Mourinho: “Potevamo chiudere prima la sfida, ma era importante vincere. Complimenti a Zanetti”

Josè Morinho, a margine della vittoria contro l’Empoli, ha parlato ai microfoni di Sky. Queste le sue parole:

Sul raddoppio e la partenza di Abraham in difesa…

Lo deve fare. Si deve abbassare, sia in fase difensiva che offensiva. Deve farlo quando c’è difficoltà di costruzione. Il problema è che qualche volta può fare fatica. Non volevamo perdere dopo averne persi 3. Quest’ambizione è arrivata. Fare gol a Vicario è stato un miracolo, sembrava il miglior portiere al mondo.

Sulla vittoria…

Potevamo vincere diversamente. Se facciamo 1-3 prima c’è una gestione di testa che non abbiamo potuto. Dopo i tre punti persi, era importante vincere. Negli ultimi minuti volevamo gestire. Sette minuti di recupero per una squadra che vince sono tanti. Complimenti a Zanetti: hanno una squadra contro cui è difficile giocare.

Sui doppi impegni?

Loro sono più bravi, hanno modo di lavorare. Le squadre chiamate “secondarie” sono cresciute. Oggi è facile allenare come tutti: un po’ di click e trovi esercizi, idee. Non ci sono più copyright. Tutti sanno cosa fanno i migliori.

La classifica?

Avere punti non è un problema. Ovviamente vai in casa dell’Udinese e di prendere minimo un punto. Gioco? Siamo una squadra già con tante difficoltà. Come abbiamo iniziato le prime due partite è una referenzia. C’è solo uno Zaniolo. Approfitto per dire quello che gli ho detto in panchina: grazie per essere qui. Quando stavamo sull’1-2 era pronto ad entrare e correre qualche rischio. Abbiamo bisogno di Wijnaldum: Matic e Cristante sono grandi giocatori, però sono molto simili. Anche con Karsdorp e Zalewski diventa un problema. Pensavo di poter far meglio vedendo la partita col Tottenham e l’inizio del capitano. L’Atalanta, purtroppo per loro, non si è qualificata in Europa; noi giovedì giochiamo. Preferisco le difficoltà. Finalmente giovedì giocheremo in casa.

MOURINHO A DAZN

Che peso dà a questo successo?

Se avessimo perso la terza di seguito sarebbe stato complicato. L’Empoli è forte, è stata una partita difficile. Dopo il 2-1 abbiamo avuto tante occasioni, poi la partita non finiva più. Era importante vincere, ora pensiamo a giovedì.

Quanto Abraham è coinvolto rispetto allo scorso anno? (Interviene anche Luca Toni)

Toni non può parlare con me perché mi segnò contro allo stadio Olimpico quando allenavo l’Inter (ride, ndr). Abraham forse è coinvolto di meno perché ci sta Dybala, un giocatore incredibile. Ci mancava Zaniolo anche, per noi è importante. Lorenzo può giocare in zone diverse, quando ci manca un giocatore possiamo andare in difficoltà. Tammy ha più potenziale di quanto crediamo, può dare molto di più.

La mentalità?

Per me è cresciuta lo scorso anno, da quando abbiamo vinto la Conference. Non sarà la Champions ma per noi è stata importante. Le aspettative si sono alzate anche quando abbiamo preso questo giocatore fondamentale (Dybala, ndr) che, forse, in condizioni fenomenali non starebbe alla Roma. Dobbiamo crescere sotto altri punti di vista, ci sono giocatori che devono imparare ad essere più competitivi. L’Europa League è un livello superiore rispetto alla Conference, ma la gestione è molto complicata. Quello che ha fatto Zaniolo per stare qui è stato incredibile: ha lavorato come un animale per stare qui. Ha rischiato, è un esempio di quello che abbiamo bisogno qua. Abbiamo bisogno dei tifosi, abbiamo bisogno delle magliette nere òla prossima partita in Europa.

Abraham cosa deve migliorare?

Deve imparare a vivere con Belotti. Abbiamo avuto due attaccanti oggi, noi abbiamo bisogno di queste opzioni.

Dybala?

La crescita è della squadra con lui e lui con la squadra. Chiedere a Paulo dal punto di vista individuale di fare di più è impossibile. Giocando insieme si può fare tanto.

Quando si vedrà la migliore Roma?

Dipende anche dagli altri. Noi dobbiamo pensare partita dopo partita, se si infortunasse un difensore non possiamo giocare più a tre. Andiamo piano piano, giovedì con la maglia nera dobbiamo vincere.

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