Corriere della Sera (G. Piacentini) – Non è bastato alla Roma il terzo gol in 7 giorni di Lukaku, dopo quelli all’Empoli e allo Sheriff, per vincere a Torino. I giallorossi non vanno oltre l’1-1 al termine di una gara dura e spigolosa, che la Roma ad un certo punto pensava di aver vinto. scrive il Corriere della Sera. “La sensazione – le parole di Mourinho  è di aver perso due punti, però rispetto a come è andata la partita e al fatto che non abbiamo avuto molto tempo per prepararla non sono arrabbiato”.

Il rammarico è aver subito gol con la difesa schierata. “Abbiamo preso un gol da palla inattiva, è difficile giocare contro squadre che interpretano il match come fa il Torino. Abbiamo disputato una buona partita, non è facile creare occasioni contro di loro o giocare di prima su un campo che al confronto l’Olimpico sembra una passerella. Abbiamo fatto una partita di sacrificio e di sforzo con giocatori come Paredes che un paio di settimane fa non erano in grado di giocare. Era difficile fare meglio contro questo Torino, è stata una partita complicatissima”.

Ha sorpreso tutti, Mourinho, tornando al 3-4-2-1 con El Shaarawy al fianco di Dybala dietro a Lukaku. “Giocare con tre giocatori offensivi non è facile per noi, abbiamo tre attaccanti veri e mi piacciono tutti, compreso Azmoun che non sta benissimo. Lukaku è fantastico. Pellegrini stava in panchina ma non è in condizione di giocare, abbiamo migliorato tanto la costruzione dal basso con Paredes, Cristante ora gioca in una posizione diversa e si inserisce, come si è visto nell’azione in cui ha colpito il palo: sono dispiaciuto per il risultato ma la sensazione di crescita individuale e collettiva non mi dispiace per niente”.

Ancora una volta la Roma non è riuscita a mantenere la porta inviolata. “Tra i cinque che hanno giocato dietro, due e mezzo sono nuovi. Il mezzo è Llorente che è arrivato l’anno scorso e ha fatto 10 partite. Non ci sono Smalling e Ibanez, Rui ora sta benissimo ma non ha iniziato molto bene. La gente si ricorda di Ibanez per gli errori in partite importanti, ma era un giocatore fortissimo nella fase difensiva, Smalling per noi è fondamentale. A centrocampo dobbiamo ritrovare equilibri, Cristante e Paredes hanno lavorato bene, credo torneremo a non prendere gol“. La classifica è ancora deficitaria. “La guardiamo e non ci piace. Meglio non guardarla ma è una classifica non vera: a gennaio non saremo lì”.