Caos calcio. Il pallone rimbalza impazzito da un lato all’altro del Paese che pure si sta abituando a convivere con questa emergenza mai conosciuta prima. Prendendone atto. Accettandone limitazioni e conseguenze. Ovunque ci si adegua, tranne che negli stadi. Può accadere di tutto, ma giocare una partita a porte chiuse o addirittura rinviarla come poi è successo, questo no. Giù le mani dal pallone. È cosa nostra, pensano tifosi e addetti ai lavori e ai livori. Il calcio sta vivendo un weekend assurdo. Succede che in Serie A non si gioca nelle zone a rischio contagio, in Serie B sì ma a porte chiuse, la Serie C è tutta interrotta. Il calcio deve sempre farsi riconoscere. Lo scrive Il Messaggero.

