reti contro le 3 dell’andata).
CONDIZIONI – Non ha vissuto settimane facili a causa dell’infortunio rimediato in un allenamento della nazionale belga, su cui si è malignato qua e là. Si è gestito tra il lavoro quotidiano a Trigoria e le partite, saltando strategicamente il Crotone per essere al meglio nella notte del dentro/ fuori contro il Qarabag, ma adesso sembra tornato in condizione accettabile. E sabato sarà di nuovo lui, con il rientrante De Rossi e probabilmente Strootman, a spingere la Roma. Senza un giocatore così non è la stessa cosa: lo sanno pure a Cagliari.