Mou, basta digiuno. Lo Special One a secco dal 2017: “Ma questa Roma può farcela”

La Gazzetta dello Sport (M. Cecchini) – Cinque anni senza successi non è un periodo degno di essere annoverato nel curriculum di uno Special One. Così da stasera ad Arnhem il portoghese dal tocco magico ricomincerà la caccia a un trofeo, che sarebbe il 26° nella sua bacheca: la Conference League.

Ma come al solito, ci sarà da affrontare un avversario in più. Stavolta (si spera) non dovrebbe essere l’arbitro, ma qualcosa di più sorprendente, se si considera agli standard a cui i Paesi Bassi hanno abituato il calcio di tutto il mondo. Tocca perciò a Mourinho individuarlo e denunciarlo subito: il terreno di gioco del Vitesse.

Ho disputato tante partite in Olanda e non ho mai visto un prato così brutto come questo. È inspiegabile. Se non eravamo felici del terreno dell’Olimpico figuriamoci con questo. Il campo è un disastro e mi preoccupa. Ci avranno fatto un concerto di “heavy metal” – scherza –. Vengo qui da più di venti anni di campi bellissimi e non so cosa sia successo qui. Una roba pericolosa per il calcio e i giocatori. Sarà difficile giocare, ma veniamo qui per fare risultato e vincere”. La prima spiegazione sembrava proprio portare ai concerti o ai festival musicali che spesso si tengono ad Arnhem nell’impianto del Vitesse.

Ma le limitazioni a cui il Covid ha costretto anche l’Olanda, in realtà fanno supporre altro. Cioè che il rifacimento del manto erboso effettuato a gennaio forse non è andato nel migliore dei modi, cosicché le tre partite di fila giocate in casa del Vitesse hanno contribuito al disastro. In ogni caso, a giugno il terreno sarà rifatto un’altra volta ma alla Roma, per un motivo o per l’altro, non interesserà affatto. La sensazione, però, è che Mourinho non cerchi alibi, perché vede una Roma all’altezza delle proprie ambizioni forse per la prima volta in stagione.

L’ambiente è tosto – spiega – ma non è un problema. Siamo consapevoli della nostra forza e abbiamo parlato dei dettagli che conteranno. Quello che è successo a Sofia (la rimonta finale del Cska, ndr) non può accadere, la concentrazione deve essere alta. D’altronde siamo in un momento positivo. Sono 7 partite che non perdiamo, con due successi nelle ultime due gare. Ma non voglio finire per essere euforico, voglio stare calmo, perché la Conference è diversa. Al Vitesse dà una grande motivazione giocare contro di noi. Ha perso 3-2 col Tottenham poi ha combattuto bene contro il Rennes. Sono in gamba, con gente veloce in attacco e uno specialista di palle inattive che rende pericoloso ogni angolo. In due partite possiamo passare, ma se vinciamo qui non sarebbe male. Sappiamo che in questa fase siamo in 16 squadre, ma la prossima settimana saremo otto, e questo è importante. Il campionato? Dobbiamo controllare chi sta dietro di noi di 2-3 punti. Non voglio guardare né al quarto posto né all’ottavo”.

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